La partita tra Catania e Udinese si è conclusa con il risultato di 0 a 2 per gli ospiti che hanno dimostrato di meritare la vittoria e di raggiungere un traguardo tanto ambizioso come la partecipazione ai prossimi preliminari di Champions League. Impresa che merita di essere sottolineata, perchè la seconda consecutiva per l’Udinese, dopo un mercato di cessioni e addirittura una posizione meglio dell’anno scorso, quando bastava il quarto posto per i preliminari. Il Catania ha dimostrato comunque di non voler mollare facilmente l’imbattibilità in casa allo stadio Massimino come mostrano i dati del possesso palla, 52% dei padroni di casa contro il 48% degli ospiti, e il vantaggio territoriale, maggiore del 43% rispetto ai friulani. Il problema è che questo non ha fatto altro che favorire le veloci ripartenze caratteristiche del gioco dei ragazzi di Guidolin: infatti i tiri in porta sono stati 6 dei bianconeri contro i soli 3 dei catanesi. In questo modo l’Udinese ha avuto maggiori possibilità di fare gol e tali possibilità le ha senza dubbio sfruttate, senza aver avuto il pallino del gioco tra le sue mani.
Il primo gol dell’Udinese viene ovviamente firmato dal solito Totò Di Natale: con l’ottantesimo gol negli ultimi tre anni, il capitano regala ai suoi tifosi la possibilità di andarsi a giocare la Champions League, almeno ai preliminari: su azione di contropiede, lanciato da un assist di Domizzi, scatta sul filo del fuorigioco e salta Carrizo in uscita evitando poi il ritorno di Spolli con un tocco morbido di esterno destro da poizione quasi impossibile. Un gol da rivedere. Porta così al 19’ del primo tempo in vantaggio i bianconeri (0-1). Il secondo gol dei friulani è tutta un’azione personale del giovane Fabbrini che va a scuola di Toto Di Natale: partendo da sinistra, al 13’ minuto della ripresa, si accentra punta il diretto avversario, lo salta, spostandosi la palla sul piede destro e fulmina con un tiro potente Carrizo sul primo palo (0-2). Porta così a compimento la festa dei friulani, avendovi ricoperto in questa ultima parte di stagione un ruolo decisivo.
Raggiante, al termine della vittoria e della conquista della Champions, è Gudolin, allenatore dell’Udinese, che commenta così i risultati ottenuti: “Faccio un ringraziamento ai miei giocatori e alla società – questa qualificazione in Champions è stata più importante e forse più bella dell’anno scorso.” Ma oltre alla felicità per le conquiste fatte racconta un velo di stanchezza che lo accompagna: “Penso che avrò bisogno di un riposo lungo, non so se posso permettermi un’altra stagione da 50 e passa partite. Sento il bisogno di fermarmi un po’: non so se sarò pronto per l’inizio di luglio“. Chi invece non si stanca mai di stupire è invece Totò Di Natale, che commenta così la prestazione della squadra: “Abbiamo giocato una grande partita, siamo stati bravi e abbiamo centrato un obiettivo fantastico: l’anno scorso quarti, quest’anno terzi, non era facile“. Un commento anche alla personale prestazione degli 80 gol in 3 anni, seconda qualificazione in Champions consecutiva: “Era difficile, c’erano tante squadre che lo meritavano come Napoli, Lazio e Inter ma siamo stati più bravi noi. La dedica? Alla mia famiglia, ai miei compagni e alla mia mamma che mi guarda da lassù”. Soddisfatto più della stagione che della partita, Montella interviene così a Sky Sport: “Questa squadra deve trovarsi in situazioni particolari per fare bene – Abbiamo anche provato a fare la partita, giocando anche con buona velocità, purtroppo abbiamo concluso poco e trovato un’Udinese con voglia superiore che ha meritato di vincere“. Poi uno sguardo al futuro che sembra sempre più lontano da Catania: “E’ stata una settimana in cui mio malgrado sono stato molto chiacchierato. Devo tantissimo a questa società e a questo pubblico, ma la società conosce la mia debolezza per la Roma. Ma per ora parliamo di ipotesi, non di futuro“.