Finisce a reti inviolate la sfida tra Cagliari e Udinese, gara equilibrata tra due squadre che attraversano un buon momento di forma. Sia i sardi sia i friulani hanno mostrato in questo avvio una buona predisposizione al contropiede e alle ripartenze, caratteristiche che in una gara come quella odierna si sono intraviste solo nella prima frazione di gioco. L’atteggiamento prudente di entrambe le formazioni ha infatti fatto sì che la partita si disputasse prevalentemente nella metà campo concedendo solo di rado strappi offensivi. Il Cagliari ha sin dai primi minuti volutamente lasciato il pallino del gioco agli ospiti, chiudendosi con abilità dietro la linea della palla. Un atteggiamento, quello degli uomini di Ficcadenti, reso ancora più efficace dalla grandissima prova di Davide Astori uomo ovunque della retroguardia sarda ed autore di ben 23 recuperi del pallone. Di fronte ad una difesa così chiusa, i bianconeri hanno provato a sfondare allargando il gioco in proiezione offensiva, fascia preferita è stata quella destra lì dove ha provato a spingere senza soluzione di continuità Isla, la maggior parte dei tentativi friulani sono infatti nati da quel lato. Pisano è riuscito però, seppur con difficoltà, a contenere le offensive del cileno che non ha attraversato una delle sue migliori giornate negli ultimi sedici metri. In una gara così bloccata l’unico lampo che avrebbe potuto rompere l’equilibrio sarebbe dovuto dunque arrivare da una giocata individuale che, complice la scarsa vena di Cossu da un lato e Di Natale dall’altro, non è mai arrivata. A scuotere un po’ la contesa ci ha provato Thiago Ribeiro, tra i più positivi dei 22 scesi in campo; l’attaccante brasiliano si è mosso su tutto il fronte offensivo finendo per essere quello che è arrivato più volte alla conclusione, ben 6 i suoi tiri, al confronto di Totò Di Natale, secondo con soli 3 tiri all’attivo. Emblema di una partita bloccata è la grande giornata delle due difese che si sono confermate tra le più solide della massima serie, specie quella dell’Udinese, capace di incassare una sola rete nelle quattro giornate disputate. Una retroguardia, quello friulana, magistralmente guidata da Benatia che si sta confermando sugli altissimi livelli della scorsa stagione. Menzione d’onore anche alla prestazione del capitano dei padroni di casa Daniele Conti che rientra nella top five dei migliori interditori (15 palloni recuperati), dei più precisi nei passaggi (44 i passaggi andati a buon fine) e dei tiratori (con 2 conclusioni nell’arco dei novanta minuti di gioco); dati che confermano la grande importanza ricoperta dallo stesso Conti, vero e proprio uomo a tutto campo degli schemi di Ficcadenti.