Gli avversari del Milan nel girone F di Europa League saranno l’Olympiakos, il Betis Siviglia e il Dudelange. Globalmente è andata molto bene ai rossoneri, soprattutto considerando che partivano dalla seconda fascia e dunque rischiavano di incrociare almeno una rivale molto forte, pericolo scampato avendo pescato come testa di serie l’Olympiakos. Meno fortunato l’abbinamento con la terza fascia, da dove è arrivato il Betis Siviglia: sarà insidiosa la sfida con gli spagnoli, ma anche in questo caso non si tratta di una rivale che sia superiore al Milan di Gennaro Gattuso. Infine il curioso abbinamento dalla quarta fascia con il Dudelange, che ha compiuto una vera e propria impresa e ha portato per la prima volta nella storia una squadra del Lussemburgo alla fase a gironi di una Coppa europea. Un’impresa che va celebrata, anche perché fra le squadre che sono cadute al cospetto del Dudelange nel lungo cammino estivo dei campioni del Lussemburgo nei preliminari ci sono anche almeno un paio di compagini più quotate, come il Legia Varsavia e il Cluj, ma è chiaro che i lussemburghesi sembrano la cenerentola del girone. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ECCO L’OLYMPIAKOS
Il primo avversario del Milan nel girone di Europa League sarà l’Olympiakos. I rossoneri infatti sono stati estratti dalla seconda fascia nel girone F, quello che come testa di serie aveva la squadra del Pireo. Possiamo dire che al Milan è andata bene: infatti, con il procedere del girone a un certo punto le uniche opzioni possibili per i rossoneri erano rimasti l’Arsenal e l’Olympiakos – non potendo finire il Milan nella seconda metà del tabellone, che vedeva già presente la Lazio, unica altra squadra italiana. Sarà dunque l’Olympiakos l’avversario di maggiore spessore per i rossoneri nel girone di Europa League: pur non sottovalutando i greci, possiamo già immaginare un sorriso di Leonardo e Paolo Maldini, presenti in platea, e anche sul volto di Gennaro Gattuso, anche se fra poche ore è già campionato e i pensieri del mister sono rivolti soprattutto a stasera. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANNO SCORSO
Si avvicina il sorteggio che deciderà gli avversari per il Milan nel girone di Europa League. Per ingannare l’attesa, andiamo a ricordare quali erano state le rivali nella scorsa stagione, che aveva visto il Milan protagonista sempre in Europa League. L’urna era stata abbastanza favorevole ai rossoneri, che erano stati abbinati ad Aek Atene, Rijeka e Austria Vienna e in effetti il Milan vinse quel gruppo, anche se a dire il vero non mancarono alcune difficoltà. Tutto fu facilissimo contro l’Austria Vienna, travolto curiosamente con lo stesso risultato nelle due partite: 1-5 all’andata al Prater, 5-1 al ritorno a San Siro. Ben più complicate furono le altre partite: contro l’Aek Atene ci fu un doppio pareggio, 0-0 sia a Milano sia nella capitale greca, mentre con il Rijeka ci fu una soffertissima vittoria casalinga per 3-2 grazie al gol di Cutrone al 94’ e la sconfitta 2-0 al ritorno in Croazia, anche se va detto che quest’ultima partita fu giocata con il Milan che era già certo del primato nel girone. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
I PERICOLI DALLA PRIMA FASCIA
Quali avversari per il Milan nel girone di Europa League? Essendo i rossoneri in seconda fascia, il pericolo maggiore naturalmente verrà dalla prima fascia, che darà al Milan la rivale più quotata del gruppo. Le possibili avversarie sono 11, perché va naturalmente esclusa la Lazio, che non può essere abbinata ai rossoneri: dopo i verdetti dei playoff di ieri, conosciamo tutte le possibilità. I tre grandi pericoli sono Siviglia, Arsenal e Chelsea, con i quali si resterebbe aria di Champions League – ma siamo sicuri che il Milan ne farebbe volentieri a meno. Le altre squadre sono tutte di ottimo livello, ma farebbero certamente meno paura agli uomini di Gennaro Gattuso: si va dallo Zenit San Pietroburgo alla Dinamo Kiev (qui attenzione anche alle trasferte molto lunghe), dal Bayer Leverkusen al Besiktas che l’anno scorso aveva vinto il proprio girone di Champions, dal Salisburgo che l’anno scorso in Europa League è stato semifinalista all’Olympiakos, fino a Villarreal e Anderlecht. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
GLI AVVERSARI DEL MILAN
Anche per il Milan è arrivato il momento di conoscere la sua avversaria nei gironi di Europa League 2018-2019: per il secondo anno consecutivo i rossoneri sono inseriti nel sorteggio di Montecarlo, e venerdì 31 agosto conosceranno il loro cammino nel primo turno. Milan che si è qualificato ai gironi grazie al sesto posto ottenuto nell’ultimo campionato di Serie A; la società però ha rischiato di rimanere fuori dall’Europa a causa della bocciatura – da parte della UEFA – del piano di risanamento stabilito. Il passaggio di proprietà ha aiutato a vincere il ricorso presso il Tas di Losanna, e dunque Gennaro Gattuso e i suoi giocatori potranno prendere parte al torneo. Che, come sempre, inizia con 48 squadre suddivise equamente in 12 gironi; le prime due passano il turno e accedono ai sedicesimi (trovando anche le otto eliminate dalla Champions League), terza e quarta invece chiuderanno per l’annata in corso la loro avventura internazionale. Naturalmente non sono permessi derby tra squadre della stessa nazione, e ciascun girone sarà composto da una squadra per ogni fascia; a questo proposito, contano i coefficienti stabiliti dalla Uefa (meglio: dai risultati ottenuti negli anni precedenti) e il Milan è finito in seconda fascia.
COSA RISCHIA IL MILAN?
I rossoneri dunque rischiano di trovare una big sul loro cammino: se l’anno scorso il girone era stato assolutamente agevole (Aek Atene, Austria Vienna e Rijeka), in questa edizione di Europa League almeno la testa di serie del girone sarà una squadra da non sottovalutare. Si va dagli spauracchi Arsenal (che ha eliminato il Milan l’anno scorso, agli ottavi) e Chelsea (con Maurizio Sarri) a un Siviglia che ha vinto l’Europa League per tre volte consecutive, fino ad arrivare alle comunque ostiche Bayer Leverkusen e Villarreal. Sono tutte squadre che il nuovo Milan può comunque superare, ma che rendono il girone decisamente più complicato rispetto al 2017; stavolta dunque bisognerà anche valutare quale sarà l’avversaria che uscirà dalla terza fascia, che potrebbe aumentare il grado di difficoltà. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: fare più strada possibile, anche perchè vincere l’Europa League significa accedere alla prossima Champions League senza preliminari ed esserne testa di serie, dunque un modo in più per centrare quello che è il grande traguardo della società rossonera, vale a dire tornare a giocare nel più importante torneo europeo, vinto sette volte.
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