L’Udinese cade al Friuli: finisce 3-2 per lo Young Boys, che vince la seconda partita contro i friulani e complica non poco la vita a Guidolin. L’Anzhi nel frattempo batte il Liverpool e sale in testa al girone, lasciando l’Udinese in ultima posizione e costretta a vincere in Russia tra due settimane se vuole mantenere vive le speranza di qualificazione ai sedicesimi. Per lo Young Boys il secondo posto insieme al Liverpool: lo scontro diretto in Inghilterra dirà di più sul passaggio del turno, ma gli svizzeri si sono rilanciati dopo un avvio orrendo di girone.



Partita che si mantiene bella e divertente per tutti i 90 minuti. Comincia meglio lo Young Boys, poi esce l’Udinese che ha diverse occasioni per fare male ma pareggia solo a inizio ripresa. Nel secondo tempo le squadre si allungano nel tentativo di centrare il risultato, e ne conseguono azioni da una parte e dall’altra con ritmi a volte anche frenetici. E poi ci sono cinque gol e un rigore sbagliato: di sicuro nessuno si è annoiato.



Bene, non benissimo: i friulani sono parsi un po’ timorosi nell’approccio alla partita. E’ vero che hanno avuto le migliori occasioni lungo tutto l’incontro, ma hanno anche concesso tanto e in fase di contropiede non sono mai stati lucidissimi. Qualche episodio è girato storto, ma da una squadra che doveva vincere ed era in casa ci si poteva aspettare di più.

Partita decisamente ottima, soprattutto per l’atteggiamento: lo Young Boys è venuto a Udine per giocarsela e l’ha fatto ampiamente vedere, mettendo l’anima su ogni pallone e iniziando con l’acceleratore inserito. Una volta sbloccata la gara gli svizzeri si sono un po’ ritratti, ma la gestione del secondo tempo ha premiato l’audacia di Rueda, che ora spera anche nella qualificazione.



Negli episodi chiave c’è sempre: giusta la punizione del primo gol e giusto il rigore. Forse aspetta troppo ad ammonire qualche svizzero, ma nel complesso si può dire che abbia ben arbitrato.

Brkic 4.5: è colpevole in tutti i gol dello Young Boys: sul primo è incerto nel fare il passo verso la palla, nel secondo parte leggermente in ritardo, sul terzo devia goffamente in mezzo all’area un tiro di Zarate. Sta disputando una buona stagione, stasera si è preso una pausa.

Coda 6: partita di sofferenza la sua, ma sempre attento a non far partire i suoi avversari. Strepitoso un recupero nel primo tempo. In ritardo però sul terzo gol.

Danilo 6: deve marcare Bobadilla e l’argentino lo sposta sempre di fisico: in occasione della punizione-gol è ingenuo a mettergli le mani addosso. Poi gli prende le misure e finisce davanti alla difesa.

Domizzi 6: si prende la responsabilità dell’impostazione: lavora di fine concedendosi qualche preziosismo, è sempre efficace e c’entra poco sui gol. Sottoporta però sbaglia una rete clamorosa.

Basta 5.5: Il vero Basta è un altro. Questo ha lo stesso impegno e la stessa voglia, ma non il passo che gli conoscevamo. A volte arranca, ma ci prova sempre fino all’ultimo.

Pereyra 6.5 (il migliore) – Finchè sta in campo è il migliore: gioca a tutto campo, lo si trova sulla fascia oppure a sovrapporsi internamente. Viene sostituito: avremmo fatto altre scelte.

(64′ Faraoni 6: entra bene in partita: corre e lotta come può, ma dura poco, nel finale sembra già non averne.

Willians 5.5: partita dai due volti: se c’è da randellare e recuperare palla è sempre presente, difetta – e tanto – in fase di impostazione, quello che in teoria dovrebbe fare.

(53′ Fabbrini 6.5 – ottimo ingresso in campo: gol della speranza a parte, spinge l’azione palla al piede almeno tre o quattro volte, e dà qualità. Errore brutto da dentro l’area a sporcare la pagella)

A. Lazzari 5.5: propositivo e più dentro la gara di altre occasioni, ma alla fine resta la sensazione che avrebbe potuto dare di più e non ci sia riuscito.

Armero 6: timoroso nel primo tempo, nella ripresa macina chilometri su chilometri, e da una sua percussione nasce il gol di Di Natale. Si mangia un gol però, e dietro soffre.

