Il futuro del Manchester United potrebbe essere vicino a una svolta clamorosa, che riguarda i suoi due rappresentanti più illustri, Sir Alex Ferguson e Wayne Rooney. Il preambolo di questa vicenda è noto: la sera di Santo Stefano (giorno che in Inghilterra è “consacrato” al calcio) l’attaccante si concesse una cena non autorizzata dalla società, e quindi in ultima analisi dallo stesso Ferguson, che allo United è molto più di un allenatore. La reazione del mister-manager del Manchester non si è fatta attendere, dal momento che ha imposto alla punta una salata multa da 200 mila sterline e un turno di stop in campionato, che è coincisa con la clamorosa sconfitta in casa contro il Blackburn ultimo in classifica nel giorno del settantesimo compleanno di Sir Alex, fatto che non ha contribuito a riportare la serenità nello spogliatoio. Inoltre, Rooney ha mimato la scenata della scarpa lanciata in faccia a Beckham da Ferguson (e che fu di fatto l’inizio dell’addio allo United dello Spice Boy). Insomma, nella metà “rossa” di Manchester sta avvenendo qualcosa di imprevedibile fino a pochi giorni fa: Alex Ferguson contro Wayne Rooney. Lo storico allenatore, che siede su quella panchina dal 1986, e il più forte giocatore inglese separati in casa potrebbero avere un effetto devastante su uno United già fuori dalla Champions e che in Premier League deve fronteggiare i cugini del City, ormai non più “parenti poveri” (in tutti i sensi). Stasera a Newcastle Rooney tornerà in campo, perchè i Red Devils devono vincere per tenere il passo dei Citizens, e solo con Wayne in campo lo United dà il meglio di sé. Ferguson, persona intelligente, lo sa, ma è evidente che il rapporto potrà durare a lungo solo se tra i due tornerà la pace “vera”, altrimenti a giugno potrebbero succedere svolte clamorose. Farebbe grande rumore, naturalmente, un eventuale partenza dell’attaccante da Manchester, ma bisogna stare attenti perchè non è detto che sia il giocatore a dover lasciare. Infatti potrebbe addirittura finire l’era di Sir Alex Ferguson alla guida del Manchester United: lo scozzese ha toccato 70 anni e potrebbe anche decidere di andare in pensione, chiudendo con un anno d’anticipo (il contratto scade nel 2013) la sua straordinaria storia con lo United.
A quel punto le alternative sarebbero solo due: Guardiola e Mourinho, che continuerebbero così il loro derby infinito. Pep potrebbe lanciare una nuova sfida per dimostrare che sa vincere anche lontano da Barcellona, mentre è noto a tutti che uno degli obiettivi della carriera di Mou sia succedere a Ferguson sulla panchina dei Red Devils. Al momento sono tutti discorsi futuribili, perchè l’obiettivo di tutti, in casa United, è di ristabilire la pace; ma se questo non dovesse succedere, a giugno potrebbe succedere qualcosa che potrebbe sconvolgere l’intero calcio europeo.
(Mauro Mantegazza)