Marcelo Bielsa sarà anche nel mirino dell’Inter per allenare i nerazzurri la prossima stagione, ma intanto è concentrato al massimo sugli obiettivi che l’Athletic Bilbao si gioca in questi due mesi: la finale di Copa del Rey contro il Barcellona, ma soprattutto l’Europa League dove, a seguito del 4-2 conquistato a Gelsenkirchen, le semifinali sono ad un passo, ed è vivo il sogno di alzare per la prima volta nella storia un trofeo continentale. Di fronte però c’è lo Schalke 04, formazione sempre insidiosa che la Coppa l’ha già vinta (era il 1997, e si chiamava UEFA) e che non va sottovalutato, per la presenza in campo di Raul e Huntelaar, sempre imprevedibili e in grado di ribaltare anche le situazioni più sfavorevoli. Si gioca alle 21:05 nella Catedral di San Mamès.
L’Athletic stenta in campionato: undicesimo posto, dopo essere stati in zona Champions League per molti mesi. Il doppio impegno si fa sentire, e il Loco Bielsa sabato sera ha fatto turnover: la sconfitta contro il Barcellona era preventivabile, probabilmente non gli è andata giù la decisione della Liga spagnola di non concedergli un giorno extra di riposo dopo la trasferta in Germania e così al Camp Nou il tecnico argentino ha lasciato fuori tre dei suoi gioielli, per poi mandarli in campo nel secondo tempo, quando però i buoi erano ampiamente fuori dalla stalla e lontani dalla vista. Per il resto, la stagione dei baschi è impeccabile, ed è costellata da grandi imprese, come l’eliminazione del Manchester United nel turno precedente di Europa League con tanto di vittoria a Old Trafford. Il punteggio dell’andata dà un grande vantaggio all’Athletic Bilbao, che dovrebbe perdere 3-0 per mancare la semifinale. Bielsa però è nel mondo del calcio da troppo tempo per pensare che la qualificazione sia già archiviata.
El Loco deve fare i conti con la squalifica del suo playmaker, Iturraspe: la soluzione più probabile è il ritorno di Javi Martinez nel suo ruolo naturale, con Herrera e De Marcos ai suoi lati. In difesa quindi spazio per Ekiza, che non ha comunque demeritato nella sconfitta di Barcellona. Amorebieta sarà l’altro centrale, Iraola e Aurtenetxe i terzini con licenza di coprire tutta la fascia. Davanti, il pezzo forte: l’ormai collaudato tridente Susaeta-Llorente-Muniain avrà il compito di cercare il gol che chiuderebbe del tutto il discorso.
L’Athletic, l’abbiamo visto più volte quest’anno, in casa fa paura: spint dal suo infuocato pubblico, i rojiblancos prendono in mano la partita e si muovono a folate coinvolgendo gli esterni e innescando la grande qualità dei tre uomini d’attacco. Llorente poi sotto porta è un cecchino: con al fianco due incursori come Susaeta e Muniain e gli inserimenti senza palla di Herrera e De Marcos, il gioco dei baschi ricorda molto da vicino quello di Guardiola: non è un caso che l’allenatore del Barcellona abbia studiato da vicino Bielsa prima di approdare al Camp Nou con la prima squadra, e considera l’argentino come il suo vero maestro ispiratore.
Lo Schalke 04 il prossimo anno tornerà in Champions League: è al terzo posto della Bundesliga, con 13 punti sulla quinta in classifica: difficile mancare l’obiettivo. Peccato che abbia mollato leggermente il tiro (pareggio contro l’Hoffenheim lo scorso weekend), altrimenti sarebbe potuto essere in corsa anche per il Meisterschalen. Così, l’unico trofeo ancora possibile è l’Europa League; ma la sconfitta patita all’andata lascia davvero poche speranze ai tedeschi, che dovrebbero vincere 3-0 o con due gol di scarto ma segnandone almeno 5 per accedere alla semifinale. Tecnicamente molto difficile, anche se la qualità non manca agli uomini di Huub Stevens, che proprio con lo Schalke ha vinto la Coppa UEFA nel 1997, battendo in finale l’Inter. Di sicuro il club di Gelsenkirchen darà tutto quello che ha per ribaltare pronostico e risultato, consapevole che superare questo scoglio darebbe una grande carica psicologica in vista delle prossime partite.
Stevens sta pensando di disegnare un 4-2-3-1 in modo da mettere pressione agli esterni dell’Athletic: sa che Iraola e Aurtenetxe spingono tantissimo, perciò potrebbe avanzare leggermente Farfan e Draxler per contenerli. Se così fosse, in mediana ci sarebbero Holtby o Hoger (favorito il primo) e Jones a proteggere la difesa composta da Uchida, Matip, Papadopoulos e Fuchs, con Timo Hildebrand – semidisastroso all’andata – tra i pali. Davanti, Huntelaar sarà l’unica punta, con Raul poco più dietro: per l’ex Real Madrid probabile standing ovation del San Mamès, dopo che lo sportivissimo pubblico (normale da queste parti) l’ha riservata anche a Ryan Giggs.
Le fortune dello Schalke 04 passano necessariamente da Huntelaar e Raul: il primo ha 31 gol stagionali e ben 9 in Europa League; lo spagnolo detiene già il record di gol in manifestazioni continentali, all’andata ha segnato una doppietta e stasera vorrà cogliere l’occasione per rimpolpare il suo bottino. Attenzione però anche agli esterni: Farfan e Draxler sono ottimi elementi, costantemente cercati sul mercato e in grado di spaccare la partita con la loro velocità e imprevedibilità. Ad ogni modo, non possiamo esimerci dal constatare il fatto che l’Athletic Bilbao sia largamente favorito per raggiungere le semifinali. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Athletic Bilbao-Schalke 04.
Iraizoz; iraola, Ekiza, Amorebieta, Aurtenetxe; Herrera, Javi Martinez, De Marcos; Susaeta, F. Llorente, Muniain. All. Bielsa
Hildebrand; Uchida, Matip, Papadopoulos, Fuchs; Holtby, Jones; Farfan, Raul, Draxler; Huntelaar. All. Stevens