Si gioca domani sera all’Estadio Da Luz Benfica-Barcellona, partita valida per la seconda giornata del gruppo G di Champions League (prima fase). Attenzione alla casistica: quando le due squadre si sono incontrate, chi ha vinto ha poi sollevato la coppa. Nel 1961 fu una cosa ovvia, visto che si trattava della finale e il Benfica si impose per 3-2; nel 1992 e nel 2006 il Barcellona ebbe la meglio (a Lisbona finì 0-0 in entrambe le occasioni) e a maggio si ritrovò campione d’Europa. Per i blaugrana c’è anche il succoso precedente delle due finali giocate e vinte a Wembley, sede dell’ultimo atto di questa edizione della Champions League. Al di là dei numeri, si tratta di una partita molto interessante tra due squadre che giocano molto bene a calcio e fanno di possesso palla e verticalizzazioni il proprio marchio di fabbrica. Si affrontano due squadre che hanno vinto 6 Champions League (o Coppa dei Campioni): quattro il Barcellona che ne ha portate a casa tre nelle ultime sette stagioni, due il Benfica che dopo il biennio 1961-1962 non ha più vinto, pur raggiungendo ancora la finale (che manca dal 1990, sconfitta contro il Milan a Vienna). Il Benfica ha un punto (0-0 al Celtic Park), il Barcellona 3 (3-2 in rimonta sullo Spartak Mosca). 



Le Aquile di Lisbona sono in testa al campionato portoghese: 11 punti con 3 vittorie e 2 pareggi, e aggancio al Porto compiuto grazie al 2-1 sul campo del Paços de Ferreira. Lo scorso anno sono arrivati i quarti di finale (eliminazione contro il Chelsea), ma la squadra, ancora guidata da Juan Jesus, ha perso elementi importanti come Witsel e Javi Garcia, e non sarà facile tenere il passo anche in questa stagione. Il girone però non è dei più complicati, per cui almeno gli ottavi potrebbero essere centrati; poi dipenderà molto dall’accoppiamento che uscirà dal tabellone. 



Juan Jesus pare orientato a confermare il 4-4-2; 4-2-3-1 e peso offensivo davanti, dove Rodrigo e Lima si giocano una maglia da titolare per affiancare Oscar Cardozo. Dietro cambia poco: Artur tra i pali, Maxi Pereira e Melgarejo sugli esterni con Garay e Jardel centrali (Luisao è infortunato). A centrocampo Salvio e Gaitan sugli esterni con la fantasia di Aimar (che ha arretrato il suo raggio di azione) e i muscoli di Enzo Perez in mezzo. Lo schema può variare a partita in corso, con l’avanzamento di Aimar e Salvio a formare il 4-2-3-1 dello scorso anno.

Il Barcellona di Tito Vilanova prosegue la sua marcia inarrestabile: a parte la sconfitta del Bernabeu che è costata la Supercoppa di Spagna, l’ex secondo di Guardiola ha vinto sette partite su sette, e sta dominando nella Liga tenendo a distanza Atletico Madrid e Malaga. Sabato sera è arrivata la sesta in campionato, con una rimonta da 0-2 sul campo del Siviglia, con reti di Fabregas e Villa negli ultimi cinque minuti di partita (recupero compreso). In Champions League il Barça ha perso solo 3 partite esterne negli ultimi 4 anni, un dato che fa ben sperare per questa trasferta che si preannuncia molto ostica. E’ la partenza migliore di sempre per i catalani, che hanno l’obiettivo di vincere ancora la Champions League e lasciarsi definitivamente alle spalle il periodo Guardiola per non dover vivere di ricordi. Conforta il rientro con ritorno al gol di David Villa, mentre alcuni giocatori sono sotto tono.



Thiago Alcantara dovrà stare fermo due mesi: altra tegola per il Barcellona, che ha già fuori Puyol e Piqué. Vilanova dovrebbe fare affidamento sui migliori a centrocampo, ma avrà una difesa ancora raffazzonata, senza centrali di ruolo. Davanti a Victor Valdes dovrebbero giocare Dani Alves e Jordi Alba come esterni, con Mascherano e Song al centro, entrambi centrocampisti che arretrano la loro posizione: El Jefecito si è ormai rifatto una carriera sulla linea difensiva, non l’ex Arsenal che deve ancora prendere tempi e distanze ma promette bene. A centrocampo Sergio Busquets sarà il solito perno alla difesa, sul quale gireranno e agiranno Xavi e Iniesta, che è favorito su Fabregas. Incertezza sull’attacco: l’unico certo del posto è naturalmente Messi, il posto sugli esterni se lo giocano Sanchez, Villa, Pedro e Tello. Probabile che i titolari siano Pedrito e il matchwinner del Pizjuan. 

 

 

Artur; Maxi Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Salvio, Aimar, Enzo Perez, Gaitan; Rodrigo, Cardozo. All. Juan Jesus

Victor Valdes; Dani Alves, Mascherano, Song, Jordi Alba; Xavi, Sergio Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, David Villa. All. Vilanova

 

Arbitro: Cakir (Turchia)

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