Mark Cavendish concede il poker sugli Champs Elysees e sigilla definitivamente il dominio totale della Sky sul Tour de France 2012. Il campione del Mondo in carica vince in volata la ventesima e ultima tappa della Grande Boucle numero 99, la Rambouillet-Parigi di 120 chilometri, con la tradizionale passerella finale, ed aggiorna numeri incredibili: per lui è la terza vittoria di tappa in questa edizione – eguaglia Peter Sagan ed Andrè Greipel come plurivincitori di tappa 2012 – e soprattutto la quarta vittoria consecutiva a Parigi. Dal 2009 ad oggi l’ultimo atto del Tour finisce sempre allo stesso modo. Ma quest’anno per la Gran Bretagna e la Sky il trionfo è stato totale: questo infatti è stato l’ultimo giorno della corsa dominata da Bradley Wiggins, che ha vinto davanti al compagno di squadra Christopher Froome e al nostro Vincenzo Nibali, unico non britannico sul podio e anche unico corridore che ha concretamente cercato di insidiare il dominio della Sky lungo tutte le tre settimane della corsa. Il predominio di Wiggins però è stato totale, e così questo Tour verrà ricordato per il primo successo di un britannico e anche perché per la prima volta il Giro di Francia viene vinto da un corridore che è nato come pistard, e su pista ha ottenuto risultati straordinari, compresi ori olimpici e mondiali. Le sue caratteristiche sono rimaste, ed infatti la chiave del suo successo sono state le due cronometro dominate, nonostante in salita sia apparso più forte il compagno di squadra Froome, che da outsider sale comunque sul podio del Tour dopo esserci riuscito anche alla Vuelta. In questo il migliore resta però Nibali, che è salito sul podio sia al Giro, sia al Tour sia alla Vuelta e senza dubbio è oggi il miglior ciclista italiano.
L’ultima tappa è vissuta come sempre nell’attesa della volata finale, prima lenta, con foto e brindisi di rito nei primi chilometri, e poi sempre più veloci una volta entrati nel tradizionale e spettacolare circuito di Parigi. Negli ultimi chilometri abbiamo assistito prima a una brutta caduta di Hondo e poi alla volata preparata alla perfezione dalla Sky, con persino la maglia gialla Wiggins a lavorare per Cavendish – rispolverando ancora una volta le doti da pistard – che poi ha dominato da par suo nel rettilineo finale. Ottimo secondo posto per Peter Sagan, che ormai è protagonista assoluto anche nelle volate di gruppo (e tra sei giorni ci sarà la prova in linea delle Olimpiadi), terzo Matthew Goss.
Dopo l’arrivo le tradizionali cerimonie con lo sfondo dell’Arco di Trionfo, per celebrare il vincitore di tappa, la maglia gialla, i tre uomini sul podio e poi i vincitori delle altre maglie: Peter Sagan (verde), Thomas Voeckler (a pois) e Tejay Van Garderen (bianca).
1. Mark CAVENDISH (Gbr) in 3h08’07”
2. Peter SAGAN (Svk) s.t.
3. Matthew GOSS (Aus) s.t.
4. Juan Josè Haedo (Arg) s.t.
5. Kris Boeckmans (Bel) s.t.
6. Gregory Henderson (Nzl) s.t.
7. Borut Bozic (Slo) s.t.
8. Andrè Greipel (Ger) s.t.
9. Edvald Boasson Hagen (Nor) s.t.
10. Jimmy Engoulvent (Fra) s.t.
1. Bradley WIGGINS (Gbr, Sky) in 87h34’47”
2. Christopher FROOME (Gbr, Sky) a 3’21”
3. Vincenzo NIBALI (Ita, Liquigas-Cannondale) a 6’19”
4. Jurgen Van Den Broeck (Bel) a 10’15”
5. Tejay Van Garderen (Usa) a 11’04”
6. Haimar Zubeldia (Spa) a 15’41”
7. Cadel Evans (Aus) a 15’49”
8. Pierre Rolland (Fra) a 16’26”
9. Janez Brajkovic (Slo) a 16’33”
10. Thibaut Pinot (Fra) a 17’17”
Peter SAGAN (Svk, Liquigas-Cannondale)
Thomas VOECKLER (Fra, Europcar)
Tejay VAN GARDEREN (Usa, Bmc)
(Mauro Mantegazza)