Peggio di così non poteva andare per il Genoa: disfatta 1-4 contro il Siena, lo spettro della retrocessione sempre più vicino e quaranta minuti di stop alla partita per la fortissima contestazione dei tifosi. Ride ovviamente il Siena, che con questa vittoria di fatto conquista la permanenza in serie A. Uomo del match è stato senza dubbio Brienza, con due gol e un assist, anche se Destro e Giorgi sono state “spalle” preziose. Andiamo ad analizzare le statistiche, anche se questa partita passerà alla storia per ben altri motivi: dal punto di vista quantitativo il Genoa la sua parte l’ha fatta, grazie al 55% di possesso palla, ai sette calci d’angolo (contro zero) e ai venti tiri tentati (anche se solo tre hanno centrato lo specchio). Ma la partita era di fatto finita dopo soli venti minuti, quando è arrivato l’uno-due del Siena che ha messo in ginocchio una squadra – il Genoa – già fragile e insicura, non più appoggiata neanche dal suo pubblico. Il Siena capitalizza il 50% dei suoi otto tiri in porta e si porta a casa tre punti meritati.
— In una giornata in cui è successo di tutto, andiamo a raccontare il bello del calcio, cioè i gol. Parte meglio il Genoa, ma basta il primo attacco del Siena per andare in rete e mandare in tilt la squadra di casa. Punizione dal vertice destro dell’area, batte Brienza, Gilardino devia e mette fuori causa il suo portiere: 0-1 e l’incubo genoano ha inizio. Non passano nemmeno due minuti e Destro si trova completamente da solo in mezzo all’area avversaria: colpo di testa senza neanche dover saltare e il Siena raddoppia immediatamente. Al 37’ minuto arriva la doppietta di Brienza e il 3-0 per i toscani: gol splendido, anche se favorito da una difesa allo sbando. Il fantasista si libera al limite dell’area e lascia partire una conclusione imparabile. Il secondo tempo inizia con un Siena spietato che vola addirittura sul 4-0 con Giorgi: altro gol di pregevole fattura, un tiro al volo su assist del solito Brienza. Poi arriva lo stop imposto dai tifosi del Grifone ferito. Dopo la ripresa della partita, arriva almeno il gol della bandiera per il Genoa, anche se si tratta di un’autorete di Del Grosso, che intercetta malamente un cross e trafigge il proprio portiere. Ma conta solo per le statistiche, la partita era già finita.
— Nel dopopartita si parla dell’extra-calcio, come è inevitabile. Ecco le dure ed amare parole del presidente Preziosi: “Dopo quello che è accaduto oggi c’è molto da riflettere. Non è ammissibile che 70-100 persone possano condizionare una gara ed impadronirsi dello stadio, imponendo le loro strane leggi, contrarie ad ogni legge sportiva ed alla nostra cultura del rispetto degli avversari e dei risultati. Diversi calciatori oggi si sono levati la maglietta: è stata una richiesta di questo gruppo di ultras, maturata dopo una strana mediazione della Polizia, al termine di un fitto e continuo lancio di bombe in campo. C’era certamente il forte rischio per l’incolumità dei calciatori: adesso mi aspetto una pronta risposta delle istituzioni. Certi personaggi meritano di andare in galera: io non li temo”. Anche Sannino non riesce ad esultare: “È uno spettacolo che nessuno pensava di poter vedere dopo la tragedia di Morosini, che ci ha reso tutti tristi. Oggi è capitato qualcosa di inimmaginabile.Noi abbiamo fatto la nostra partita pensando alla salvezza anticipata e a tutto quello che intorno a noi si vive. Ma penso sempre una cosa: si tratta di calcio”.