E’ l’Ascoli ad aggiudicarsi il secondo posticipo del lunedi: nella partita che chiudeva la 19esima giornata i marchigiani battono il Brescia 2-0, interrompono una serie di risultati negativi e pongono fine alla striscia dei lombardi che non perdevano da nove gare. In più salgono a quota 21 punti in classifica, adesso decisamente più lontani dalla zona playout. Viceversa il Brescia spreca la grande occasione di portarsi momentaneamente al quarto posto in classifica; i lombardi sono fuori dalle prime sei posizioni e il rischio è che come lo scorso anno vengano beffati sul più bello (ma manca ancora tantissimo). Per l’Ascoli è anche un bel modo per onorare il diciottesimo anniversario della scomparsa di Costantino Rozzi – ricorre oggi – storico presidente della società per 26 anni. I numeri ci dicono che il Brescia è sceso al Del Duca per giocarsela a viso aperto, volendo controllare la partita con la sua qualità e cercando di innescare le due punte Corvia e Andrea Caracciolo. In realtà nel primo tempo ha aspettato l’occasione buona, lasciando la manovra ai padroni di casa che però non sono stati efficaci (chiuderanno con il 44% di possesso palla). Trovate le due reti in tre minuti, l’Ascoli ha potuto gestire mentre Calori ha tolto Stovini per inserire Fausto Rossi. Da lì si è vista un’altra partita: il Brescia ha numeri migliori dell’Ascoli nei palloni giocati (725 contro 542), nella supremazia territoriale (11 minuti e mezzo contro 7 e mezzo), nell’attacco alla porta (44 contro 37); ma i marchigiani hanno eretto una diga davanti a Guarna (56% di protezione dell’area) e soprattutto sono stati tremendamente più concreti, trovando 5 conclusioni (delle 13 totali) nello specchio della porta contro le 10 del Brescia che ha centrato i pali in appena un’occasione, e ottenendo un 55% di pericolosità che fa impallidire il 33% scarso dei lombardi. Uno strepitoso Peccarisi ha recuperato 41 palloni rendendo vani i tentativi del Brescia spinti da Budel che in mezzo al campo ha distribuito 78 passaggi (seguito da Lasik con 48) e di Corvia-Caracciolo, autori di 7 tiri ma come detto con mira sballata. Bene invece, nell’Ascoli, l’ex di giornata Feczesin, che oltre a trovare il gol del raddoppio (senza esultanza, pur avendo il dente avvelenato) è stato una costante spina nel fianco per la difesa delle Rondinelle (con 4 conclusioni verso la porta). La partita è stata ben condotta dall’arbitro Nasca, che ha distribuito quattro cartellini: nel primo tempo uno per parte (Zaza e Lasik), nella ripresa a Daprelà e Antonio Caracciolo, anche nervosi e sfiduciati per il risultato che stava maturando. 



1-0 al 56′: E’ un bellissimo gol quello che sblocca il punteggio. Lo stesso Fossati apre l’azione: imbeccato sulla trequarti gira di prima sulla destra dove sale puntualissimo Scalise. Cross immediato dell’esterno sul quale si fionda Zaza, che però viene anticipato dall’uscita alta di Arcari che mette fuori con i pugni. Nell’azione rimane coinvolto in una sorta di sandwich Stovini, che resta a terra nei pressi del palo sinistro della porta. Il gioco prosegue, Fossati va sul pallone anticipando Scaglia e dal vertice sinistro dell’area, appena dentro i 16 metri, lascia partire un sinistro che si infila esattamente all’incrocio dei pali opposto. 2-0 al 59′: nasce ancora da destra il raddoppio dell’Ascoli che, tre minuti più tardi, chiude la partita. Fossati aggancia sulla trequarti e serve sulla sovrapposizione Scalise, che arriva come un treno e mette in mezzo di prima intenzione; cross basso sul quale la difesa del Brescia è posizionata male, Feczesin taglia in mezzo ad Antonio Caracciolo e Stovini, uno superato dalla parabola e l’altro troppo dietro per intervenire. Tap in vincente dell’attaccante e titoli di coda.



Parla l’allenatore del Brescia Alessandro Calori: “Mi auguro solo che sia stata la cosiddetta giornata no, una partita che va storta in tutto e per tutto. Quello che dovevo dire ai ragazzi l’ho già detto. Non ci sono colpe singole comunque, la squadra è da bocciare in toto. Le colpe vanno distribuite, nessuno escluso. Tradito? No, so che questi ragazzi mi hanno dimostrato grandi cose. Questa sconfitta però non mi è proprio andata giù, ci deve far riflettere. Non usciamo ridimensionati da Ascoli ma dobbiamo cambiare atteggiamento: così non si va da nessuna parte”.



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