Il Barcellona fa il suo esordio nella Champions League 2012/2013 al Camp Nou, dove sfiderà lo Spartak Mosca (nell’altra partita del girone, Celtic-Benfica). I catalani hanno vinto la coppa per tre volte nelle ultime sette edizioni ma sono al primo anno dopo il quadriennio trionfale di Pep Guardiola, che ha trasformato la squadra in una corazzata invincibile e dal gioco più bello ed efficace al mondo. Sotto Pep, Messi è diventato il calciatore più forte di tutti, vincendo tre Palloni d’Oro consecutivi e segnando caterve di gol (72 solo nella scorsa stagione, di cui 50 nella Liga). Ora in panchina c’è Tito Vilanova, fidato secondo di Guardiola fin dai tempi del Barcellona B. L’inizio è stato incoraggiante: il tecnico ha perso la Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid, ma in campionato ha messo subito la sesta e vinto le prime quattro partite. Ora però c’è l’esame Champions League; l’avversario è lo Spartak Mosca, da quest’anno un po’ più spagnolo grazie alla presenza in panchina di Unai Emery, che ha fatto benissimo in patria con il Valencia (tre terzi posti consecutivi) ed ha accettato la sfida della Russian Premier League, dove al momento sta stentando. La campagna acquisti è stata importante: l’ex Boca Juniors Insaurralde, il playmaker brasiliano Romulo molto richiesto sul mercato e due giocatori abituati alle atmosfere europee come Kallstrom e Jurado. Basterà per portare lo Spartak Mosca oltre i gironi eliminatori? L’esordio non è dei migliori, ma è anche un buon banco di prova per testare le ambizioni della squadra.
Con la rosa a disposizione, la formazione del Barcellona è sempre un terno al lotto, almeno sulla carta. Vilanova infatti ha un solo dubbio: se schierare Thiago Alcantara o Fabregas come interno a sinistra. Favorito il primo, perchè nelle idee tattiche dell’allenatore l’ex Arsenal è più un sostituto di Messi. Dnuque, Victor Valdes tra i pali e linea difensiva con Dani Alves a destra e Adriano a sinistra (l’esterno mancino ha segnato due gol nelle ultime due partite di Liga). Centrali Piqué e Mascherano, come accaduto molto spesso la scorsa stagione. A centrocampo, Sergio Busquets vince ancora il ballottaggio con Song, perchè conosce gli schemi a memoria, sa quello che deve fare ed offre ampie garanzie. Xavi sulla destra, Thiago Alcantara come mezzala sinistra. Davanti, torna titolare Messi: contro il Getafe è partito dalla panchina ma ha comunque messo a segno una doppietta. I suoi partner in attacco saranno David Villa, ormai pienamente recuperato e anche lui in gol sabato, e Tello.
Con il portiere Pinto si vanno a sedere Montoya (promosso stabilmente in prima squadra), Alex Song, Fabregas, Pedro, Deulofeu (gioiellino della cantera, l’ennesimo) e Sanchez, che ha recuperato e torna quindi a disposizione.
Puyol si è infortunato contro il Getafe e raggiunge in infermeria Iniesta e Jordi Alba, che ha provato fino all’ultimo a recuperare ma non ce l’ha fatta. Pesa l’assenza di Don Andrès, anche se il Barcellona ha tanta qualità anche nelle riserve e in ogni caso questa non sembra una partita in cui Iniesta sarebbe risultato fondamentale.
Unai Emery non ha troppi grattacapi di formazione: nel suo 4-1-4-1 tutti gli elementi sono definiti. In porta Dikan, la difesa con i terzini che sono i gemelli Kombarov: Dmitri e Kirill ricordano i Filippini che ben conosciamo, anche per il trasferimento in coppia con cui due anni fa sono passati allo Spartak dalla Dinamo Mosca. Centrali, Suchy e il nuovo arrivato Insaurralde. Romulo sarà il perno davanti alla difesa e sarà fondamentale per permettere ai cinque attaccanti di poter fare male lì davanti: a destra Aiden McGeady, ex del Celtic, a sinistra Jurado con al centro Bilyaletdinov (arrivato dall’Everton) e Kallstrom. La punta centrale sarà il nigeriano Emenike.
Insieme al secondo portiere Pesjakov si vanno a sedere Makeev, Ananidze, Rafael, Ari, Dzyuba e Yakovlev.
Sono tre anche per i russi: Pareja, Parshivlyuk e il bomber Welliton: una tegola quest’ultima, anche se Emenike sta facendo bene.
Victor Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Adriano; Xavi, Sergio Busquets, Thiago Alcantara; David Villa, Messi, Tello. All. Vilanova
A disp: Pinto, Montoya, Song, Fabregas, Pedro, Deulofeu, Sanchez
Squalificati: –
Indisponibili: Puyol, Jordi Alba, Iniesta
Dikan; K. Kombarov, Suchy, Insaurralde, D. Kombarov; Romulo; McGeady, Bilyaletdinov, Kallstrom, Jurado; Emenike. All. Emery
A disp: Pesjakov, Makeev, Ananidze, Rafael, Ari, Dzyuba, Yakovlev
Squalificati: –
Indisponibili: Pareja, Parshivlyuk, Weillton
Arbitro: Mazic (Serbia)