La settima giornata del campionato di volley era iniziata sabato con l’importante successo per 3-1 di Cuneo sul campo di Verona. Ieri ci sono state le altre cinque sfide, e l’attesa era tutta per Trento-Macerata.
Trento-Macerata 3-2 (25-23, 25-21, 20-25, 23-25, 15-12) Il big-match di giornata non poteva che finire al tie-break, come tutti i più importanti precedenti recenti. Dopo due successi marchigiani è arrivata la rivincita trentina, che impedisce alla Lube di andare in fuga in classifica. La squadra di Stoytchev vola nei primi due set grazie ad un ottimo Osmany Juantorena, che chiude il primo parziale dopo un fondamentale ace di Kaziyski. Il secondo set in pratica finisce subito: il turno al servizio di Juantorena lancia Trento sull’8-1. La Lube prova a reagire e arriva sino al 24-21, ma ancora l’italo-cubano chiude i giochi. Il terzo set è combattuto (16-16), ma qui Macerata ritrova muro e battuta, allungando l’incontro. Stesso discorso nella quarta frazione: 20-20, ma sul finale l’Itas paga l’uscita di Juantorena e la Lube impatta i conti. Però Stokr e proprio Lanza – il sostituto di Juantorena – regalano a Trento la vittoria, piccola vendetta dopo la finale scudetto e la Supercoppa. Comunque, Trento-Macerata resta il meglio della pallavolo italiana.
Piacenza-Castellana Grotte 3-0 (25-21, 25-22, 25-20) Piacenza vince e regala spettacolo (a sprazzi) grazie alla coppia De Cecco-Simon. Il cubano chiama a gran voce ogni pallone e mette a terra 13 palloni, come Zlatanov e Fei. A dire il vero, Castellana lotta in ogni set, grazie soprattutto alle battute spesso incisive e a un ottimo Ferreira (anche per lui 13 punti), ma quando si arriva ai momenti decisivi è sempre Piacenza ad avere la meglio.
Perugia-Modena 3-1 (25-21, 13-25, 25-21, 25-17) Quattro set mai veramente combattuti, con Perugia che ne ha dominati tre e Modena padrona assoluta della seconda frazione, ma incapace di contrastare gli umbri negli altri set. Semenzato migliore in campo, in attacco (13 punti totali con il 75%) e al muro (5). L’unico a tenere a galla gli ospiti è stato Piscopo, con le sue battute, ma Lorenzetti non ha trovato il bandolo della matassa e Petric ha con pieno merito chiuso la partita.
Ravenna-Latina 1-3 (22-25, 25-21, 20-25, 17-25) Latina passa a Forlì (dove Ravenna è stata costretta a giocare questa partita) con una prestazione che cresce con il passare dei set. Jakub Jarosz fa la differenza in questo crescendo dei laziali. I primi due set sono stati combattuti, con alterni esiti: agli ospiti il primo, ai romagnoli il secondo. Ma nel terzo Latina comincia a fare la differenza, e nel quarto e decisivo parziale non c’è più storia.
Vibo Valentia-San Giustino 3-1 (25-19, 25-18, 23-25, 25-17) La Tonno Callipo riparte battendo San Giustino in 100 minuti esatti di gioco. Un monologo nei primi due set, nei quali agli ospiti non basta il debutto di Goran Maric. Gli ace di Urnaut e Buti sono dolorosi per san Giustino, così come i 24 punti complessivi di Klapwijk, e non sembra esserci partita. A riaprirla ci pensa proprio Vibo, che nel terzo spreca un vantaggio di 23-21 quando in battuta va Paolo Torre. Nel quarto parziale però la Callipo torna a dominare, con Kaliberda sugli scudi.
Verona-Cuneo 1-3 (sabato)
Perugia-Modena 3-1
Piacenza-Castellana Grotte 3-0
Ravenna-Latina 1-3
Trento-Macerata 3-2
Vibo Valentia-San Giustino 3-1
Macerata 19
Cuneo 15
Trento*, Vibo Valentia 14
Latina, Piacenza 13
Perugia 10
Verona 7
Modena* 6
San Giustino 5
Castellana Grotte 4
Ravenna 3
* Una partita in meno