Il Parma si impone meritatamente per 2-1 ai danni del Palermo di Bortolo Mutti. Partita dai due volti con i rosanero in vantaggio nel primo tempo ed i ducali capaci di ribaltare la situazione nella ripresa. Colpa/merito delle mosse di Donadoni e dell’evidente calo fisico dei padroni di casa. La squadra dell’ex commissario tecnico della nazionale, infatti, si presenta nel capoluogo siciliano con la volontà di imporre il proprio gioco e riesce ad ottenere il bottino pieno grazie al solito, immenso, Sebastian Giovinco. La Formica Atomica è infatti, senza ombra di dubbio, il protagonista di giornata, con una quantità immensa di palloni toccati ed una continuità di gioco importante. Inutile per i rosanero la prova di Abel Hernandez, finalmente tornato sui livelli che gli competono. Le statistiche ci dicono che il Parma ha giocato di più: 55% di possesso palla, 534 palloni giocati contro 474. Vittoria dunque tutto sommato meritata, anche se i tiri sono stati 11 a 9 per il Palermo. La partita ha comunque premiato la squadra che si è mossa coralmente con più qualità con una miglior percentuale di passaggi positivi e di contrasti vinti, insomma il Parma numeri alla mano è stato più preciso e determinato del Palermo in mezzo al campo, cosa che ha messo i ducali nelle migliori situazioni di tiro e ha contribuito a fiaccare la manovra dei siciliani fino a renderla scarsamente efficaci.
Non bisogna aspettare molto per la prima rete della partita. Siamo solo al sesto minuto quando una punizione nella trequarti del Parma fa esplodere il Barbera regalando una fuggevole gioia al pubblico rosanero. Parabola disegnata verso il centro, Mantovani fa la sponda ed Abel Hernandez, con la testa, appoggia di giustezza per il vantaggio del Palermo (1-0). Nella ripresa però il Parma riesce a ribaltare completamente la partita. Il pareggio arriva già al decimo minuto di questo secondo tempo, quando Giovinco sfugge ai radar difensivi del Palermo sul lato sinistro dell’area e scarica la conclusione. Viviano si oppone come può e Okaka sulla ribattuta ribadisce in rete (1-1). Al venticinquesimo arriva poi il gol che decide l’incontro. È un preciso lancio di Galloppa ad involare Giovinco. La Formica Atomica elude l’intervento della difesa palermitana e dalla linea di fondo tocca per Biabiany che, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia palermitana, infila all’incrocio di piattone il gol dell’1-2 e della vittoria.
Non può ovviamente essere soddisfatto del risultato il tecnico rosanero, Bortolo Mutti. “Già ieri ero preoccupato per stanchezza della squadra. Il secondo tempo ha evidenziato la nostra precarietà fisica. Non abbiamo avuto lucidità e freschezza, non riuscendo a fraseggiare bene e recuperare palla come nel primo tempo. Nel secondo tempo è entrato in campo un altro Palermo. Negli spogliatoi ci siamo interrogati su questo calo fisico e mentale che non ci spieghiamo. Il nostro secondo tempo è stato disastroso, nonostante avessimo avuto qualche occasione da gol con due pali e qualche mischia che ci poteva essere più favorevole”. E con Budan: “C’è stato uno screzio perché era rammaricato di come si stava evolvendo la partita con la squadra che non riusciva a giocare”. L’altro lato della medaglia è invece la soddisfazione di Roberto Donadoni, queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport: “Credo che la squadra abbia raggiunto un risultato importante. C’è ancora da migliorare, perché questa squadra ha valori importanti e quando non riesce ad esprimerli mi fa arrabbiare. Abbiamo ancora 12 punti a disposizione e vogliamo raccoglierli tutti per raggiungere un traguardo che negli ultimi anni il Parma non ha mai raggiunto”.