Un hacker francese è riuscito a “fregare” Claudio Lotito. Quella che ha ricostruito Il Messaggero è una storia a dir poco incredibile. Un genio informatico si è spacciato per un top manager del Feyenoord e ha rubato l’ultima tranche da 2 milioni di euro versata dalla Lazio per l’acquisto di Stefan de Vrij, ora all’Inter. Ci sono voluti più di due anni per dare un volto all’hacker. La procura di Roma ha scoperto che è un cittadino francese e vive in Svizzera. Spiando in Rete è riuscito a inserirsi nel flusso delle comunicazioni tra Feyenoord e Lazio e si è fittiziamente sostituito a un dirigente del club olandese, riuscendo a dirottare su un conto da lui aperto i 2 milioni di euro che la Lazio doveva versare per il difensore. E quindi ha fatto sparire il malloppo. Quando il Feyenoord ha bussato alla porta del presidente biancoceleste Claudio Lotito, quest’ultimo è rimasto sbigottito, visto che aveva pagato puntualmente l’ultima rata.
AFFARE DE VRIJ, LAZIO E FEYENOORD TRUFFATI DA HACKER
Per questa trappola l’hacker francese rischia di finire a processo per frode informatica, truffa e sostituzione di persona. Aveva pensato proprio a tutto: il conto corrente era stato aperto nella stessa banca olandese dove la Lazio aveva versato le tre tranche precedenti per Stefan de Vrij. Inoltre, ha scritto via web con la stessa carta intestata del club olandese, e nei primi passaggi con la stessa mail di un dirigente ha indicato il nuovo conto, anche se con la stessa banca. Il caso è ancora aperto, perché il Feyenoord reclama i soldi, mentre la Lazio sostiene di averli già versati. È stato avviato per questo un processo civile a Non per verificare quale squadra sia in difetto. Per il legale della Lazio, l’avvocato Gian Michele Gentile, non ci sono dubbi: «La Lazio ha pagato, sono gli altri a non aver ricevuto – riporta Il Messaggero – Siccome il cambio del conto corrente è avvenuto all’interno del club noi riteniamo che ci sia stata una complicità interna o non interna. Comunque una responsabilità della squadra». La frode era stata denunciata da Claudio Lotito in persona alla procura di Roma.