Anche la favola del Parma ha il suo lieto fine, sul campo dello Spezia i ducali conquistano la terza promozione consecutiva e ritrovano la Serie A che avevano perso in seguito al fallimento del 2015 che li aveva fatti precipitare nei dilettanti. Grazie all’insperato pari del Frosinone frenato dal Foggia, la squadra di D’Aversa balza al secondo posto in classifica proprio sul filo di lana e festeggia un traguardo storico: mai, nella storia del calcio italiano, una squadra professionistica era riuscita a compiere un triplo salto (potrebbe riuscirci anche il Venezia se supererà indenne i play-off). Altalena di emozioni al Picco con gli ospiti che trovano abbastanza presto al via del gol con Ceravolo che gonfia la rete e manda in estasi i tifosi del Parma giunti fino in Liguria per sostenere i loro beniamini.
Intorno alla mezz’ora i padroni di casa hanno la possibilità di pareggiare i conti quando Scavone mura col braccio il tiro di Giani verso la porta di Frattali che in precedenza non era riuscito a trattenere un banalissimo pallone: Piccinini indica il dischetto, dagli undici metri Gilardino fa partire un tiro raccapricciante che manca completamente il bersaglio, il Parma si salva e in questa maniera difende il vantaggio consolidandolo nel corso della ripresa quando Ciciretti firma il raddoppio chiudendo di fatto la contesa. A questo punto si pensa solamente al Frosinone che nel giro di 5 minuti va a segno per 2 volte, il Parma sembra condannato ai play-off, nessuno ormai ci spera più quando Floriano all’89’ gela lo Stirpe con il pallonetto che è valso la Serie A. Al triplice fischio nessuno sembra crederci, il miracolo è compiuto, il Parma torna tra le grandi del calcio italiano passando dalla porta principale. Ora il prossimo obiettivo è ritornare stabilmente tra le prime otto del campionato e magari riaffacciarsi in Europa, un passo alla volta per gli emiliani che in pochi anni hanno costruito qualco
LE DICHIARAZIONI
Le parole di Amato Ciciretti, autore del primo gol: “Dopo il 2-1 del Frosinone pensavamo che fosse finita, invece nel calcio nulla è definitivo prima del triplice fischio. Ringraziamo il Foggia e ora pensiamo a goderci la festa. Per quanto mi riguarda l’avventura nel Parma non è cominciata nel migliore dei modi ma sono contentissimo di aver potuto fare la mia parte nel finale di stagione”.
L’euforia di Fabio Ceravolo, alla seconda promozione consecutiva dopo quella ottenuta col Benevento: “Quest’anno mi sono riposato cinque mesi, fortuna che ho fatto in tempo a recuperare per dare una mano alla squadra per raggiungere questo obiettivo così importante. Sapevamo di essere forti sulla carta ma dovevamo dimostrarlo sul campo, ci siamo riusciti e questo ci rende tutti orgogliosi, ora si festeggia”.
Non potevano mancare le dichiarazioni di Alessandro Lucarelli, capitano e simbolo del nuovo Parma risorto dalle ceneri del fallimento: “Ancora non ci credo, in 3 anni siamo tornati in Serie A, una roba fuori dal mondo, neanche nelle più belle favole potevo immaginarmi questo finale. un bellissimo premio per i nostri tifosi che non ci hanno abbandonato anche quando siamo precipitati nei dilettanti, cosa farò adesso? Non lo so, mi piacerebbe tanto smettere stasera”.
Negli spogliatoi ha parlato anche Roberto D’Aversa: “Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi, nessuno era mai riuscito ad arrivare in Serie A dopo tre promozioni consecutive, gran parte del merito è dei giocatori perché alla fine sono loro a scendere in campo. Dedichiamo questo successo a Valerio Di Cesare che oggi non è potuto essere dei nostri per un grave problema familiare”.