Il Novara batte il Novara penultimo in classifica per 3-1. Un successo mai in discussione, anche se i numeri sono fondamentalmente in equilibrio: 55% di possesso palla per gli etnei, che hanno tirato 21 volte verso la porta difesa da Ujkani (8 nello specchio), ma il Novara si è fatto onore con 16 conclusioni, 10 minuti di supremazia territoriale contro 12 del Catania. Ma la squadra di Mondonico ha giocato molti meno palloni rispetto ai padroni di casa (530 a 638) e hanno avuto quasi il 30% di pericolosità in meno: alla fine la differenza l’ha fatta questo, nonostante Santiago Garcia e Centurioni siano primo e secondo come palloni recuperati nel match 829 e 24) e il primo catanese sia Marchese con 14. Come al solito Lodi e Almiron sono quelli che nel Catania hanno giocato più palloni, tra di loro spunta Porcari per il Novara. Rigoni il più pericoloso con 7 tiri.
il Catania sblocca la gara al 30′ con una grande azione: Lodi prova il tiro al limite, sulla respinta del muro novarese alza una palombella filtrante per Barrientos che di sinistro al volo mette al centro: il piatto di Bergessio è facile facile. Nel secondo tempo, al 48′, gol capolavoro di Marchese: il terzino sinistro etneo spara al volo col mancino, appena fuori area, su angolo di Almiron: Ujkani vede il pallone quando ha già gonfiato la rete. Al 55′ Gomez chiude i conti con un’azione personale: El Papu parte da sinistra, entra in area, salta due uomini e con un preciso rasoterra fa 3-0. Non serve a nulla il 3-1 di Rubino all’84’: il solito Rigoni dalla fascia mancina mette al centro forte e teso, irrompe l’attaccante tra i centrali rossazzurri e fa gol.
Raggiante Vincenzo Montella dopo la gara: “Grande prestazioni dei miei ragazzi, l’avversario non prendeva gol da tre partite e sta lottando bene per la salvezza. Oggi i miei giocatori hanno interpretato benissimo la partita. Certo mi spiace aver subito gol, ma non ci si può lamentare, anche dopo una grande ora di gioco ci siamo fatti un po’ prendere dalla foga. Europa? Guardiamo disinteressati la classifica. Rimpianto a Roma? Le situazioni cambiano in fretta”. Mondonico è deluso ma non perde la voglia di lottare: “Ogni domenica è un ambo, la salvezza parte da quello che faremo noi, non le altre squadre. Oggi meritavamo di andare in vantaggio, poi abbiamo sperato che il Catania rallentasse e solo allora siamo venuti fuori, ma era troppo tardi”. Poi la solita battuta: “Avevamo di fronte una grande squadra, domani a Coverciano chiederò ai miei colleghi come si fa…”.