Vittoria probabilmente inaspettata per il Cagliari sul campo del Torino. I sardi erano reduci da un periodo difficilissimo, e in settimana avevano cambiato l’allenatore – con l’avvento sulla panchina del tandem Pulga-Lopez – e dunque erano sulla carta sfavoriti contro un Torino che appariva in ottima forma. Invece, allo stadio “Olimpico” abbiamo assistito a una partita molto equilibrata, e gli episodi hanno dato ragione agli ospiti: il Cagliari ha vinto grazie a un calcio di rigore trasformato in gol da Nenè, mentre per il Torino c’è stato un gol annullato a Rolando Bianchi. Le valutazioni dei due episodi sono state naturalmente diverse dalle due ‘sponde’, ma per fare un’analisi più precisa della partita ci affidiamo alle statistiche ufficiali della Lega Calcio. I dati ci dicono che la vittoria degli ospiti ci sta tutta, pur essendo giunta da episodi: il possesso palla è stato in favore del Cagliari (53%), così come il numero dei palloni giocati (554-524), il numero dei tiri totali (13-9) e quello delle conclusioni nello specchio della porta avversaria (4-2). Alla squadra di Ventura non può certo bastare aver battuto qualche calcio d’angolo in più (10-5) per accampare meriti sulla partita. Il Cagliari vince e torna a respirare in classifica.



Andiamo a descrivere dunque i due episodi che decidono la partita. Al 29’ minuto del secondo tempo arriva il rigore per il Cagliari: una gran botta di Astori finisce sul braccio di Glik, e per il direttore di gara è calcio di rigore, anche se il difensore del Torino sostiene di avere usato le mani a protezione del corpo. L’esecuzione dal dischetto è stata di Nenè, che ha portato in vantaggio il Cagliari (0-1). La partita si accende e nel finale succede di tutto: il Torino attacca in massa, i sardi tentano di replicare in contropiede, e colpiscono anche un palo con Ibarbo. Al 38’ Bianchi riesce a mettere il pallone in porta, ma la bandierina del guardalinee è alzata: fuorigioco, il pareggio sfuma e il Cagliari vince.



Giampiero Ventura analizza con grande onestà la sconfitta casalinga del suo Torino: “Il risultato non è bugiardo, il Cagliari non ha rubato niente. Ma così sarebbe stato anche nel caso in cui avessimo pareggiato. Quando una partita è equilibrata, sono gli episodi a decidere . C’è un rigore dato per un tiro a volo sul braccio attaccato al collo e un gol annullato (a Bianchi, ndr) che mi dicono fosse buono. Noi abbiamo fatto una partita inferiore alle ultime disputate, contro una squadra che ha dato il 120 per cento: mettendo insieme gli episodi negativi, un buon Cagliari ed un Torino sotto il suo standard, la sconfitta ci può stare. Noi puntiamo a restare nella categoria ed un punto oggi sarebbe stato importante. Dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno, senza stressarci più di tanto”. Nello spogliatoio del Cagliari c’è invece grande gioia, e il nuovo allenatore Pulga (che lavora in tandem con Lopez) con grande signorilità comincia il commento della partita facendo i complimenti all’ex tecnico dei sardi Ficcadenti: “Dobbiamo fargli i complimenti perché la squadra è in buona condizione fisica e oggi ha corso per 93 minuti, senza una pausa. C’è tantissima soddisfazione: per me è il massimo, nel giorno della prima panchina in Serie A, vincere su un campo difficile come quello di Torino”. Sull’azione che ha portato al rigore per il Cagliari, Pulga non ha nessun dubbio: “Il rigore è netto, il braccio del difensore è staccato dal corpo e la palla andava verso la porta. Non c’è niente da discutere”.



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