Maurizio Sarri dopo Fiorentina Napoli 3-0 è stato costretto a commentare una sconfitta pesantissima per la sua squadra, che forse pone fine al sogno scudetto. Quello che però proprio non è piaciuto a Sarri è la mancanza di reazione della sua squadra, di fatto colpita e affondata dopo sei minuti con l’espulsione di Koulibaly: “Le reazioni in passato erano state un punto di forza, stavolta di fronte alle difficoltà ci siamo persi completamente”. Sarri non ha voluto commentare esplicitamente la discussa direzione di Orsato a San Siro, ma fa comunque un riferimento molto interessante alla situazione del calcio italiano: “Io voglio pensare al campo, non ad altro. Nella vita tutto finisce e prima o poi anche certi cicli finiranno. Vedere il campionato inglese, avere un’alternanza, un amore per squadre in crescita, è sicuramente un motivo per crederci. Da noi il rischio è di perdere tanti tifosi, perché tifano per squadre che non vinceranno mai”. Sarri però ammette le proprie colpe: “Abbiamo perso con una brutta prestazione e io ho l’obbligo di parlare di questo, altrimenti sarebbe una polemica spicciola, una scusa”.
VIDEO FIORENTINA NAPOLI
Se Maurizio Sarri vuole davvero vincere il campionato con la squadra che allena da tre anni, forse gli conviene cambiare città, Napoli è troppo umorale e non consente ai calciatori di lavorare con la massima tranquillità e senza pressioni. Dopo l’impresa compiuta una settimana fa all’Allianz Stadium di Torino, i partenopei si sono lasciati andare a un’esultanza irrefrenabile, con caroselli e grandi feste per le vie del centro che si sono protratte anche nei giorni successivi. Va bene che battere la Juventus in casa è tanta roba, ma in classifica i bianconeri restavano comunque davanti alla compagine di Sarri e dunque se il campionato si era improvvisamente aperto nelle ultime quattro giornate il Napoli aveva il dovere di vincerle tutte e sperare che almeno una tra Inter e Roma facesse un dispetto alla vecchia Signora. I nerazzurri per poco non ci erano riusciti, sul 2 a 1 gli uomini di Spalletti hanno ceduto sul più bello consegnando i tre punti alla squadra di Allegri proprio allo scadere. Psicologicamente è stata una gran botta per Insigne e compagni che sono scesi in campo al Franchi con uno stato d’animo non ideale. Se poi ci aggiungiamo l’espulsione a inizio gara di Koulibaly e i tre gol di Simeone che hanno sancito la terza sconfitta in campionato per i partenopei, ecco che il quadro è servito: Juve di nuovo a +4 e sempre più padrona del proprio destino, adesso servirà un miracolo per rimettere in discussione il titolo. Da applausi la prestazione dei viola, alla vigilia più di qualcuno temeva che la Fiorentina potesse dare una mano al Napoli e ostacolare la corsa dei bianconeri verso il settimo scudetto di fila. Invece Pioli e i suoi giocatori hanno dimostrato di essere dei professionisti esemplari, garantendo la regolarità del torneo e disputando una signora gara, tre punti meritatissimi per i viola che restano in corsa per un posto in Europa League ma dovranno sperare che Milan e Atalanta perdano colpi nelle ultime partite, e che la Sampdoria lasci per strada qualche altro punto.
LE DICHIARAZIONI
Al termine della gara il mattatore del Napoli, Giovanni Simeone, ha rilasciato una dichiarazione flash ai microfoni di Sky Sport: “Orgoglioso della mia prestazione e di quella della squadra. Sono ancora giovane, ho ampi margini di miglioramento e posso crescere ancora: il mister ha sempre creduto in me, io credo molto nel lavoro e mi trovo molto bene qui dove vorrei rimanere a lungo. Mancano tre partite alla fine del campionato, l’Europa è ancora alla nostra portata. Non è mai facile giocare in questo campo con l’uomo in meno, anche se sei il Napoli, non credo che il risultato dipenda dalla vittoria della Juve, noi calciatori sappiamo bene come isolarci e non farci influenzare dagli esiti delle altre partite”.
Le parole di Stefano Pioli, l’allenatore della Fiorentina è intervenuto ai microfoni di Premium Sport: “Senz’altro aver giocato quasi tutta la gara con l’uomo in più ci ha dato una grossa mano, ma la squadra ha meritato di vincere perché abbiamo indovinato l’approccio al match a differenza degli avversari, l’unica pecca è stata non aver trovato prima la rete del raddoppio. Abbiamo rasentato la perfezione e probabilmente avremmo vinto anche in parità numerica. A inizio stagione c’erano parecchi volti nuovi, soprattutto stranieri, e per assemblare il gruppo ci è voluto un po’ di tempo, di conseguenza abbiamo lasciato qualche punto per strada. Potevamo essere più in alto in classifica e raggiungere l’Europa sarà un’impresa proibitiva, ma il nostro obiettivo è chiudere il campionato in bellezza”.