ITALIA-GERMANIA – Piccolo giallo al termine dei Germania-Italia, gara giocatasi ieri sera e terminata con il risultato di 2 a 1 in favore degli azzurri. Il portiere della nostra nazionale, Gigi Buffon, è infatti corso negli spogliatoi, lasciando il campo velocemente, visibilmente scuro in volto e infuriato. Li per lì è apparsa una reazione alquanto strana visto che il numero uno e capitano della Nazionale, sempre gioioso e sorridente, è sempre pronto a festeggiare con i compagni, ma ha voluto abbandonare la scena evitando di abbracciarsi in mezzo al campo con gli altri azzurri. E nelle interviste post-partita lo juventino è uscito allo scoperto, ruggendo: «Alla fine ero arrabbiato, perché qua si sta giocando per qualcosa di unico e di troppo prestigioso. Per la partita che abbiamo fatto non è giusto soffrire negli ultimi 5 minuti e scherzare col fuoco. Se avessimo preso il 2-2, sarebbe finita 10-2 per loro». Ecco quindi spiegato il perché della sfuriata dell’estremo difensore di Massa Carrara, che ha temuto il peggio, come del resto gran parte degli italiani, nei minuti finali del match. Un pareggio sarebbe stata una vera e propria beffa alla luce di quanto vistosi in campo e soprattutto delle occasioni sciupate in serie da di Di Natale e Marchisio e dai vari fuorigioco sprecati. «L’Europeo – ha proseguito Buffon nella sua ramanzina ai compagni – è una cosa non seria, di più. Le partite vanno vinte quando si deve, in maniera agevole e facile. Non faccio valutazioni in base a vittorie o sconfitte, ma certi atteggiamenti vanno migliorati. Com’è giusto che sia, i vecchietti devono rompere le scatole in certe situazioni». Un vero e proprio guerriero Gigi Buffon che ora, con la fascia da capitano sul braccio, sente maggiormente la responsabilità nei confronti dei suoi compagni. Lui era in campo sei anni fa quando l’Italia surclassava la Germania e andava a vincere poi in finale contro la Francia, e sarà in campo anche domenica sera, a Kiev, per sfidare le Furie Rosse. Una finale avulsa da qualsiasi risultato. Andando ad analizzare le ultime prestazioni verrebbe da dire Italia ma la Spagna è nazionale tutt’altro che da sottovalutare, certamente non brillantissima in questo Europeo ma qualcosa di simile era già stato fatto due anni fa in Sudafrica.
Una selezione, quella iberica, che nasconde il pallone e che quando meno te l’aspetti te la ritrovi davanti alla porta, come del resto accaduto anche nel match finito 1 a 1 proprio fra la Spagna e l’Italia di poche settimane fa.