Ostacolo Spartak per il Celtic, arrivato all’ultima giornata del gruppo G di Champions League con fondate speranze di passare il turno. Gli ottavi non sono un semplice sogno per la compagine scozzese, seconda a 7 punti alla pari con il Benfica, atteso stasera dalla durissima trasferta del ‘Camp Nou’ contro il Barcellona. Con tutto il rispetto per i russi, sembra decisamente meno arduo il compito del Celtic, anche se in una competizione come questa non si può mai dare nulla per scontato. Lo Spartak, ultimo nel girone con soli tre punti all’attivo, è già fuori dall’Europa. La perdente dello scontro a distanza tra scozzesi e portoghesi si accomoderà in Europa League. All’andata, sul campo di Mosca, fu il Celtic ad imporsi con un rocambolesco 3-2: una gara spettacolare e ricca di emozioni, decisa da un gol di Samaras al novantesimo minuto. Non bastò ai padroni di casa la doppietta di Emenike, che ora guiderà i suoi verso la missione riscatto. Scozzesi a caccia di un sogno: servirà tutto l’appoggio del ‘Celtic Park’ per guidare la compagine britannica verso il traguardo.
“Conosciamo molto bene lo Spartak, abbiamo analizzato a lungo le loro partite”, ha detto il tecnico Neil Lennon nella conferenza-stampa della vigilia. Stasera, a suo avviso, bisognerà dare il massimo, senza fare calcoli, con un occhio al match di Barcellona. L’importante, secondo mister Lennon, è pensare ad una gara per volta, cercando di raccogliere quanti più successi possibili da qui fino alla sosta natalizia. Il Celtic scenderà in campo con il modulo 4-4-2: in porta Forster, difesa a quattro con Lustig e Mulgrew sugli esterni, Ambrose e Brown centrali; a centrocampo Commons, Kayal, Brown e Ledley, in avanti Hooper in appoggio al greco Samaras, tra gli elementi più tecnici della formazione di Glasgow.
A disposizione il portiere Zaluska, i difensori Matthews e Rogne, i centrocampisti Ibrahim e Watt, gli attaccanti Miku e Lassad. Probabile l’ingresso di una delle due punte di scorta, qualora le cose dovessero mettersi male e ci fosse bisogno di maggiore spinta in fase offensiva.
Un solo assente tra le fila della formazione scozzese, ovvero lo squalificato Wanyama, fratello minore del centrocampista dell’Inter Mariga.
Il tecnico Valery Karpin ha chiarito che, nonostante l’assenza di traguardi, prenderà molto seriamente la prova di stasera: “Non faremo esperimenti, questa partita è importante e non è il momento adatto per certe cose. Il Celtic? Un’ottima squadra, ma in una competizione di questo tipo basta il minimo errore per essere puniti”. Spartak Mosca in campo con il modulo 4-4-1-1: in porta Dikan, difesa a quattro con Insaurralde, Makeev, Suchy e Pareja, a centrocampo Ananidze, Rafael Carioca, Kallstrom e Dmitri Kombarov, in avanti l’irlandese McGeady a supporto del nigeriano Emenike, schierato come unica punta.
A disposizione il portiere Chernyshiuk, il difensore Bryzgalov, i centrocampisti Kirill Kombarov, Jurado e De Zeeuw, gli attaccanti Dzyuba e Ari. Attenzione ai possibili ingressi di Jurado, ex Schalke 04 e uomo che può cambiare la qualità della squadra, e dell’olandese De Zeeuw.
Cinque infortunati tra le fila russe, ovvero Pesyakov, Bilyaletdinov, Romulo, Gatagov, Welliton. Pesante soprattutto l’assenza del centrocampista brasiliano Romulo, in passato ricercato da diversi grandi club europei.
Forster; Lustig, Ambrose, Brown, Mulgrew; Commons, Kayal, Brown, Ledley; Samaras, Hooper. All.: Lennon
A disp.: Zaluska, Matthews, Rogne, Ibrahim, Watt, Miku, Lassad.
Squalificati: Wanyama
Indisponibili: –
Dikan; Insaurralde, Makeev, Suchy, Pareja; Ananidze, Carioca, Kallstrom, D. Kombarov; McGeady; Emenike. All.: Karpin
A disp.: Chernyshiuk, Bryzgalov, K. Kombarov, Jurado, De Zeeuw, Dzyuba, Ari.
Squalificati: –
Indisponibili: Pesyakov, Bilyaletdinov, Romulo, Gatagov, Welliton
Arbitro: Brych (Germania)