La tappa del Tourmalet, la più terribile del Tour de France 2012, va al francese Thomas Voeckler, autore di un’impresa: va in fuga prestissimo, si stacca insieme al connazionale Feillu, se ne va da solo e trionfa con 1’40” di vantaggio sul danese Sorensen. Non solo: Voeckler si impone in tutti i quattro GPM di giornata, sfilando quindi la maglia a pois (riservata al miglior scalatore della corsa) dalle spalle dello svedese Kefiasson. Un’azione fantastica quella di Voeckler, che sostanzialmente è sempre stato in testa. Ma quello che tutti aspettavano era il testa a testa tra Bradley Wiggins, maglia gialla, e gli inseguitori, ovvero Vincenzo Nibali e Cadel Evans (Froome, secondo, resta il gregario di Wiggins, e anche oggi lo si è visto). I risultati sono stati opposti: il siciliano è stato eroico, ha attaccato due volte, ma il binomio Sky si è dimostrato d’acciaio: ha resistito, ricucito gli strappi e non ha concesso un solo secondo a Nibali, che però con questa azione ha di fatto blindato il podio finale. Anche perchè Evans è crollato: in difficoltà al primo attacco, l’australiano campione nel 2011 è evaporato sul secondo strappo di Nibali, giungendo al traguardo con 4’40” di ritardo dai primi tre della classifica, scivolando al settimo posto in classifica generale. Il suo Tour finisce qui. Abbiamo visto una bellissima tappa: la giornata è stata segnata dall’azione di Voeckler, che inizialmente si è portato dietro un gruppetto che poi è lentamente evaporato. Nella scia del francese della Europcar è rimasto solo il connazionale Brice Feillu, che è transitato con lui sulla cima del Tourmalet e ha retto ancora lungo la discesa e poi sull’ultima salita di giornata, il Col de Peyresourde; poi anche lui ha dovuto abdicare, entrando in crisi e venendo superato pure da Sorensen, Izaguirre e Vinokourov. Intanto dietro, registrata una caduta di Hincapie che poi è stato medicato ed è riuscito a risalire in sella e proseguire, il gruppo della maglia gialla ha assunto un ritmo blando, passando sulla cima del Tourmalet con oltre 10 minuti di ritardo dai battistrada. Poi, sull’Aspin, a provarci è stato Ivan Basso, la cui azione ha avuto il potere di far staccare Evans, che ha dovuto sfruttare il tratto in pianura per rientrare (il suo ritardo era salito a quasi un minuto). Sul Peyresourde la resa del campione in carica: Nibali è partito a 3 km dalla vetta, scatto secco che ha concesso qualche metro di vantaggio su Wiggins e Froome, ma lo scudiero è stato lesto a far rientrare il suo capitano, mentre l’australiano perdeva inesorabilmente terreno. Ancora, in prossimità della vetta, l’allungo del siciliano, e questa volta Wiggins stesso lo è andato a riprendere, portandosi dietro il solo Froome, mentre il resto del gruppo era saltato sotto i colpi di Nibali. La discesa verso il traguardo non era sufficientemente tecnica perchè il nostro corridore potesse fare la differenza: alla fine nessun guadagno per lui, ma la soddisfazione del podio e la consapevolezza di aver dato tutto quello che poteva. Questo duo della Sky, però, sembra davvero imbattibile.
1. Thomas VOECKLER (Fra) in 5h35’01”
2. Chris Anker SORENSEN (Den) a 1’40”
3. Gorka IZAGUIRRE (Spa) a 3’22”
4. Alexandre VINOKOUROV (Kaz) s.t.
5. Brice FEILLU (Fra) a 4’06”
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11. Vincenzo NIBALI (Ita) a 7’08”
12. Bradley WIGGINS (Gbr) s.t.
13. Christopher FROOME (Gbr) s.t.
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21. Cadel EVANS (Aus) a 11’56”
1. Bradley WIGGINS (Gbr) in 74h15’33”
2. Christopher FROOME (Gbr) a 2’05”
3. Vincenzo NIBALI (Ita) a 2’23”
4. Jurgen VAN DEN BROECK (Bel) a 5’46”
5. Haimar ZUBELDIA (Spa) a 7’13”
6. Tejay VANGARDEREN (Usa) a 7’55”
7. Cadel EVANS (Aus) a 8’06”
8. Janez BRAJKOVIC (Slo) a 9’09”
9. Pierre ROLLAND (Fra) a 10’10”
10. Thibaut PINOT (Fra) a 11’43”