Solamente venerdì scorso l’Argentina si era permessa il lusso di battere l’Italia per 2 a 0 facendo a meno di un certo Leo Messi. Pochi giorni più tardi l’Albiceleste viene pesantemente ridimensionata dalla Spagna che nell’amichevole internazionale in programma al Wanda Metropolitano di Madrid umilia letteralmente la nazionale di Jorge Sampaooli battendola con un punteggio tennistico: 6 a 1 in favore delle Furie Rosse che lanciano un chiaro messaggio a tutte le dirette rivali, ai mondiali in Russia bisognerà per forza fare i conti con loro. D’accordo che oltre a Messi mancava un altro elemento fondamentale come Di Maria, per non parlare di Dybala e Icardi nemmeno convocati (è proprio il caso di continuare a escluderli dal progetto, visti i riscontri recenti?), ma una simile sconfitta è inaccettabile per una squadra che punta a essere tra le grandi protagoniste della kermesse iridata in programma dal 14 giugno al 15 luglio e che quattro anni fa arrivò in finale arrendendosi solamente alla Germania nei supplementari. Sampaoli non potrà dormire sonni tranquilli e dovrà riflettere parecchio sul da farsi, anche per non farsi sbranare vivo dalle critiche dei suoi detrattori (e non solo dopo la debacle contro gli iberici).
LA SERATA DI ISCO
Serata da ricordare per Francisco Roman Alarcon Suarez, per gli amici, Isco, autore di una tripletta e uscito dal campo tra gli applausi del pubblico, un fatto notevole considerando che si è giocato nello stadio dell’Atletico Madrid dove non è mai stata riservata un’accoglienza molto calorosa ai portacolori del Real. Tra i grandi protagonisti anche Diego Costa che ha aperto le danze nel primo tempo con il gol dell’1 a 0, il centravanti dei colchoneros ha anche rischiato di farsi molto male scontrandosi violentemente con Romero, nulla di rotto per entrambi che poi hanno dovuto alzare bandiera bianca per non rischiare percussioni in vista dei prossimi impegni con i rispettivi club. Lopetegui ha così gettato nella mischia Iago Aspas, autore di un gol e due assist che hanno contribuito ad affondare l’Albiceleste, solamente Otamendi ha provato a raddrizzare le cose accorciando le cose poco prima dell’intervallo, ma il suo guizzo si è rivelato soltanto un fuoco di paglia. C’è gloria anche per Thiago Alcantara che pur non brillando si è comunque tolto la soddisfazione di trafiggere Caballero scrivendo il suo nome nel (lungo) elenco dei marcatori. Nel finale saltano i nervi agli argentini che con una serie di falli intimidatori e di frustrazione cercano di provocare gli spagnoli, l’amichevole si trasforma in un tutti contro tutti con l’arbitro Taylor che non estrae cartellini rossi a iosa soltanto perché questa gara non mette niente in palo, altrimenti l’Argentina avrebbe concluso in otto.
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