Ranegie 5: ha una grande occasione e la manca. E’ in campo per spizzare e aprire varchi: lo fa raramente. Si guadagna il rigore e avvia l’azione del 2-3, ma nei novanta minuti resta pochissimo.

Di Natale 5.5: Tradisce anche lui: il rigore è calciato davvero male. Prova a riscattarsi nel secondo tempo quando segna di rapina il pareggio, poi fa un altro paio di buone cose ma sarebbe servito un altro Di Natale.

All. Guidolin 6: Prova l’alchimia: 4-1-3-2 a inizio ripresa, e poi 4-3-1-2. Come al solito le sue mosse funzionano, ma scegliere Ranegie e tenerlo in campo 90 minuti gli va imputato.

 

Wolfli 7: Paperaccia su cross di Armero e gol di Di Natale: d’accordo, ma poi la vittoria la conserva lui con tre interventi da urlo. Merita tutto il voto che gli diamo.

Sutter 6.5: Attento in difesa, spinge tanto e cerca sempre di aumentare la pericolosità in avanti. Bella partita.

Veskovac 6.5: Centrale difensivo che non bada al sodo, storie tese con Domizzi sui calci piazzati, la sfida con gli avversari la vince sempre lui.

Nef 5: Più che un difensore, una falciatrice che si abbatte su tutti. Ingenuità clamorosa nel commettere fallo da rigore, l’arbitro lo ammonisce al dodicesimo fallo o giù di lì.

Raimondi 6.5: Sulle fasce lo Young Boys costruisce azioni e successo, e il merito è anche di questo terzino che spinge tantissimo e si fa vedere costantemente in appoggio.

Zverotic 5.5: Schermo davanti alla difesa, nel secondo tempo praticamente lo saltano sempre e i compagni si appoggiano poco a lui. Meglio all’inizio.

G. Zarate 7 (il migliore):  Scegliamo lui come man of the match: rapido e guizzante, costruisce da solo il terzo gol ed è l’uomo che tiene più in ambasce la difesa allungando la squadra e avviando le azioni di rimessa. (81′ Gonzalez sv)

Farnerud 6: Non brillantissimo, soffre tanto nel primo tempo cercando di costruire. Il gol però arriva in un momento importantissimo, ed è un gioiellino. Da lì cresce tanto, e non sbaglia più.

Schneuwly 6: Martello centrale che fa gioco ed è l’uomo che deve coinvolgere gli attaccanti. Non sempre è efficace, ma gli va dato merito di essere sempre nel vivo dell’azione. (74′ Doubai sv)

Nuzzolo 6.5: Il gol è facile facile, ma tutta la sua partita è giocata alla ricerca del colpo decisivo, sia un tiro o un passaggio. E’ il primo uomo che va ad appoggiare Bobadilla, sempre lucido e preciso.

Bobadilla 7: In Friuil lo sogneranno a lungo: segna 4 gol all’Udinese e li mette nei guai. Punizione bella e favorita dalla barriera, un’altra la toglie dalla porta Brkic; poi lavora con il fisico, tiene alta la squadra ed è sempre pericoloso. Palla al piede manca di tecnica. (88′ M. Frey sv)

All. Rueda 7: Fa sei punti contro l’Udinese e in un attimo lo Young Boys è in piena corsa per gli ottavi. Dovrà vincere in Inghilterra, ma intanto è venuto in Italia a giocarsela a viso aperto sapendo di non avere scelta. E ha avuto ragione lui.

 

(Claudio Franceschini)

 

Marcatori: 27′ Bobadilla (YB), 47′ Di Natale (U), 65′ Farnerud (YB), 73′ Nuzzolo (YB), 83′ Fabbrini (U)

Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra (64′ Faraoni), Willians (53′ Fabbrini), A. Lazzari, Armero; Ranegie; Di Natale. All. Guidolin

 Wolflii; Sutter, Veskovac, Nef, Raimondi; Zverotic; G. Zarate (81′ Gonzalez), Farnerud, Schneuwly (74′ Doubai), Nuzzolo; Bobadilla (88′ M. Frey). All. Rueda

Arbitro: Tohver (Estonia)

Ammoniti: Coda (U), Fabbrini (U), Farnerud (YB), Raimondi (YB), Nef (YB), Faraoni (U)

Rcupero: 1′ primo tempo, 4′ secondo tempo

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