L’Udinese riparte dall’Europa League la sua stagione europea. Allo stadio Friuli la squadra allenata da Guidolin ospita l’Anzhi Makhachkala, formazione russa della regione del Daghestan che era considerata lo spauracchio di quarta fascia per tutte le italiane. A pescarla sono stati i bianconeri, che nel gruppo A se la dovranno vedere anche con Liverpool e Young Boys. Un girone di ferro, ma al di là delle forze in campo la parola d’ordine dell’Udinese, a cominciare da domani sera, dovrà essere quella di dimenticarsi della grande delusione di agosto, con l’eliminazione (la seconda in due anni) subita ai preliminari di Champions League contro lo Sporting Braga. Dall’altra parte una squadra ambiziosa, con ingenti capacità economiche e la voglia di emergere dall’anonimato per essere protagonisti in Europa. Per adesso gli sforzi della proprietà non si sono granchè concretizzati: certo è arrivato Samuel Eto’o, ma la squadra rimane mediocre. Certo, va tenuta in grande considerazione per la presenza del camerunense e di un altro paio di elementi importanti.
La formazione allenata da Francesco Guidolin non è riuscita a centrare la prima vittoria in campionato nel weekend: avanti 2-0 contro il Siena, i friulani si sono fatti riprendere sul 2-2 anche a causa dell’espulsione di Lazzari. Così, l’Udinese resta sul fondo della classifica con appena un punto in tre partite, una partenza però che non fa troppo impensierire i tifosi, che due anni fa conobbero tre sconfitte consecutive in avvio e a maggio salutarono il quarto posto che significava Champions League. Oggi l’Udinese deve soprattutto recuperare convinzione nei propri mezzi e un po’ di morale, ripartendo dai volti nuovi e dai senatori dei gruppo. Finora la filosofia dei Pozzo ha sempre pagato, al Friuli si augurano di avere per le mani altri ottimi elementi che possano ripercorrere le gesta di Isla, Asamoah, Sanchez, Inler e tutti gli altri che hanno abbandonato il Friuli in questi anni.
Guidolin non ha problemi di formazione: il solo Muriel è attualmente indisponibile. Ci saranno cambi rispetto alla squadra che ha pareggiato in Toscana, ad esempio si rivedrà Willans al centro della manovra. Non Brkic, perchè il portiere di coppa dovrebbe comunque essere Padelli, almeno per quanto riguarda il primo turno. In difesa spazio a Coda in luogo di Benatia, i due esterni a centrocampo dovrebbero essere Faraoni e Armero, gli interni Pereyra (partito dalla panchina domenica) e Lazzari. Solito ballottaggio davanti: Di Natale dovrebbe giocare, per fargli da spalla si contendono una maglia Fabbrini e Barreto, visto che Maicosuel non è stato inserito nella lista di Europa League.
L’Anzhi Makhachkala è una formazione semi-esordiente in Europa, ma intanto nei precedenti continentali ha fatto benissimo. Per esempio, non ha ancora perso in trasferta, non subisce gol da sei gare e ha segnato 15 gol nelle qualificazioni per la fase finale di Europa League. Certo le avversarie erano modeste, ma i numeri sono dalla parte della formazione del Daghestan, che giocherà le gare casalinghe, per ragioni di sicurezza, allo stadio Lokomotiv di Mosca. Squadra da non sottovalutare: è vero che come società non ha troppa esperienza internazionale, ma nei suoi uomini chiave e nell’allenatore sì. Il tecnico è infatti Guus Hiddink, capace di guidare l’Olanda al quarto posto mondiale nel 1998 e di vincere la Coppa dei Campioni con il PSV Eindhoven, poi guidato a una semifinale 17 anni più tardi; oltre che a condurre la Corea del Sud fino alla semifinale nel Mondiale del 2002.
I russi dovrebbero scendere in campo con il 4-4-2, che esalta le capacità offensive di Samuel Eto’o, mai troppo rimpianto dai tifosi dell’Inter. A fare coppia con lui c’è Lacina Traoré, altro elemento da tenere d’occhio: in Russia fa la differenza, sarà così anche in Europa? Poi c’è Lassana Diarra, arrivato dal Real Madrid: giocherà ovviamente in mezzo al campo, insieme ad Agalarov. In porta va Pomazan, difesa composta da Joao Carlos, Tagirbekov, Samba e Shatov, esterni a centrocampo Boussafa e Jucilei, altro elemento da tenere d’occhio.
Padelli; Coda, Danilo, Domizzi; Faraoni, Pereyra, Willians, Lazzari, Armero; Fabbrini; Di Natale. All. Guidolin
Pomazan; Joao Carlos, Tagirbekov, Samba, Shatov; Boussafa, L. Diarra, Agalarov, Jucilei; L. Traoré, Eto’o. All. Hiddink
Arbitro: Gocek (Turchia)