Non è stata una partita particolarmente ricca di emozioni, ma lo Spezia ci ha creduto fino alla fine ed è riuscito a chiudere la pratica a tre minuti dal novantesimo. Per la Cremonese non finisce il momento-no, e mentre gli spezzini con questo successo possono dire di aver definitivamente archiviato il discorso salvezza, i grigiorossi si trovano con solo due punti di vantaggio sui play out. Un vero incubo, considerando quanto bene avevano fatto i lombardi nel girone dandata, col cambio della guardia in panchina tra Tesser e Mandorlini che non sembra aver sortito gli effetti sperati.
IL MATCH AL PICCO
Poche le occasioni da gol nella partita, come detto, soprattutto in un primo tempo in cui la Cremonese ha concentrato il suo gioco principalmente sulle fasce, grazie allottima vena di Castrovilli, mentre lo Spezia ha cercato con insistenza Gilardino, anche con lanci lunghi che si sono dimostrati facile preda per la retroguardia ospite. Il copione del match non cambia di molto nel secondo tempo, poca incisività e un paio di buoni interventi della difesa di casa, ma nulla più. Il match sembra avviato verso lo 0-0, ma al 42 della ripresa arriva lepisodio che decide il match: la difesa grigiorossa respinge un pallone che arriva sui piedi del giovane Maggiore, classe 98 subentrato a Juande, che in diagonale ha battuto Ujkani facendo saltare il banco. Si chiude con lo Spezia in dieci per lespulsione di Walter Lopez, ma il risultato non cambierà più.