Tra i protagonisti del match che si è giocato ieri sera al San Paolo nella 37^ giornata di Serie A tra Napoli e Fiorentina, vinto proprio dagli azzurri per 4-1 va segnalato senza dubbio il difensore della compagine campana Raul Albiol, che al termine del match è stato bloccato dai microfoni di Sky Sport: abbiamo lavorato tanto durante i due anni passati con il mister e il mister ci ha fatto migliorate tutti, uno per uno e alla fine siamo migliorati tutti, siamo un grande gruppo, siamo come persone che giocatori. Dobbiamo approfittare di questa situazione per il futuro, posiamo vincere qualcosa di importante. Il bel gioco visto ieri sera al San Paolo dà senza dubbio ragione al difensore del Napoli: ora gli azzurri potrebbero contendere nellultimo giorno di campionato il secondo posto alla Roma se non addirittura lo scudetto, nel caso, difficile, di una completa débâcle della Juventus. (agg Michela colombo)
Con uno splendido successo occorso per 4-1 il Napoli al San Paolo nellanticipo della 37^ giornata contro la Fiorentina, la compagine azzurra si conferma alla terza posizione nella classifica della serie A con appena un punto di distacco dalla diretta avversaria Roma e a due di distanza dalla capolista Juventus che oggi potrebbe chiudere la questione scudetto. Al termine della partita il tecnico del Napoli ha dichiarato in conferenza stampa: che una tifoseria sogni lo scudetto è.. beh non è che è solo la nostra, ma tutte e enti lo vogliono chiaramente. E giusto che lo sognino! Io cho la mia idea, il pubblico napoletano è stupendo: oggi avevamo poche possibilità di agganciare la Roma in questa partita e loro hanno riempito lo stadio. Siamo a in un clima di empatia con la squadra di grande livello: questo pubblico piace moltissimo alla squadra e questa squadra piace moltissimo al pubblico. E una squadra che diverte e che lascia la sensazione che onori la maglia sempre anche nelle sconfitte e questo penso che il pubblico lo apprezzi. E un pubblico che quindi ama incondizionatamente anche se non si vince: ma penso che sia un pubblico che abbia bisogno di vincere per diversi motivi e sarebbe una grande soddisfazione poterlo fare. Abbiamo fatto meglio dellanno scorso e dobbiamo cercare di partite la prossima stagione pensando di fare meglio di questanno: penso che per noi questa sia lunica strada. (agg Michela Colombo)
Anche stasera il Napoli si conferma una spaventosa macchina da gol: dopo il 5 a 3 della Roma sul campo del Chievo la squadra di Sarri doveva riprendersi la nomea di miglior attacco della Serie A e lo fa rifilando quattro pappine a una Fiorentina ormai in disarmo (con Paulo Sousa sul piede di partenza da mesi), adesso la classifica parla di 83 punti e 90 reti segnate per i partenopei che comunque non bastano per il secondo posto, numeri da record che però potrebbero non essere sufficienti per evitare i play-off di Champions League (che nella maggior parte dei casi si sono rivelati fatali per i club italiani). Impressionanti anche i numeri che riguardano i singoli giocatori: Mertens, ad esempio, è salito a 27 gol nella classifica marcatori portandosi a -1 dal capocannoniere Dzeko; gli altri giocatori in doppia cifra sono Insigne (17), Callejon (13) e Hamsik (11). In termini realizzativi questo Napoli ha davvero poco da invidiare a corazzate stellari come Barcellona e Real Madrid e nei prossimi anni può ancora migliorare. Per quanto riguarda il club toscano, la sconfitta odierna potrebbe mettere la parola fine alla corsa verso l’Europa, se il Milan dovesse battere il Bologna il sesto posto (per il terzo preliminare di Europa League) diventerebbe irraggiungibile sia per i viola che i per nerazzurri (impegnati nel posticipo contro la Lazio). Le statistiche relative al match non fanno altro che ribadire la superiorità del Napoli rispetto alla Fiorentina: 12 tiri in porta e altrettante occasioni da gol, 5 calci d’angolo, 28 palle recuperate e 19 azioni manovrate per i padroni di casa; 56% di possesso palla, 6 conclusioni nello specchio, 30 palloni recuperati (ma ben 46 persi) e appena 13 manovre offensive impostate per gli ospiti, pesano inoltre i 37 passaggi sbagliati che hanno consentito agli avversari di rifarsi sotto più volte in contropiede.
Al termine della gara il centrocampista e capitano del Napoli, Marek Hamsik, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Stasera abbiamo disputato una grande partita ma devo dire che siamo stati protagonisti di una bellissima stagione, peccato rischiare di arrivare terzi nonostante il record di punti e di gol. Meritiamo di andare in Champions League, il bel gioco che esprimiamo ogni domenica ci dice questo, mancano 90 minuti alla fine del campionato e può succedere ancora di tutto, noi ci proveremo e non lasceremo nulla di intentato per questo pubblico straordinario. Ora la società deve essere brava a blindare tutti i campioni e a rinforzarla ulteriormente per farle compiere l’ultimo salto di qualità per lottare per lo scudetto”. Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa: “Credo che il rendimento del gruppo sia sempre stato coerente con la qualità complessiva della rosa, abbiamo lavorato con l’obiettivo di crescere nell’arco di questa stagione pensando solamente a fare il maggior numero di punti. Il Napoli è una delle squadre più forti in assoluto che abbia mai affrontato da allenatore, ha tantissime qualità individuali, tecniche e corali: questa settimana mi sono davvero divertito a vedere le loro partite, oltre a prendere coscienza della loro forza. A inizio ripresa abbiamo provato a reagire ma ci siamo sbilanciati troppo in avanti e gli avversari ci hanno infilato di nuovo, potevamo sfruttare meglio le occasioni create, questo è sicuro”. Le parole dell’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ai microfoni di Sky Sport: “Quella di stasera era una partita rischiosa, la non contemporaneità delle gare ci ha messo in una condizione mentale estremamente difficile, i ragazzi hanno dato ulteriore prova di avere un gran carattere, la Fiorentina ha giocato discretamente bene, per fortuna siamo riusciti a sbloccare la contesa e a costringere gli avversari a scoprirsi, altrimenti non so come sarebbe andata a finire. Mertens sta facendo il fenomeno in campo, l’ho fatto uscire perché pensavo avesse già agganciato Dzeko in vetta alla classifica marcatori visto che mi hanno detto che erano entrambi a quota 27 (in realtà il bosniaco ha segnato 28 gol, ndr), e inoltre ritenevo che Pavoletti meritasse una chance”.