Si gioca domani allo stadio Petrovskij di San Pietroburgo l’ottavo di finale di andata tra lo Zenit di Luciano Spalletti e il Benfica. E’ sicuramente la sfida tra le due outsider del torneo: lo Zenit si è qualificato come secondo nel girone vinto dall’Apoel (eliminato il Porto), mentre i portoghesi hanno vinto il loro raggruppamento facendo fuori nientemeno che il Manchester United. Come sappiamo lo Zenit ha chiuso la prima fase del campionato russo (che si gioca tra marzo e novembre per motivi climatici) con sei punti di vantaggio sul CSKA Mosca; il fatto di essere fermi da qualche mese potrebbe essere un problema per gli uomini di Spalletti, che però in casa sono sempre temibili. Il Benfica di Jorge Jesus (una particolarità: tutti i titolari sono stranieri) comanda la Superliga portoghese con cinque punti sul Porto e otto sullo Sporting Braga. E’ un’occasione d’oro per entrambe: il sorteggio ha concesso di evitare le grandi squadre e quindi una di queste due formazioni centrerà i quarti. Lo Zenit è in emergenza, non saranno infatti della partita tre elementi fondamentali per gli equilibri e il valore della squadra: il portiere Malafeev (al momento probabilmente il miglior numero uno del Paese), Criscito e soprattutto Denny, che a causa di un brutto infortunio ha concluso la stagione – non lo vedremo nemmeno agli Europei. Oltre al secondo portiere Zhevnov giocheranno dunque Lombaerts sull’esterno e Zyrianov dietro il bomber Kerzhakov, su cui poggiano i destini del cub. Difesa guidata da Bruno Alves, a lungo accostato alla Juventus la scorsa estate ma alla fine rimasto a San Pietroburgo anche a causa dell’elevato costo del suo cartellino. Attenzione a Denisov in mediana, vera anima della squadra (è all’undicesima stagione in biancoblu) e alla qualità di Semak e Lazovic sulla linea delle tre mezzepunte. Nel Benfica mancherà il solo Javi Garcia, ma quella del centrocampista spagnolo è un’assenza pesante: l’ex Real Madrid garantisce inserimenti in zona gol e il suo dinamismo mancherà. Jorge Jesus può comunque contare, nel suo 4-4-2, su elementi di sicuro valore, in grado di cambiare la partita in un amen: l’ex Barcellona Saviola per esempio, ma anche Pablo Aimar, senza dimenticarsi del paraguayano Cardozo che è il terminale offensivo del Benfica. Di qualità e sostanza anche la difesa: la comanda capitan Luizao, negli anni scorsi oggetto dei desideri di mezza Europa, che fa coppia al centro con Ezequiel Garay, ex Real Madrid e anche lui al centro di trattative di mercato furenti quando giocava nel Racing Santander. In porta una conoscenza del calcio italiano, l’ex Roma Artur. Sulle fasce Emerson e Maxi Pereira spingono e coprono. In mezzo Witsel e Matic dovranno essere in grado di far girare la palla alla ricerca del varco giusto. Nel gelo del Petrovskij non è facile per nessuno, vedremo come andrà. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Zenit-Benfica.



 

Zhevnov; Anyukov, Bruno Alves, Hubocan, Lombaerts; Denisov, Shirokov; Semak, Zyrianov, Lazovic; Kerzhakov. All. Spalletti.

A disp.: Borodin, Lukovic, Huszti, Rosina, Cheminava, Bukharov, Bystrov.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Danny, Criscito, Malafeev.

 Artur; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Emerson; Gaitan, Witsel, Matic, Saviola; Aimar, Cardozo. All. Jorge Jesus.



A disp: Eduardo, Jardel, Capdevila, Nolito, Rodrigo, Nelson Oliveira, Miguel Vitor.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Javi Garcia.

 

Arbitro: Eriksson (Svezia).

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