Napoli-Chelsea, Milan-Arsenal, Marsiglia-Inter. Dal camino UEFA di Nyon fumano in cielo le parole degli 883: nessun rimpianto, nessun rimorso. Il sorteggio degli ottavi di Champions non riserva particolari marachelle alle nostre compagini, valorizzando gli sforzi compiuti nei gironi. Le palline magiche disegnano la griglia di partenza verso il sogno dalle grandi orecchie, in attesa del prossimo rimescolamento dei quarti. Compito abbordabile per l’Inter, insidioso per il Milan ed impegnativo per il Napoli. Velate speranze diradano le nebbie milanesi, offrendo alla scala del calcio due appuntamenti prestigiosi ma sicuramente non proibitivi, lontani dai rischi frana ispanici. A proposito: discesa a uovo per le potenze spagnole, con Barcellona e Real Madrid rispettivamente opposte a Bayer Leverkusen e CSKA: la classe dei campioni in carica e la fame dei blancos di Mourinho impongono i favori del pronostico. Tornando agli affari nostrani, il Napoli: nel Chelsea di Villas Boas trova un avversario blasonato, solido a poppa e pungente a prua, però…la zoppia esibita in Premier League denuda una sensazione diffusa: senza scomodare l’armata storica di Mou, la squadra di Ancelotti faceva più paura. Mazzarri avrà i suoi bei grattacapi, non ci piove, ma alla squadra che ha già sconfitto il City è giusto concedere la variante impazzita che i pronostici riservano. Molto interessante il Davide-Golia proposto dall’accoppiamento Basilea-Bayern: se gli svizzeri dovessero fare l’impresa quante volte rivedremo il sorrisetto beffardo con cui Breitner ha battezzato la propria estrazione? Completano il quadro sfide meno fascinose ma dai destini incerti come Zenit-Benfica e Lione-Apoel. Le gare d’andata si disputeranno nella sette giorni tra 14-15 e 21-22 Febbraio, per il ritorno è invece designata la settimana tra 6-7 e 13-14 Marzo, in relazione ai calendari dei vari campionati. Passiamo ora ad una breve analisi dei vari accoppiamenti, seguendo l’ordine modellato dalle mani di Breitner.
Lione-Apoel Dopo i dubbi legati al passaggio del turno, con quel 7-1 al retrogusto di combine dell’ultima giornata, il Lione è chiamato a legittimare la propria presenza nell’elìte del calcio europeo, favorito anche da un sorteggio ideale. La qualità della rosa non giustifica gli stenti espressi nel girone, ma bisognerà vedere quali effetti sortirà il mercato di Gennaio: il presidente Aulas ha già fatto capire di voler dare respiro al bilancio privandosi di qualche ingaggio pasante (Bastos? Lisandro Lopez?). il classico nulla da perdere accompagna i ciprioti dell’Apoel, cenerentola al cospetto delle più smaliziate sorellastre. Il pronostico è vento contrario ma sappiamo quanto la Champions sappia cullare le proprie fiabe.
Chelsea-Napoli superficialmente ci sarebbe poca storia. I Blues hanno appena battuto il Manchester City rilanciando le proprie ambizioni in Premier, la rosa è di primo livello e certamente superiore a quella partenopea. Idee che del resto addobbavano anche le previsioni attorno al girone del Napoli, teorica terza forza di un gruppo H che invece ha visto scombinarsi le proprie gerarchie. Le risorse emotive del team di Mazzarri allargano i dubbi relativi ad un Chelsea che non sembra ancora amalgamato a sufficienza sotto il nuovo corso. Insomma, campani sfavoriti con licenza di sorprendere, come al solito.
Milan-Arsenal Sfida di cartello ma che probabilmente nasconde meno insidie di quanto si potrebbe pensare: l’Arsenal è sempre l’Arsenal, a maggior ragione dopo il recente rilancio in campionato; ma siamo dinanzi ad una squadra per capirci molto diversa da quella che sbancò San Siro nel 2008 (Fabregas-Adebayor, altri tempi…). La struttura tecnica della squadra, in completo e perdurante restauro, sottende diverse crepe figlie d’un esperienza ancora acerba e di interpreti non sempre all’altezza. Requisiti che lanciano il Milan nei favori del pronostico.
Basilea-Bayern la parabola degli svizzeri sfugge ai canoni della semplice rivelazione: dietro la favola che ha addormentato lo United si nasconde una squadra solida in alcuni elementi chiave (Kovac, Streller, Frei) e più frizzante in altri (l’altro Frei o il tormentone Shaqiri). E soprattutto, sostenuta da un pubblico che non vuol più svegliarsi. Il favorito Bayern dovrà perciò utilizzare tutte le precauzioni del caso per evitare che il cioccolatino diventi sterco.
Bayer-Barcellona qui i discorsi probabilistici lasciano il tempo che trovano. La domanda è: quali mezzi ha il Bayer per contenere l’onda anomala catalana? L’attacco è tonico e capace, potendo contare sui guizzi e le pedalate dei vari Shurrle, Kiessling o Derdiok, gente che può dir la sua anche al cospetto della difesa catalana. Se la regia di Ballack assicura ancora impostazioni di gioco lucide, sembra improbabile che la difesa, imperniata sull’esperto Friederich, possa reggere l’urto delle zanzare tigri catalane. È pur vero che il Leverkusen è sponsorizzato da medicinali…
CSKA-Real Madrid per il Madrid vale più o meno lo stesso discorso fatto per i rivali blaugrana: la fame di Mourinho è quella di tutta la città, e dovrebbe bastare per arrivare sino alla finale. Mai dire mai, specie nei singolar tenzoni europei, ma la squadra russa, già passata da San Siro senza far sgranare troppi occhi, non sembra in grado d’impensierire più di tanto le merengues. Potranno senz’altro avvalersi delle solite armi: gelo casalingo, atmosfera difficile, ed un attacco –quello sì- molto interessante (Dzagoev-Doumbia-Vagner Love), che non dovrà essere snaturato se si vorranno preservare le già esigue possibilità di passaggio.
Zenit-Benfica favorito il Benfica, in forza di un ottimo cammino nel girone C concluso imbattuto. Considerando l’inattività perdurante dei russi causa pausa campionato, è possibile che i portoghesi arrivino con maggiore ritmo (ma forse minor tenuta) rispetto agli uomini di Spalletti, che comunque non vanno sottovalutati, a cominciare proprio dal mister.
Marsiglia-Inter l’Inter di questa stagione non concede troppo spazio ai discorsi di sorta. Oggi come oggi probabilmente le due squadre partono alla pari, bisognerà verificare: prosieguo in campionato, possibili rinforzi di Natale, ancor più eventuale esplosione di risorse ancor sopite (Alvarez, Zarate, Coutinho, Milito, Forlan…). Presupposti difficili; ciononostante i rimasugli di carattere mostrati dalla gestione Ranieri dovrebbero garantire il passaggio del turno contro una formazione poco più che insidiosa, che troppo si rispecchia nell’altalenanza dei suoi talenti chiave (Gli Ayew, Valbuena, Lucho Gonzalez…).
(Carlo Necchi)