Finisce 1-1 tra CSKA Mosca e Real Madrid nel gelo dello stadio Luzhniki. Un pareggio che va comunque bene al Real Madrid che, nonostante fermi la sua striscia di 6 vittorie consecutive in questa Champions League, è comunque favorito nel ritorno al Bernabeu, forte del gol in trasferta; ma non dovrà distrarsi. Il CSKA Mosca ha mostrato solidità e buone ripartenze, riuscendo a raddrizzare una gara che sembrava persa. I russi mantengono così la loro imbattibilità contro squadre spagnole e Slutsky può essere contento così: il pareggio tiene vivo il CSKA in attesa di andare a Madrid.
Ci sono 5 gradi sotto zero: si può giocare, come da norme FIFA. Slutsky parte con il 4-4-1-1 in cui non trova spazio il recuperato Honda: panchina per il giapponese, Musa a destra e Tosic a sinistra, con Dzagoev battitore libero dietro l’unica punta Doumbia. Mourinho schiera Callejon e non Kakà, lo spagnolo parte largo a destra con Ozil centrale dietro Benzema. Proprio il francese deve già salutare i suoi compagni e la partita al 16′: su un tiro sporco che termina a lato l’ex Lione sente tirare nella zona dell’inguine, si accascia sul prato gelato di Mosca e viene sostituito da Higuain. Duro colpo per il Real, che non riesce ad aprire la matrioska del CSKA e deve anche subire il primo pericolo della gara, quando Shennikov da sinistra trova Dzagoev, ma il cross è arretrato e il talentino classe 1990 manda fuori in avvitamento. Il Real squilla per la prima volta un minuto dopo l’ingresso di Higuain: El Pipita si libera innescato da Ronaldo e tira, Chepchugov respinge ed è ancora più bravo sul tap in di Khedira che non colpisce benissimo. Sono solo prove, perchè al 28′ arriva l’esecuzione buona: A. Berezutski si addormenta su un pallone innocuo, Coentrao glielo soffia e mette al centro. Tosic ripiega in ritardo e con un orrendo colpo di testa serve Ronaldo, che da lì è una sentenza: rasoiata di sinistro e palla all’angolino destro dove Chepchugov non arriva. E’ l’uno a zero con cui si chiude un primo tempo per il resto avaro di emozioni, perchè il CSKA continua a chiudersi e il Real Madrid non ha fretta di trovare il secondo gol.
Si riparte senza cambi e con lo stesso tema tattico: CSKA che spinge ma fa confusione al limite dell’area. Il Real fa poco per chiuderla, ma tra il 51′ e il 52′ Callejon ha due ottime occasioni, solo che nella prima tira male e manda fuori, nella seconda non ha la lucidità per vedere Higuain a rimorchio e si fa respingere la conclusione sulla linea. Il CSKA non si fa vedere dalle parti di Casillas se non per un debole tiro di Musa; quando però quest’ultimo viene sostituito da Oliseh la musica cambia: il nuovo entrato punta in continuazione Coentrao e lo mette in difficoltà. Si rivede anche Honda, a lungo inseguito dalla Lazio in gennaio: si presenta con una punizione debole e centrale. Tra i vari avvicendamenti entra anche Kakà per Callejon, nel frattempo al minuto 76 prima Sergio Ramos (parata di Chepchugov su colpo di testa) poi Ronaldo (ancora Chepchugov che prima viene saltato e poi rinviene chiudendo in angolo) non riescono a metterla dentro. Ancora il portoghese ha la palla buona, ma mette fuori di nulla. Così il CSKA pur senza strafare ci crede sempre di più; al 93′, ultimo dei tre minuti di recupero, Coentrato concede una punizione per fallo di mano. Lo spiovente arriva in area, V. Berezutski lo prolunga, il gemello Andreij fa sponda in mezzo a lo svedese Wernbloom arriva di prima intenzione e trafigge Casillas. L’arbitro fischia qui la fine: una beffa per Mourinho, che comunque tra due settimane è strafavorito. Per il CSKA, comunque, l’onore di aver fermato la corazzata Real Madrid.
