Inizierà questa sera l’Europa League, una coppa che vedrà impegnate ben quattro italiane: Lazio, Napoli, Inter e Udinese. Non mancano però anche le “grandi decadute” del calcio europeo, una di esse è il Liverpool che da qualche anno ha imboccato una parabola discendente che ha portato i Reds a rimanere costantemente fuori dalle prime quattro squadre di Premier League, dovendo quindi accontentarsi di giocare l’Europa League. Dopo l’addio di Benitez, il Liverpool ha perso smalto, visiibilità e di conseguenza anche tanti campioni; resta una grande società, con tanta storia e tanto fascino, ma la nuova realtà è questa: una trasferta a Berna sul campo dello Young Boys, per il girone eliminatorio della coppa meno “nobile” d’Europa. Partita da tenere d’occhio al di là degli aspetti tecnici interessanti: le due squadre sono infatti inserite nel gruppo A, lo stesso dell’Udinese. Gli svizzeri, in passato allenati da Vladimir Petkovic, sono una formazione insidiosa soprattutto tra le mura amiche: qualche stagione fa avevano battuto 3-2 il Tottenham nei preliminari di Europa League. Il Liverpool resta favorito: ha una rosa superiore, ha uomini che da soli possono risolvere la partita e un blasone internazionale che anche dal punto di vista psicologico fa la differenza. Lo Young Boys comunque proverà a giocarsi tutte le sue carte, consapevole che in novanta minuti può succedere di tutto; soprattutto considerata la condizione dei Reds, che sono nei bassifondi della classifica di Premier League e hanno iniziato ancora una volta tra mille difficoltà. Per ora, la cura Brendan Rodgers, autore di un calcio bellissimo con lo Swansea, non ha funzionato: ad Anfleid sperano che i risultati arrivino in fretta.
I gialloneri di Martin Rueda, al primo anno sulla panchina dello Young Boys dopo il biennio di Losanna, affronteranno la partita badando soprattutto a non prnderle. Si capisce dallo schieramento, che sarà un 4-5-1 molto coperto, con un centrocampo denso di uomini e con il quale il tecnico spera di imbrigliare il Liverpool. Formazione svizzero che dovrebbe essere il seguente: Wolfli a curare la porta, difesa a quattro composta da Gonzalez sulla corsia di destra, Nef e Ojala nel cuore della retroguardia, e Spycher sulla fascia mancina. Centrocampo a cinque, composto da Farnerud, Costanzo, Schneuwly, Nuzzolo e Michael Frey, la vera stella del club. Attenzione alla velocità degli esterni e ai possibili inserimenti degli interi, che tenteranno di sfruttare il lavoro di Raul BobadillaUn reparto di mezzo “intasato” quindi, chiaro indizio che mister Rueda punterà a coprirsi e magari ripartire, colpendo l’avversario in contropiede. Completerà gli 11 iniziali, Bobadilla, come dicevamo prima, uno dei giocatori più in palla in questo inizio stagione.
Rodgers ha in mente la Premier League: il brutto inizio in campionato ha mischiato le carte, e quindi per il momento l’Europa League è un obiettivo passato in secondo piano rispetto alla rincorsa in patria. Di conseguenza, l’ex allenatore dello Swansea ha lasciato a casa le due stelle della squadra, Gerrard e Suarez; e un elemento di sicuro affidamento ed esperienza come Glen Johnson potrebbe dare forfait non essendo al 100%. Si tratterà probabilmente di un 4-3-3 con tanti giovani che finora in Premier League hanno avuto poche occasioni di mettersi in mostra. In porta vedremo sempre Pepe Reina (vicino all’addio?), Kelly e Robinson saranno i terzini con Carragher e Agger a fare i centrali. Torna dunque titolare Jamie Carragher, negli ultimi anni relegato al ruolo di panchinaro dopo essere stato capitano del club: gli anni passano per tutti. Interessante comunque il trio di centrocampo: Jordan Henderson è arrivato la scorsa stagione dal Sunderland e si è ben inserito, Joe Allen è un gallese che ha fatto benissimo con Rodgers allo Swansea e si è guadagnato la chiamata del manager, mentre Shelvey è uno dei nomi nuovi del club (20 anni). Nuovissimo il tridente d’attacco: abbiamo visto solo Raheem Sterling, che ha 17 anni, è già stato lanciato da Rodgers ed è sulla strada buona per diventare un grande giocatore. I suoi compagni di reparto sono sostanzialmente dei punti di domanda: Adam Morgan ha 18 anni ed è cresciuto nell’Academy dei Reds, mentre Samed Yesil è un tedesco che arriva dal Bayer Leverkusen, dopo aver stregato Rodgers e il suo staff ai Mondiali Under-17. In patria lo hanno già paragonato a una leggenda come Gerd Muller. Non è più il Liverpool dei campioni; se però Rdogers ripeterà le imprese fatte vedere in Galles, qualcuno di questi ragazzi potrebbe ripercorrere le orme dei suoi predecessori.
Wolfli; Gonzalez, Nef, Ojala, Spycher; Farnerud, Costanzo, Schneuwly, Nuzzolo, M. Frey; Bobadilla.
Reina; Kelly, Carragher, Agger, Robinson; Henderson, Shelvey, Allen; Sterling, Yesil, Morgan. All. Rodgers