Pierre Rolland (Europcar) ha vinto la Albertville-La Toussuire, 11a tappa del Tour de France 2012, il tappone alpino di questa edizione della Grande Boucle. La tappa non ha tradito le attese, con gli attacchi prima di Cadel Evans – già sulla Croix de Fer – e poi di Vincenzo Nibali alla coppia del Team Sky Wiggins-Froome. Alla fine la vittima è stata proprio Evans, che non ha retto agli attacchi di Nibali sull’ascesa finale, mentre Wiggins è riuscito a rientrare sul siciliano grazie a uno straordinario Froome, che ad un certo punto ha dato addirittura la sensazione di poter staccare la maglia gialla, prima di essere bloccato dagli ordini delle ammiraglie.
Come sempre, la prima parte della tappa è animata dalla fuga da lontano, con uomini quali Michele Scarponi – che però pagherà il secondo attacco consecutivo –, Ivan Basso in appoggio ad un eventuale attacco di Nibali e lo stesso Pierre Rolland, l’unico che resisterà fino alla fine regalando alla sua Europcar la seconda vittoria consecutiva nelle tappe alpine dopo quella di Voeckler ieri e si candida ad essere il miglior francese in classifica. Sulla Croix de Fer arriva il primo momento davvero importante: Cadel Evans lancia il compagno di squadra Van Garderen e poi attacca in prima persona. Il gruppo si sfalda e saltano anche alcuni degli uomini di classifica (Menchov in primis). La Sky però replica abbastanza facilmente, per cui i migliori arrivano insieme all’ultima salita. Intanto davanti cedono uno a uno, tranne appunto Rolland, e anche Pinot, Sorensen e Kiriyenka, che chiuderanno la tappa nei primi dieci. Però è Nibali ad accendere l’ascesa verso La Toussuire: il primo attacco fa male a tanti, il secondo mette definitivamente in crisi proprio Evans, che stasera scende dal podio. Wiggins e Froome però rientrano, per merito quasi soltanto del secondo, che sta talmente bene da tentare uno scatto che mette in crisi la maglia gialla e viene bloccato dal direttore sportivo: episodio che farà discutere. Froome dunque si accontenta di fare la volata finale rifilando 2 simbolici secondi al compagno di squadra, che sul traguardo stringe la mano a Nibali: polemica chiusa tra i due. Sul traguardo Nibali ha detto: “In salita ho cercato di attaccare più volte, ma è veramente difficile mettere in difficoltà Wiggins. Lui ha un grande Froome, io comunque ho provato: la gente vuole questo da me ed io sono felice quando riesco a regalare qualche emozione”. Magari qualche tensione in casa Sky potrebbe aiutarlo…
Domani ci sarà la dodicesima tappa, la Saint Jean de Maurienne-Annonay Davezieux (226 km), tappa lunghissima e con diverse insidie, anche se le due salite più impegnative sono poste nella prima parte del percorso: frazione che pare ideale per le fughe da lontano, ma non dovrebbe incidere sulla classifica.
1. Pierre ROLLAND (Fra) in 4h43’54”
2. Thibaut PINOT (Fra) a 55”
3. Christopher FROOME (Gbr) s.t.
4. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel) a 57”
5. Vincenzo NIBALI (Ita) s.t.
6. Bradley WIGGINS (Gbr) s.t.
7. Chris Anker SORENSEN (Dan) a 1’08”
8. Janez BRAJKOVIC (Slo) a 1’58”
9. Vasili KIRIYENKA (Bie) a 2’13”
10. Frank SCHLECK (Lus) a 2’23”
1. Bradley WIGGINS (Gbr, Sky) in 48h43’53”
2. Christopher FROOME (Gbr, Sky) a 2’05”
3. Vincenzo NIBALI (Ita, Liquigas-Cannondale) a 2’23”
4. Cadel EVANS (Aus) a 3’19”
5. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel) a 4’48”
6. Haimar ZUBELDIA (Spa) a 6’15”
7. Tejay VAN GARDEREN (Usa) a 6’57”
8. Janez BRAJKOVIC (Slo) a 7’30”
9. Pierre ROLLAND (Fra) a 8’31”
10. Thibaut PINOT (Fra) a 8’51”
(Mauro Mantegazza)