Cesare Prandelli ha comunicato ufficialmente la formazione che domani sera alle ore 20:45 scenderà in campo nel test amichevole contro gli Stati Uniti di Jurgen Klinsmann. Nessuna novità nel modulo: il CT conferma il 4-3-1-2 utilizzato nelle ultime apparizioni. Cambiano però gli interpreti, e ci sono delle novità interessanti nello scacchiere tattico azzurro. Innanzitutto dobbiamo registrare la presenza del blocco Juventus: sono ben cinque i calciatori bianconeri che partiranno dal primo minuto. Partiamo dalla porta: Buffon, dopo tutte le polemiche seguite a Milan-Juventus, al gol/non gol di Muntari e alle sue dichiarazioni, sarà regolarmente in campo e con fascia di capitano al braccio, come ampiamente anticipato dallo stesso Prandelli durante la conferenza stampa di ieri. In difesa la coppia di esterni è la solita: Maggio preferito ad Abate sulla corsia destra, dall’altra parte ci sarà Criscito nonostante la lunga inattività dovuta allo stop del campionato russo (e nella gara di Champions League contro il Benfica era assente per squalifica). Novità al centro: aria di derby con il ritorno di Andrea Barzagli e Angelo Ogbonna, alla sua seconda presenza in Nazionale, la prima da titolare. Coppia inedita e interessante: un centrale esperto e navigato come Barzagli e uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico italiano. Proseguendo con il centrocampo, troviamo la regia di Andrea Pirlo, che ha 32 anni di età e dopo 81 persenze in Nazionale resta il miglior regista “basso” d’Italia e uno dei migliori al mondo; al fianco dello juventino ex Milan ci saranno il suo compagno di squadra Marchisio e Nocerino, giustamente premiato per il campionato eccezionale che sta disputando, condito da ben 8 gol. Si tratta di un reparto solido, che garantisce inventiva e inserimenti senza palla, quelli che stanno facendo le fortune, per l’appunto, di Juventus e Milan. C’è anche Thiago Motta in formazione, ma in un ruolo per lui inedito: sarà infatti il trequartista, lui che è abituato a giostrare in mediana. Questo però è forse il ruolo più delicato per Prandelli, che ha provato in passato varie soluzioni (tra cui Montolivo) ma sembra non aver ancora trovato il bandolo della matassa; il test è allora utile per sperimentare. Chiudiamo con l’attacco: Matri e Giovinco. Nessuno dei due è una prima punta di peso, Giovinco è più un fantasista che ama farsi trovare in zona gol (9 reti quest’anno a Parma), Matri è certamente più finalizzatore ma anche lui è molto bravo ad allargarsi. L’intento di Prandelli pare allora essere quello di favorire al massimo i movimenti senza palla che arriveranno da dietro, e in questo senso ecco perchè Nocerino e Marchisio danno più garanzie di Montolivo. Ma agli Europei mancano ancora alcuni mesi e domani sera non ci saranno uomini che ben difficilmente marcheranno visita in Polonia e Ucraina: Balotelli e Osvaldo, senza dimenticare, se avrà recuperato, Giuseppe Rossi. Insomma, Prandelli sperimenta e fa bene: lascia in panchina gente come Chiellini e De Rossi che difficilmente vedremo seduta quando saremo in Polonia e Ucraina. Mai dire mai, comunque: il posto si guadagna anche in partite come questa. Nella prossima pagina la formazione di domani sera e la panchina.
(Claudio Franceschini)
1 Buffon; 2 Maggio, 15 Barzagli, 20 Ogbonna, 4 Criscito; 8 Marchisio, 21 Pirlo, 23 Nocerino; 13 Thiago Motta; 9 Matri, 10 Giovinco. All. Prandelli
A disp: 16 Sirigu, 17 Viviano, 24 De Sanctis, 3 Chiellini, 5 De Rossi, 6 Balzaretti, 7 Pazzini, 11 Abate, 14 Astori, 18 Montolivo, 19 Bonucci, 22 Borini.