Conosciamo il nome del primo semifinalista del Masters ATP di Londra: Roger Federer conquista la seconda fase del torneo battendo David Ferrer in due set. Finisce 6-4, 7-6 in 1 ora e 48 minuti: di fatto il Re ha dovuto sudare poco per vincere la sua seconda partita nel torneo e assicurarsi il pass. Federer è il campione in carica di questo torneo, che ha vinto sei volte (la prima nel 2003). Se c’era un pronostico scontato era questo, anche perchè lo svizzero è stato inserito in un girone non propriamente ostile: d’accordo, Ferrer è il vincitore dell’ultimo torneo giocato prima delle ATP World Tour Finals (Parigi-Bercy) e Del Potro è un grande talento che già nel 2009 gli aveva tolto uno Slam (gli US Open) e lo scorso giugno l’ha trascinato in un terzo set da maratona, e sull’erba di Wimbledon, nella semifinale olimpica. Tutti questi dati però impallidiscono se pensiamo alla carriera di Federer e a come ancora oggi che ha superato i 31 anni di età lo svizzero sta giocando. In più, aggiungiamo che ha saltato Parigi per dedicarsi completamente al Masters (aveva scelto di giocare a Basilea, casa sua) e il quadro è completo: non dovendo incrociare nè Djokovic nè Murray, che Federer arrivasse facile fino in semifinale era più che altro un fatto da punto interrogativo solo per quanto riguarda i set che avrebbe lasciato per strada (in questo senso: a livello fisico giocare battaglie epiche di oltre tre ore si fa sentire). Per adesso sono due vittorie nette: Tipsarevic con tutto il rispetto dovuto a un giocatore da top ten del ranking ATP non ha la caratura degli altri, mentre Ferrer è un ottimo tennista che però ha già ampiamente dimostrato di non tenere il passo dei primi quattro (includiamo anche Rafa Nadal che non è a Londra per infortunio). La semifinale è già raggiunta: dovesse anche perdere in due set contro Del Potro, passerebbe il turno proprio per il conteggio dei set nella classifica avulsa, visto che Ferrer di parziali ne ha già persi tre. Adesso siamo già pronti a lustrarci gli occhi per quella che sarà la semifinale: Federer incrocerà molto probabilmente uno tra Djokovic e Murray, ed è probabile che sarà lo scozzese ad avere il compito di battere lo svizzero per centrare una finale. Si va verso il terzo atto nel giro di sei mesi di una sfida che nel 2012 ha assegnato due titoli, e sempre a Londra: a Wimbledon vinse Federer in quattro set, alle Olimpiadi (stesso campo) Murray ha dominato in tre parziali. Nell’altra semifinale, possibile sfida Djokovic-Ferrer:
Al serbo basta battere Berdych per essere primo nel suo gruppo, Murray se la gioca ancora (ma deve battere piuttosto nettamente Tsonga e sperare che Djokovic perda contro Berdych (a quel punto entrerebbe in gioco la classifica avulsa), ma il serbo può anche clamorosamente uscire, ma dovrebbe perdere i due set contro Berdych e al contempo assistere alla vittoria, con identico punteggio, di Murray (a passare sarebbero ceco e scozzese, con il campione olimpico in carica al primo posto per la vittoria nello scontro diretto). Calcoli che nel tennis non sono abituali: di solito, se vinci passi il turno e se perdi sei eliminato. Non qui, ma da domenica torneremo alla formula degli elimination games: qui, l’adrenalina sale, e lo spettacolo incrementa.