La Croazia vince al suo debutto a Euro 2012, battendo per 3-1 l’Irlanda di Trapattoni. Una gara che ha visto i croati saper sfruttare al meglio gli episodi, mentre per gli irlandesi la poca qualità e le numerose disattenzioni hanno fatto sfuggire di mano la partita più abbordabile del girone. Dopo 3 minuti la Croazia passa in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Mandzukic. St. Ledger risponde sempre di testa dopo una dozzina di minuti ristabilendo la parità. Nel finale di tempo un tiro di Modric, rimpallato da due avversari libera al tiro a scavalcare Jelavic che chiude la prima frazione con il vantaggio biancorosso. Nella ripresa dopo un paio di minuti Mandzukic si ripete grazie ad un ennesimo colpo di testa che sbatte contro il palo prima e sul corpo di Given poi, portando il parziale sul definitivo 3-1. Analizzata nel dettaglio, la gara degli irlandesi non è comunque stata di troppo inferiore a quella croata. Il possesso palla vede la squadra di Bilic al 55%; i tiri totali risultano a favore dei biancorossi, 15-13. Un buon gruzzolo di tentativi per entrambe le squadre, che però non sono state molto precise in fase di tiro, come dimostra la sfida tra i due portieri, non esaltante: Given ha effettuato 3 parate, mentre Pletikosa 2. Il dato relativo ai corner guadagnati invece, si sbilancia a netto favore della Croazia, 7-1. Per quanto riguarda il comportamento disciplinare delle due squadre, l’Irlanda ha avuto una condotta più corretta con 12 falli contro 18 commessi. Perisic, Srna e McGeady sono invece gli assist-man di questa sfida.
Le danze a Poznan si aprono con il gol di Mandzukic al 3′. Sugli sviluppi di un corner, Srna prende il fondo e crossa in mezzo. Ward sulla traiettoria intercetta come può facendo impennare il pallone verso il limite dell’area. Mandzukic da posizione complicata si coordina e salta, battendo di testa verso il palo. Given parte in ritardo e non può intervenire sul tiro. Vantaggio immediato e la partita cambia. L’Irlanda trova al 16esimo la rete del pareggio da calcio da fermo. McGeady dalla tre quarti mancina batte una punizione dalla traiettoria velenosa. St. Ledger ci crede e di testa anticipa tutti mettendo fuori causa Pletikosa. Al 44esimo però, i croati trovano ancora il vantaggio: sempre dagli sviluppi di un angolo, la difesa verde spazza l’area. Sul pallone interviene Modric che dalla distanza prova il tiro. La conclusione è centrale e rimpalla sui piedi di due difensori che non riescono a liberare l’area. Il pallone staziona in area e Jelavic è il più reattivo di tutti ad intervenire, scavalcando con un “colpo sotto” Given in uscita. Nella ripresa la Croazia chiude subito i conti. Perisic dalla sinistra arriva al cross dopo un azione sviluppatasi in orizzontale. Mandzukic ancora una volta anticipa tutti di testa e direziona il pallone verso il palo interno. Given si tuffa, ma non ci arriva. Sul rimpallo però il portiere dell’Aston Villa è sfortunato e ribatte in rete, blindando il vantaggio dei croati.
Al termine del match, Trapattoni si dice deluso dal risultato finale: S”apevamo che sarebbe stata una gara difficile, ma il gol preso a freddo ha complicato le cose e siamo andati in difficoltà psicologicamente. Abbiamo reagito subito, ma poi abbiamo subito molto la loro superiorità a centrocampo. Ho provato a cambiare qualcosa a gara in corso e nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più, ma non siamo stati in grado di raddrizzare la partita”. Nello spogliatoio della Croazia, invece è di tutt’altro umore l’attaccante del Wolfsburg, Mandzukic: “Non è stata una gara facile, ma sapevamo come ci potevano fare male e siamo riusciti ad agire di conseguenza. Sono felice per la doppietta, la dedico a mio padre. Sono felice di aver sfruttato al meglio le occasioni avute e ringrazio anche il mister per la fiducia che ha riposto in me”.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
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