L’avventura europea dell’Udinese subisce un duro colpo a Mosca, dove i friulani sono stati sconfitti per 2-0 dall’Anzhi, formazione del Daghestan costretta a giocare le partite internazionali nella capitale russa. La formazione di Guus Hiddink e Samuel Eto’o si impone grazie ai gol del congolese Samba al 27′ minuto del secondo tempo e dello stesso Eto’o dopo soli tre minuti, che hanno spaccato una partita che a lungo era stata equilibrata. A seguire, sono arrivati l’infortunio di Basta e l’espulsione (severa) ai danni di Willians, che hanno definitivamente chiuso ogni discorso. L’Anzhi vola ai sedicesimi di finale. Le statistiche del match ci dicono che sono stati i padroni di casa a fare la partita, come dimostrano il 55% di possesso palla e il vantaggio territoriale, che è stato doppio per i russi rispetto ai friulani. Il controllo del match da parte dell’Anzhi si evince anche dai 366 passaggi contro i 301 della squadra di Guidolin, ma bisigna anche dire che a lungo questa superiorità è stata solo quantitativa, e non si traduceva in una maggiore qualità. Il finale però ha visto imporsi l’Anzhi anche da questo punto di vista: alla fine si contano 5 tiri in porta per l’Anzhi e solamente 2 per l’Udinese, e il conto delle conclusioni totali dice 11-3. Il netto dominio per i ragazzi di Hiddink sui calci d’angolo (11-2) sigilla questa superiorità.
Nel primo tempo annotiamo una occasione importante per parte. Al 12′ minuto pericolosissimo l’Anzhi: Zhirkov pesca bene Shatov nel cuore dell’area bianconera. Il giocatore della formazione russa colpisce al volo e costringe Brkic alla spettacolare deviazione sulla traversa. Al 44′ invece è il turno dell’Udinese, o meglio di Totò Di Natale: al bomber friulano non riesce però la spettacolare sforbiciata su un altro bel cross di Pereyra. Nella ripresa sembra crescere la squadra bianconera (da segnalare un colpo di testa ancora per Di Natale), ma in tre minuti tutto si chiude. Minuto 27: corner di Boussoufa, al centro dell’area Samba fa valere tutta la sua forza fisica ed incorna di testa in rete da pochi passi, forse anche aiutandosi con una spinta sul difensore (nulla di clamoroso, sia chiaro), e così l’Anzhi mette a segno l’1-0. Minuto 30: grande ripartenza di Eto’o, servito sulla profondità da Traore. Il campione ex Inter entra in area, rientra sul destro, salta Danilo e batte l’incolpevole Brkic (2-0).
Francesco Guidolin, allenatore dell’Udinese, commenta così la sconfitta della sua Udinese contro l’Anzhi: “L’Udinese esce con orgoglio per la partita di stasera e anche per le altre partite perché l’avevamo detto tutti che avevamo un girone molto duro, ma ce la potevamo giocare. Il rammarico è che abbiamo perso il doppio confronto con lo Young Boys, è lì che abbiamo perso la qualificazione. Era una squadra alla nostra portata, così come poi abbiamo dimostrato che anche questa squadra, l’Anji, sul piano dell’organizzazione, del doppio confronto, era alla nostra portata. Dispiace per quello. Non tutte le annate vanno come si vorrebbe“. Guidolin ha speso qualche parola anche sulla squadra del Daghestan, volenti o nolenti uno dei club emergenti del calcio europeo: “Per quello che riguarda il budget mi pare proprio di sì, l’Anzhi può diventare una grande del calcio continentale. Bisognerà vedere altre cose che non mi riguardano, ma siamo già sulla buona strada perché di pezzi importanti questa squadra ne ha tanti, a cominciare dall’allenatore fino a 4-5 giocatori che sono di ottima qualità“. Commentando la possibilità di un contraccolpo psicologico post eliminazione, in stile dopo preliminari di Champions, l’allenatore dell’Udinese ha dichiarato: “No, non credo, quella di allora è stata una botta fortissima per una serie di motivi che adesso è inutile ripetere, ma questo invece è un passaggio della nostra stagione. Avevamo detto tutti che questo era un girone difficile, mi dispiace comunque. Avremmo potuto giocarcela perché abbiamo dimostrato in tutte le partite che abbiamo fatto che potevamo giocarcela“.
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