Il Bologna accede agli ottavi di finale di Coppa Italia superando il Livorno con il punteggio minimo. L’1-0 del Dall’Ara è frutto di una rete di Pasquato nel primo tempo; adesso i felsinei affronteranno il Napoli – al San Paolo – il 12 dicembre, e proveranno a migliorare il risultato dello scorso anno, quando fu la Juventus a eliminare la formazione di Pioli. La partita di questo pomeriggio non è stata certo uno spettacolo da ricordare: pioggia e turnover da parte di entrambi gli allenatori non hanno aiutato, così che abbiamo assistito a capovolgimenti di fronte (causa difese “allegrotte”) ma tanta, troppa imprecisione. Nel complesso meglio il Bologna: il 54% di possesso palla e i 19 tiri complessivi (6 nello specchio) raccontano una supremazia confermata anche dagli 11 minuti e rotti di supremazia territoriale, e dal 51,7% di pericolosità contro il 21,4% di un Livorno che per certi tratti di incontro è venuto fuori dal proprio guscio ma senza mai impensierire Lombardi, che ha dovuto effettuare una sola parata (facile) sui sei tiri scagliati dai labronici, imprecisi anche con i passaggi (56,1% di precisione) e costretti al 37,8% di attacco alla porta. Le due formazioni sono anche rimaste piuttosto basse, preferendo attaccare con pochi uomini: 62,2% di protezione area per i rossoblu, 58% per il Livorno. Tra i singoli si è distinto un ottimo Krhin, impiegato come difensore centrale: 31 palloni recuperati, spesso in anticipo su Dell’Agnello e gli altri giocatori offensivi del Livorno, tra le cui fila hanno fatto bene difensivamente Salviato e Bernardini, 50 recuperi combinati. Bene anche Martì Riverola, cresciuto nella Masia del Barcellona: per lui 60 passaggi andati a buon fine ma anche 23 recuperi, segno di una gara a tutto tondo a servizio della squadra, così come Pazienza che ha distribuito 57 palloni. Bene anche Panagiotis Kone, mentre Pasquato, il match winner, è per distacco il giocatore che ci ha provato di più: desideroso di mettersi in mostra agli occhi di Pioli, l’ex Juventus è andato al tiro in 7 occasioni, a volte però peccando di scarsa lucidità.
La rete che decide la partita avviene al 35′ minuto: Pasquato riceve palla nella trequarti offensiva, sul centrosinistra, e accortosi di avere spazio punta subito la porta. La difesa del Livorno gli concede di arrivare al limite, dove il trequartista rientra sul piede destro evitando la flebile opposizione di Salviato; entrato nei 16 metri cerca la conclusione, che però risulta sporca e debole sul primo palo. Mazzoni è ampiamente sulla traiettoria ed è pronto a bloccare, ma Emerson decide di metterci un piede, forse tradito dall’istinto: il pallone incoccia proprio sulla punta della scarpa e cambia traiettoria impercettibilmente, ma di quel tanto che basta a renderlo imprendibile per il portiere che viene beffato.
Stefano Pioli ritrova il sorriso dopo la sconfitta in campionato e le difficoltà generali: “Sono molto soddisfatto”, confessa ai microfoni di Rai Sport, “i ragazzi si sono fatti trovare pronti. Abbiamo messo in campo dei giovani, rischiato poco e vinto con merito. Adesso pensiamo all’Atalanta”. Poi un commento sulla sua presunta nomina a direttore sportivo: “Resto l’allenatore, ma la società si è detta disponibile a seguire le mie direttive di mercato, anche perchè dobbiamo risalire”. Un giudizio anche su Krhin, schierato oggi da difensore centrale: “Esce da un lungo infortunio, ha giocato fuori ruolo e ha fatto bene”. E su Pasquato: “Ha fatto gol, poteva sicuramente fare meglio ma migliorerà”.