Catania batte Cittadella 3-1 ed accede agli ottavi di finale di Coppa Italia, o Tim Cup che dir si voglia, dove affronterà il Parma. A leggerla così sembra tutto normale, eppure i 120 minuti di gioco hanno riservato più sorprese del previsto. Sì, avete letto bene, centoventi minuti: il Catania ha infatti avuto bisogno dei supplementari per regolare il meno quotato avversario. Di Andrea Paolucci il gol del vantaggio per il Cittadella, pareggiato solo nel finale dal neoentrato Gonzalo Bergessio, che poi ha raddoppiato siglando il punto del 3-1, alla fine del primo tempo supplementare. Di Francesco Lodi invece il gol del sorpasso, al 6′ del primo extra time. I novanta minuti regolamentari hanno regalato una partita dal doppio volto. Nel primo tempo il Catania ha manovrato a lungo il pallone senza però riuscire a trovare varchi nella trequarti del Cittadella. I padroni di casa hanno mantenuto il possesso palla anche nella ripresa (il dato finale dice 64% per gli etnei e 36% per gli ospiti), dove però hanno trovato ampi spazi per colpire grazie anche alla doppia superiorità numerica. Nei primi 45′ però il Cittadella ha meritato il vantaggio, rendendosi più pericoloso con un gol e due clamorose occasioni: una in avvio, con Di Carmine ad alzare oltre la traversa un tap-in ravvicinato, e una al 26′, con Bellazzini a calciare fuori un rigore concesso per fallo di Frison in uscita su Maah. I 10 tiri in porta totali del Cittadella (di cui 3 in porta) sono arrivati quasi tutti nel primo tempo, mentre nella ripresa il Catania ha gonfiato la statistica come una mongolfiera, arrivando a 30 conclusioni verso i pali di Pierobon (di cui 14 nello specchio). A proposito, citazione obbligatoria per il portiere del Cittadella, classe 1969 (43 anni!), protagonista assoluto sino all’88’ con almeno quattro parate decisive. Tra secondo tempo e supplementari il Catania ha accumulato una supremazia territoriale, ovvero il tempo di occupazione della metacampo avversaria, di 22’04’, attaccando in continuazione da un lato all’altro del campo (6’44” la statistica del Cittadella), e raggiungendo un alto indice di pericolosità (77% contro il 29% del Cittadella). Tuttavia non va dimenticato che nella ripresa i ragazzi di Maran hanno potuto approfittare di due espulsioni a favore: quelle -peraltro giuste- del centrocampista Busellato (al 60′) e del terzino sinistro De Vito (67′). A livello individuale arcigna la prova del difensore catanese Bellusci, che pur commettendo qualche fallo di troppo in marcatura ha recuperato 24 palloni (recordman nella speciale classifica, assieme a Mohamed Coly del Cittadela) ed effettuato 75 passaggi riusciti (secondi solo a Lodi che ne ha smistati 85, molti dei quali nella ripresa in cui era sempre il primo ad avviare l’azione). I giocatori che hanno tirato di più verso la porta avversaria sono stati invece gli attaccanti del Catania Bergessio e Alejandro Gomez: per entrambi 7 conclusioni personali, seguiti dai compagni Barrientos e Capuano (4). Quest’ultimo si è dimostrato pienamente recuperato dal punto di vista fisico, percorrendo la fascia sinistra per tutta la partita. In ogni caso il Cittadella è uscito con onore dalla Coppa Italia.
Azione del Cittadella con Di Carmine che s’incunea al limite sinistro dell’area di rigore catanese, dove viene steso dall’intervento in scivolata di Alvarez. La punizione viene calciata da Paolucci, che batte d’interno destro ad aggirare la barriera: palla che scende e s’insacca vicino al palo della barriera; non del tutto immune da colpe il portiere Frison, che si tuffa in maniera imperfetta e non riesce a dare forza alla deviazione con la mano di richiamo. 1-1 all’88: azione tambureggiante del Catania che passa dalla fascia destra a quella sinistra: Gomez mette il pallone al centro, la difesa respinge al limite dell’area, Doukara tocca in area piccola per Bergessio, che spalle alla porta difende la sfera, si gira e batte Pierobon col sinistro, trovando il pareggio a due minuti dal novantesimo. 2-1 al 96′: fallo su Bellusci nella lunetta al limite dell’area, in posizione centrale. Francesco Lodi s’incarica della battuta: il suo sinistro buca la barriera e supera Pierobon a mezz’altezza, nonostante il portiere del Cittadella riesca a deviarlo. Da notare che nella barriera erano posizionati almeno tre giocatori del Catania, che hanno favorito il passaggio del pallone ed ostruito la visuale a Pierobon. 3-1 al 102′: Bellusci raccoglie palla a centrocampo, ha campo davanti a sè e lo percorre; arrivato ai 35 metri si allarga a destra a calibra un traversone morbido al centro dell’area, dove Bergessio svetta sul marcatore ed insacca sul secondo palo, per la doppietta personale che chiude la partita.
Al termine della partita, Rolando Maran, allenatore del Catania, è stato intervistato da Raisport e ha analizzato così la partita dei suoi ragazzi: “Ci siamo complicati le cose, anche se abbiamo trovato di fronte una squadra che ha mostrato grande corsa. Nel secondo tempo abbiamo rimediato la situazione, nonostante tante palle gol sbagliate, poi siamo andati ai supplementari e l’abbiamo chiusa. Però dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile: questa sera, specie sotto porta, abbiamo esagerato“.
C’è ovviamente delusione nelle parole di Claudio Foscarini, allenatore del Cittadella, nella conferenza stampa post partita: “Credo che la squadra abbia fatto un’ottima partita; poi in 9 contro 11 era difficile portare a termine una gara in quelle condizioni, tanti giocatori avevano i crampi. Andrò a rivedere certi episodi, l’arbitro può sbagliare ma credo che su certi cartellini abbia un po’ calcato la mano e abbia condizionato la gara. Dispiace, perchè i ragazzi hanno fatto una buona gara e mancava poco per portarla a casa”. Foscarini è soddisfatto anche in chiave campionato: “La Coppa Italia era un’occasione per far giocare chi è poco utilizzato; ho avuto riscontri positivi e ad ogni modo abbiamo giocato per cercare di vincere, su questa mentalità i ragazzi mi stanno seguendo”.