Marcatori: 28′ Ronaldo (R), 93′ Wernbloom
Chepchugov; A. Berezutski, V. Berezutski, Ignashevich, Shennikov; Musa (63′ Oliseh), Wernbloom, Aldonin (68′ Honda), Tosic (82′ Necid); Dzagoev; Doumbia. All. Slutsky
Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Xabi Alonso, Khedira; Callejon (75′ Kakà), Ozil (85′ Raul Albiol), Ronaldo; Benzema (16′ Higuain). All. Mourinho
Arbitro: Kuipers
Ammoniti: Xabi Alonso (R), Wernbloom, Sergio Ramos (R), Coentrao (R)
Recupero: 2′, 3′
Chepchugov 7: senza colpe sul gol di Ronaldo, salva due volte in precedenza su Higuain e Khedira e si ripete ancora su Ronaldo nel finale. Se la baracca CSKA tiene, è anche e soprattutto merito suo.
A. Berezutski 6,5: contiene bene Ronaldo, ed è lui all’ultimo respiro a trovare la sponda giusta per Wernbloom. Gara solida e di esperienza.
V. Berezutski 6: ha sulla coscienza il pallone – perso ingenuamente – da cui nasce il gol del Real. Si riscatta prolungando la punizione finale, quella del pareggio.
Ignashevich 6: capitano coraggioso, soffre un po’ troppo le incursioni centrali dei blancos ma se la cava.
Shennikov 6: ha di fronte Callejon: vince il confronto e spinge anche, un po’ troppo confuso e poco lucido.
Musa 5: parte bene, buoni i suoi spunti sulla destra, ma si perde col passare del tempo e via via risulta assolutamente inefficace.
(Oliseh 6,5: entra lui, e il CSKA trae nuova linfa. Grandi sgroppate, mette in difficoltà Coentrao puntandolo a ripetizione. Inserirlo prima?)
Wernbloom 7: irruento e istintivo, copre in realtà svariati buchi lasciati dai compagni, poi nel finale diventa l’eroe del Luzhniki con il destro che gonfia la rete di Casillas.
Aldonin 5: combinna davvero poco, non lo si vede praticamente mai, viene oscurato e travolto da Khedira.
(Honda 5,5: era al rientro da fine agosto, perciò gli diamo mezzo voto di consolazione. Ma non si è praticamente mai visto.)
Tosic 5: nullo in avanti, e rinvia malissimo il cross di Coentrao, appoggiando a Ronaldo che insacca.
(Necid s.v.)
Dzagoev 5,5: uno con il suo talento dovrebbe fare di più. Prova a prendere in mano la squadra ma ci riesce raramente. Gli manca il guizzo.
Doumbia 6: rientrava da una Coppa d’Africa in cui non ha mai giocato, in pratica. Fa vedere di avere del talento, alcuni sprazzi li mostra. Sufficiente, non certo di più.
Casillas 6: gli arriva un tiro, quello di Wernbloom che fissa il pareggio. Francamente imparabile.
Arbeloa 6,5: buona spinta sulla destra, contiene bene uno spento Tosic e Dzagoev quando incrocia dalle sue parti.
Pepe 6,5: quando non gioca contro il Barcellona è un signor centrale. Argina tutto, Doumbia con lui non ha vita facile.
Sergio Ramos 6,5: altra gara pulita e senza sbavature. A destra o al centro cambia poco, risponde sempre presente.
Coentrao 6,5: finalmente gioca nel ruolo in cui è esploso, dopo gli esperimenti in mediana. Manda in crisi Musa e spinge continuamente. Con Oliseh la musica è diversa e si becca anche il giallo, ma fornisce un’ottima prova.
Xabi Alonso 6: opaco. Si fa dare il pallone e prova qualche apertura delle sue, ma non ha il genio inventivo che lo contraddistingue.
Khedira 6,5: chiude bene tutti i varchi e, vedendo il compagno in difficoltà, si prende anche compiti non suoi, cioè l’impostazione. Non male ma appunto, non è il suo ruolo.
Callejon 5: c’è stato un periodo in cui segnava ogni volta che giocava. Stavolta si divora due gol e per il resto è a lungo assente dal gioco.
(Kakà s.v.)
Ozil 5,5: pare ispirato e con molta voglia, ma ben presto si capisce che è molto fumo e poco arrosto. Non trova mai l’ultimo passaggio.
(Raul Albiol s.v.)
Ronaldo 6: se non fosse per il gol, sarebbe insufficiente. A. Berezutski gli mette la museruola e quando si libera spreca due occasioni, di cui una facile facile se ti chiami Cristiano Ronaldo.
Benzema s.v.: si arrende alla sfortuna: dopo un tiro al 14′ avverte un dolore all’inguine e viene sostituito.
(Higuain 5: non pervenuto. Demerito anche di chi non gli fa arrivare i cross, ma lui non fa nulla per rendersi pericoloso.)
(Claudio Franceschini)
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