La splendida vittoria di ieri sera a Napoli è stata l’ennesima dimostrazione (se mai ce ne fosse ancora bisogno) della splendida stagione dell’Atalanta, che con i tre punti conquistati al San Paolo ha pure raggiunto la famosa “quota 40” in classifica. Dato ancora più impressionante se si considera che in campo questi punti sarebbero addirittura 46, cioè solamente due in meno rispetto all’Inter e allo stesso Napoli, ovvero due corazzate del calcio italiano, e a dir poco impressionante se si considera che a realizzare questa impresa è stata una neopromossa che partiva appunto con sei punti di penalizzazione per la vicenda del calcioscommesse che ha tormentato l’estate bergamasca. Insomma, ad agosto molti pensavano che l’Atalanta sarebbe stata una delle maggiori candidate per la retrocessione, ed invece ritroviamo i nerazzurri a rimpiangere il non poter inseguire l’Europa a causa di quel -6. Ovviamente se una stagione va così bene i meriti sono di tante persone, dal presidente Percassi al direttore Marino, dal bomber German Denis a tutti i componenti della rosa, ma in primo piano merita di stare Stefano Colantuono, che a Bergamo si esalta sempre: nella sua prima esperienza atalantina (2005-2007) ottenne una promozione e un ottavo posto con tanto di record di punti per l’Atalanta in serie A (50, miglior prestazione da quando ci sono i tre punti per vittoria). Tornato a Bergamo nel 2010, anche stavolta ha centrato subito la promozione e poi un’ottima prima stagione nella massima categoria. Ma questa volta Colantuono non ha alcuna intenzione di lasciare Bergamo, tanto che ha già firmato il rinnovo di contratto. Concetto ribadito anche oggi, intervenendo a “Si gonfia la rete”, trasmissione condotta da Raffaele Auriemma su Radio Crc:Il mio futuro? Ho prolungato di un altro anno il mio contratto con l’Atalanta perché credo che questa squadra potrà lottare per traguardi più importanti rispetto alla salvezza. Bergamo è il mio ambiente ideale, sto benissimo qui per cui continuerò la mia avventura”. Insomma, nella prossima stagione il mister atalantino vorrebbe puntare più in alto, e per fare questo vorrebbe trattenere i giocatori più importanti presenti nella rosa della “Dea”, per poter proseguire l’ottimo lavoro condotto in queste due stagioni.
Ecco infatti cosa ha risposto quando il conduttore gli ha prospettato l’ipotesi della cessione di Schelotto al Napoli: “L’Atalanta ha dei giovani molto interessanti come Moralez, Marilungo, Bonaventura, Gabbiadini. È nella storia dell’Atalanta portare i giocatori ad un certo livello. Adesso però la proprietà bergamasca vuole crescere e collocarsi nella zona medio-alta della classifica. Essendo cambiati gli scenari è giusto che l’Atalanta vada a piazzare questi ragazzi in club prestigiosi, ma guardandosi sempre intorno per poterli sostituire in maniera adeguata. Con l’arrivo di Marino poi, l’Atalanta ha fatto un ulteriore passo in avanti”. Insomma, la vittoria contro il Napoli è solo il trampolino di lancio verso obiettivi più ambiziosio per la prossima stagione.
(Mauro Mantegazza)