Andrea Pirlo non si nasconde. La Germania è forte, ha tanti giovani di grande qualità e ha giocato pure due giorni prima dell’Italia, godendo di più tempo per riposare e per recuperare dopo i quarti di finale? Il centrocampista della Juventus – come è nel suo stile – non si scompone e rilancia la sfida: “La Germania ha paura di noi, anche guardando al passato. Sappiamo che possiamo farcela”. Niente alibi (che pure avrebbero una base di fondatezza) e tanto orgoglio, ricordando che la storia parla chiaro nei confronti diretti, che hanno sempre visto l’Italia vittoriosa sulla Germania. Grande sicurezza, e d’altronde come potrebbe essere diversamente per un calciatore che osa battere un calcio di rigore nella serie finale dei quarti degli Europei contro l’Inghilterra, e con l’Italia in svantaggio, facendo il cucchiaio, o scavetto o Panenka che dir si voglia? Il centrocampo tecnico dell’Italia (“più o meno sullo stesso livello di quello della Spagna”, Pirlo dixit) e la mentalità offensiva di questa Nazionale gli piacciono molto, e quindi Pirlo può dire con fermezza: “Non abbiamo ancora fatto niente, siamo venuti qui per vincere”.
Questo senza nulla togliere alla Germania, che resta una squadra formidabile. Pirlo però vede una semifinale equilibrata: “La Germania l’abbiamo vista in tv, tutte le loro partite. Arriva sempre sino in fondo alle grandi competizioni. L’abbiamo studiata oggi pomeriggio, sappiamo che possiamo farcela. Ozil è il fulcro del loro gioco, un grandissimo campione. Il c.t tedesco Loew ha detto che l’Italia, tradizionalmente forte in difesa, stavolta lo è anche in attacco? L’Italia è forte in tutti i reparti. Come loro. Sarà una bella semifinale. Dovremo cercare di tenere il possesso palla, anche se è pure una loro caratteristica. Due giorni in meno di recupero, rispetto alla Germania, sono tanti. Sarebbe meglio equilibrare le cose, magari allungando di qualche giorno l’Europeo”. Inevitabile il paragone con la semifinale del 2006, che vide Pirlo tra i protagonisti, compreso l’assist per il gol di Grosso: “Più o meno è la stessa situazione, anche se allora giocavano in casa. Ma arrivano da 4-5 anni ad altissimo livello, sono sempre sul pezzo, hanno la mentalità giusta. Ma la Germania ha paura di noi, anche guardando alle sconfitte del passato. Io sono quasi a fine carriera, le emozioni di sfide così potrebbero non capitarmi più, me le voglio godere”.
Poi ecco come Pirlo giudica questo Europeo: “Le quattro squadre arrivate in semifinale lo meritano perché hanno proposto un gioco d’attacco. Ma non abbiamo ancora fatto niente. Siamo venuti qua per vincere l’Europeo. La sconfitta con la Russia ci ha fatto bene, ci ha fatto tornare con i piedi per terra”. La sua prestazione contro l’Inghilterra ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, per il cucchiaio (“non mi alleno a calciare i rigori così. Mi è venuto al momento. Se può aver tolto loro sicurezze? Può darsi. Hart era molto fiducioso, bisognava far passare le arie”) ma non solo. Ha suscitato i complimenti di tanti colleghi e una nuova candidatura per il Pallone d’Oro: “I complimenti dei colleghi sono i più belli, perché riceverne da grandissimi giocatori è importante. Li ringrazio tutti. Finché ci saranno Messi e Cristiano Ronaldo sarà quasi impossibile arrivare loro davanti nel Pallone d’Oro. Fanno 70-80 gol a stagione”. Ma vincere l’Europeo darebbe una bella spinta…