Si gioca domani sera la seconda giornata dei gironi eliminatori di Champions League: nel girone E, quello della Juventus che affronta lo Shakhtar Donetsk (clicca qui per le probabili formazioni), il Chelsea vola in Danimarca e più precisamente a Farum, sede del Nordsjaelland che è a tutti gli effetti la matricola di questa edizione. Quasi una formalità per i Blues che però non dovranno distrarsi se vorranno centrare i tre punti messi in previsione e continuare la loro corsa verso gli ottavi di finale, con un occhio di riguardo al primo posto nel girone che può risultare decisivo per gli accoppiamenti. Dall’altra parte, i campioni danesi proveranno a fare la loro partita: già la presenza dei campioni d’Europa in carica nel loro stadio (10000 posti) è motivo di orgoglio e grande festa per una formazione che logicamente non può aspirare ad altro che ad una comparsata che ha comunque portato prestigio e visibilità mondiale.
Prima di questa edizione della Champions League, il Nordsjaelland era vagamente noto dalle nostre parti per aver partecipato con la formazione Primavera al trofeo di Viareggio 2012 e aver incrociato la Juventus, perdendo 6-1. La sfida si riproporrà ora con le prime squadre, ma prima del doppio incrocio con i bianconeri i danesi, che hanno vinto a sorpresa il campionato guadagnandosi il diritto di accedere ai preliminari di Champions League, devono ospitare il Chelsea. All’esordio non è andata bene: lo Shakhtar Donetsk si è imposto per 2-0 alla Donbas Arena, facendo valere la maggiore esperienza e qualità. L’obiettivo contro il Chelsea non può che essere uno solo: segnare almeno un gol, e comunque cercare di uscire a testa alta dallo scontro.
Per la formazione, Kasper Hjulmand si affida al collaudato 4-2-3-1, modulo speculare a quello dei Blues. Jesper Hansen, un veterano alla nona stagione, va in porta; difesa a 4 con Parkhurst e Mtiliga sugli esterni e Okore-Runje coppia centrale. Cerniera di centrocampo formata da Stokholm e Adu, le tre mezzepunte saranno Lorentzen, Christensen e John con Mikkel Beckmann punta centrale, uomo esperto e già nel giro della nazionale danese. E’ lui il terminale offensivo principale di una squadra che per il resto è spuntata.
Il Chelsea prosegue la sua marcia in testa alla Premier League. Nel weekend i campioni d’Europa hanno battuto l’Arsenal all’Emirates Stadium, tenendo a distanza l’Everton e prendendo tre punti importanti al Manchester United. Roberto Di Matteo sa che nessun impegno va sottovalutato, quindi nemmeno quello contro il Nordsjaelland; ma è ragionevole pensare che l’abbordabilità dell’impegno faccia pensare a un po’ di turnover da parte dell’allenatore italiano, che sta giocando su tre fronti (quattro, con la Coppa di Lega) e a dicembre avrà anche il Mondiale per club. La squadra sembra avere qualcosa in meno rispetto alla formazione che lo scorso anno ha vinto la Champions League, ma i nuovi acquisti si sono integrati e Torres ha ripreso a segnare: c’è fiducia per una grande stagione.
Dicevamo del turnoer: nello specifico un turno di riposo dovrebbero osservarlo i due terzini Ivanovic e Ashley Cole. Vedremo all’opera allora l’ex Marsiglia Azpilicueta e il giovane Bertrand, che era già entrato in campo contro la Juventus. Il resto non dovrebbe cambiare granchè: c’è un dubbio Ramires-Oscar, in caso il ballottaggio venga vinto dal primo Mata traslocherebbe a destra con Hazard in mezzo; altrimenti, resta a destra Ramires, Hazard si sposta a sinistra e Mata gioca dietro Fernando Torres, con la cerniera di centrocampo composta da Obi Mikel e Lampard. I centrali di difesa molto probabilmente saranno Terry e David Luiz, non è però escluso l’impiego di Gary Cahill e anche Victor Moses potrebbe trovare spazio, magari a gara in corso.
Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann. All. Hjulmand
Cech; Azpilicueta, Terry, David Luiz, Bertrand; Mikel, Lampard; Mata, Hazard, Oscar; Torres. All. Di Matteo