Clamoroso: un atleta italiano è stato fermato per doping. E’ quanto si legge in un comunicato apparso sul sito del CONI: “Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l’esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra”. Sembrerebbe infatti che l’atleta, il cui nome è stato tenuto nell’ombra, sia risultato positivo a un controllo effettuato dalla (World Anti-Doping Agency) in data 31 luglio; l’organo adibito ai controlli ha avvisato il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che a quel punto ha dovuto di conseguenza rendere nota la cosa a Raffaele Pagnozzi, capo delegazione, che ha agito di conseguenza, fermando l’atleta. Sono passate due ore tra un’operazione e l’altra, pochissimo. La sostanza illegale riscontrata nei controlli sarebbe l’EPO, un farmaco che aumenta il numero di eritrociti al fine di aumentare il trasporto di ossigeno ai tessuti, migliorando quindi le prestazioni sportive. Il non ha voluto ufficializzare il nome, ma le prime indiscrezioni parlano con insistenza di Alex Schwazer, e se davvero fosse così sarebbe scioccante: il fidanzato di Carolina Kostner sarebbe stato l’unico in grado di darci una medaglia nell’atletica. Cosa che del resto aveva già fatto: a Pechino, nel 2008. fu olimpionico nella 50 Km di marcia, e quindi quest’anno era chiamato a difendere il titolo. Pare, ora, che non potrà farlo. In realtà la non ha confermato nè smentito le voci relative al marciatore altoatesino: “Sono solo illazioni”, aggiungendo poi, per bocca del presidente Arese, “non ne so nulla, non sono stato informato della cosa ed è anche meglio così”. Ma le voci aumentano. Schwazer, che non era ancora a Londra (il particolare collima con la notizia), aveva rinunciato alla 20 Km di Londra, ufficialmente per un raffreddore. La cosa, peraltro, aveva scatenato l’ira del compagno Giorgio Rubino, che la gara l’ha corsa (facendo male, ma non era certo favorito). Reazione tardiva, a dire il vero, perchè Rubino aveva fatto passare la bellezza di cinque giorni prima di affermare che “a me Alex non ha detto niente, sono sei mesi che sta nel suo mondo e dice che vuole pensare a se stesso; capisco che io non sono nessuno rispetto a lui, ma almeno due parole me le poteva dire”. Che l’atleta in questione sia Schwazer, inoltre, diventa praticamente certo andando a leggere quanto riporta La Repubblica, ovvero una dichiarazione di Michele Didoni, tecnico del marciatore altoatesino. “Meno di un’ora fa Alex mi ha telefonato, dicendomi che aveva una notizia brutta. E’ lui l’atleta fermato per doping”. In più, a confermare pare in maniera definitiva (in attesa della conferma del CONI, senza la quale non possiamo dire che alcunchè sia certo), arriva una nota dell’ANSA, che avrebbe raggiunto lo stesso Alex Schwazer: “Ho sbagliato, la mia carriera è finita”, avrebbe detto a caldo l’altoatesino. Già:
Un errore che probabilmente ci costerà una medaglia olimpica, pur se questo rimane l’ultimo dei problemi. Non è la prima volta che un italiano viene fermato ai Giochi: l’episodio recente riguarda Davide Rebellin, costretto a restituire l’argento vinto nella prova di ciclismo su strada. A queste Olimpiadi, invece, abbiamo il caso di Nicholas Delpopolo, judoka squalificato per doping dopo la gara del 30 luglio scorso (era giunto settimo). Intanto sul web si è già scatenata l’ironia di migliaia di utenti che, appresa la notizia, hanno diffuso in rete foto ritoccate o messaggi che sottolineano il grave errore del marciatore cercando di riderci su. Forse, in questo momento, la soluzione migliore.