Il Chievo batte per 2-1 la Sampdoria al “Bentegodi” e festeggia nel modo migliore l’approdo sulla panchina gialloblu di un mito come Eugenio Corini. La vittoria dei padroni di casa porta le firme Di Cyril Thereau e David Di Michele, mentre per gli ospiti risulta vana la rete messa a segno da Enzo Maresca su punizione. La vittoria del Chievo matura solamente nel finale, ma è certamente meritata, perchè i veronesi sono stati più attivi e pericolosi per l’intera durata dell’incontro. Se ne può avere una conferma guardando le statistiche ufficiali della Lega Calcio: Chievo-Sampdoria è stata una partita globalmente equilibrata (le due squadre si sono equamente divise il possesso palla), ma nella quale la formazione di Corini è stata senza dubbio più propositiva. I numeri relativi ai tiri parlano chiaro in proposito: per il Chievo dodici conclusioni totali, delle quali sette nello specchio della porta; per la Sampdoria, invece, sette sono stati i tiri totali, e quelli in porta sono stati solamente tre. Dice tutto la differenza nella percentuale di pericolosità degli attacchi: per il Chievo 55,7% e per la Sampdoria 36,2%. Non basta certo agli ospiti aver battuto un calcio d’angolo in più (3-4) per riequilibrare la sfida.
Nel finale del primo tempo, una Sampdoria fino a quel momento sostanzialmente passiva si fa vedere battendo due angoli nel giro di un minuto; eppure, è il Chievo ad approfittare degli spazi e a portarsi meritatamente in vantaggio. La ripartenza al 47′ minuto è da manuale: Thereau entra in area, si trova davanti a Romero, lo sbilancia con una pregevole finta e poi deposita in rete (1-0). Gol davvero apprezzabile, che chiude il primo tempo. Al 16′ del secondo tempo arriva il gol del pareggio doriano: Enzo Maresca firma la prima rete in questo campionato con una perfetta punizione a giro che si infila nel “sette”. Per Sorrentino non c’è nulla da fare. Rete capolavoro (1-1). Gol che però sarà inutile, perchè nel finale ha la meglio il Chievo. Siamo al 42′ quando in un contrasto resta a terra Obiang: l’arbitro non fischia e il Chievo (a norma di regolamento) prosegue l’azione. La palla giunge a Di Michele che da poco fuori area lascia partire un tiro certamente non memorabile. Eppure Romero non trattiene, la palla, che lenta e beffarda va ad infilarsi in rete, nonostante il portiere argentino tenti di rimediare in extremis alla papera (2-1). Niente da fare: vince il Chievo, e per Corini è un trionfo.
Eugenio Corini può festeggiare un ottimo debutto sulla panchina del ‘suo’ Chievo: “E’ stata una giornata importante per me. Sento il peso di una responsabilità che mi è stata affidata, ma abbiamo tutto per centrare il nostro obiettivo. Questa vittoria, tra l’altro meritata per il gioco e la volontà, è molto importante perché dà entusiasmo al gruppo”. Il tecnico risponde anche alle recriminazione della Sampdoria per non aver messo fuori la palla nel finale per un presunto fallo su Obiang in occasione dell’azione che ha portato alla rete di Di Michele: “Quindici giorni fa Braschi ha detto che in questi casi è solo l’arbitro a decidere se è il caso di fermare la partita, per evitare le simulazioni ed equipararci al resto d’Europa. Abbiamo solo rispettato il regolamento, e valutato che il giocatore a terra non stesse male”. Ciro Ferrara invece si ritrova a dover commentare una sconfitta. Il mister non vuole caricare la colpa sul portiere Romero: “L’errore ci può stare: Sergio in altre occasioni è stato decisivo. Non voglio rivedere quest’azione, perché ci poteva stare un fallo prima del tiro di Di Michele a nostro favore ed in genere, in questi casi, si butta via la palla. La nostra è una squadra giovane, che dev’essere anche più smaliziata. Noi però stiamo passando per essere dei bravi ragazzi. Invece, dobbiamo essere un attimo più svegli. Oggi comunque la Samp non ha fatto la prestazione come nelle altre sei partite: il ritmo era lento, anche se nel secondo tempo abbiamo fatto un pochino meglio. Per raggiungere l’obiettivo non è questo il tipo di gara che dobbiamo fare. E’ la prima volta che giochiamo così, dobbiamo cambiare subito. Abbiamo fatto poco per portare a casa dei punti”.