Finisce 1-1 Palermo-Udinese. Un punto per ciascuno, il Palermo perde un’occasione perchè poteva chiuderla nel primo tempo, ma i numeri sono tutti per l’Udinese: 59% di possesso palla, 24 tiri verso la porta di Viviano, più di 600 palloni giocati (contro 420 del Palermo), il 69% di passaggi riusciti (Asamoah, Pinzi, Abdi e Ekstrand senza rivali in questa categoria, ai primi quattro posti), 55% contro 37% di pericolosità offensiva. Numeri che raccontano di una supremazia territoriale dei friulani, che però sono stati troppo imprecisi ai sedici metri e non hanno sfruttato questo dominio statistico, tanto che il Palermo (con un ottimo Milanovic, che ha recuperato 19 palloni ed è stato una diga) alla fine ha dato l’impressione di poterla chiudere e di aver sprecato, appunto, una buona chance per prendersi i tre punti. Di Natale e Miccoli ovviamente sono stati i più pericolosi: 9 e 7 tiri per i due capitani, che però sono stati poche volte pericolosi.



Due reti molto belle questa sera. Il vantaggio del Palermo è una rete “alla Udinese”: una ripartenza veloce che Donati, saltando il pressing, imposta su Barreto. Il paraguayano tra le linee vede Miccoli e lo serve di prima, il capitano rosanero da sinistra esplode un rasoterra mancino che incrocia sul secondo palo e non lascia scampo ad Handanovic. Tre passaggi e in porta da metacampo. Non è da meno il pareggio dell’Udinese: Guidolin azzecca i cambi, tanto che sono proprio due dei nuovi entrati a confezionare il gol. Pereyra da destra punta Balzaretti, lo costringe a ripiegare e poi appoggia a Torje che ha tagliato nello spazio: il destro del rumeno è preciso, finisce sul palo lungo dove Viviano non puà arrivare.



Bortolo Mutti commenta così il pareggio interno contro l’Udinese: “Non era facile, l’Udinese ha una squadra molto veloce, ma noi oggi abbiamo fatto una grande partita e avremmo meritato di vincere”. Gli viene chiesto di Ilicic, entrato davvero male in partita nei 20 minuti che il tecnico gli ha concesso. Mutti risponde: “Ha qualità, ma è entrato in un momento difficile e non gli è riuscito l’impatto. Ma può succedere che un ragazzo non si esprima al meglio, andrà meglio la prossima, non voglio andare oltre”. Chiusura sulle prossime partite: “Abbiamo perso elementi in difesa ma stasera abbiamo concesso meno: dobbiamo lavorare con tranquillità, senza farci prendere dall’ansia”. Si presenta ai microfoni di Sky Sport Guidolin che molto serenamente ammette: “Dobbiamo farci i complimenti per i cambi, ma anche rimproverarci per quella iniziale. Senza i cambi, senza il modo in cui siamo rientrati in campo, non l’avremmo mai ripresa. Sono contento della reazione dei ragazzi, nel secondo tempo abbiamo meritato il pareggio e va bene così. Non è stata una settimana normale, abbiamo giocato domenica sera e ora di sabato: paghiamo la stanchezza”. Poi due parole su due interpreti della sua squadra: “Pereyra è un ’91, ha avuto problemi di adattamento, deve crescere ma diventerà fortissimo. Asamoah è fondamentale per noi, sta giocando con la spalla ancora in disordine e questo dimostra quanto ci tenga”.



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