Una Roma poco zemaniana porta a casa una netta vittoria contro l’Atalanta, battuta all’Olimpico per due a zero. Il calcio spettacolo visto a Pescara ancora latita, e l’unica cosa che si vede caratteristica del boemo è la leggerezza difensiva. E così, la Roma deve arrangiarsi, e con cinismo vince una partita che avrebbe meritato quantomeno pareggiare. Infatti, già dal possesso palla si nota un sostanziale equilibrio, con il 51% del possesso a favore dei bergamaschi, a fronte del 49% romanista. Solo un punto in più invece a favore dei giallorossi si registra nel computo degli angoli, 6 a 5 per i padroni di casa, di poco superiori anche nel numero di palle giocate (570 a 567). Passaggi speculari anche nella percentuale di realizzazione, 64% per entrambe le formazioni. Ma, come detto, è il cinismo e la concretezza di far bene le cose importanti, che ha permesso alla Roma di conquistare tre punti: e infatti, i ragazzi di Zeman battono quelli di Colantuono sia nella protezione della propria area (48% a 44%), sia nella pericolosità (55% a 51%), che soprattutto nell’attacco alla porta avversaria (61% a 37%). E alla fine questo ha fatto la differenza. A livello di singoli invece si distinguono Cigarini per l’Atalanta, che recupera 24 palloni, ne gioca 62 e tira ben 4 volte; per la Roma invece Totti, autore di ben 56 passaggi, gran parte dei quali degni dei tratti del miglior Caravaggio (come in occasione dell’assist a Lamela), e di 8 tiri, segno di un gran desiderio di far esplodere i suoi tifosi. Per ora, invece, si deve accontentare di vederli gioire ai gol degli altri: vista l’aria che tira, va benissimo così.
Parte subito forte la squadra di Colantuono che al decimo minuto di gioco ha l’occasione per passare in vantaggio: la difesa giallorossa sbaglia il fuorigioco favorendo il contropiede di German Denis; l’ex attaccante del Napoli, lanciato in rete a tu per tu con Stekelenburg, tentenna troppo e il portiere olandese è bravo a chiudergli lo specchio della porta salvando i suoi. Nell’occasione il nazionale orange si riscatta dopo le sciagurate uscite degli scorsi incontri. Passano tre minuti e i bergamaschi si ripetono: cross dalla destra che trova la testa di Maxi Moralez; l’esterno sudamericano fa la sponda in mezzo per Denis che stoppa di palla, tira (una sorta di rigore in movimento), e la palla lambisce il palo alla destra di Stekelenburg. Nuova occasione ghiotta per gli ospiti per passare in vantaggio. Al sedicesimo terzo squillo dei nerazzurri: splendida azione sulla corsia destra di De Luca che mette in mezzo una splendida palla per Moralez; il calciatore colpisce a botta sicura ma la palla si stampa sulla traversa; la palla torna in campo ma nessun nerazzurro è lesto nel ribattere a rete. Il primo squillo capitolino arriva al trentesimo e alla prima occasione la Roma trova subito il gol: splendido assist “a cucchiaio” di capitan Francesco Totti che in area pesca Erik Lamela; l’esterno argentino con un dribbling fortunoso supera Consigli e trova la rete del vantaggio, 1 a 0 per i giallorossi. Capitolini letteralmente rinati dopo il gol e al 42esimo colpiscono la traversa: azione splendida sulla destra di Balzaretti che sventaglia in area per Lamela, l’argentino serve di prima Mattia Destro che a botta sicura colpisce il legno orizzontale. Il secondo tempo si apre all’insegna dei giallorossi: gran tiro da fuori di Florenzi che tocca la rete esterna e regala ai tifosi l’illusione del gol. Al 49esimo tocca a Totti, che fa partire un tiro da fuori area, dai 30 metri, sventato ottimamente da Consigli. Al 62esimo arriva il raddoppio capitolino: tiro di Destro in area respinto da Consigli, che questa volta sbaglia; la palla carambola sui piedi dell’americano Michael Bradley che è lesto a ribattere a rete, portando i suoi sul due a zero. Al 73esimo gol annullato agli ospiti: Denis batte Stekelenburg dentro l’area ma il guardalinee annulla per fuorigioco inesistente, visibile però solo al replay.
Queste le parole di Zeman ai microfoni di SkySport, commentando la partita vinta 2-0: “Non mi piace il concetto del risultato più importante del gioco, ma è giusto imparare a soffrire prima di imparare a giocare. La vittoria è servita a noi e all’ambiente. All’inizio eravamo spaventati, c’erano sicuramente delle preoccupazioni dopo la gara a Torino, eravamo lunghi e abbiamo lasciato tanto spazio agli attaccanti e i centrocampisti dell’Atalanta.” Inevitabile una domanda sulle scelte di formazione: “Le esclusioni eccellenti? Io ho sempre detto che per me tutti quelli che sono nella rosa possono giocare, poi ho scelto questi 11 e li ho scelti in base a quello che hanno fatto in settimana, ho scelto i giocatori che vedevo meglio. Burdisso? In questo momento soffre e non riesce a rendere al meglio, ma io ne vorrei altri 20 di giocatori come lui. Osvaldo? Per me è l’attaccante con più talento in questa rosa dopo Totti, ma ancora non l’ha tirata fuori del tutto”. Questa invece, sempre a SkySport, la disamina dell’allenatore dell’Atalanta, Colantuono: “Se vieni a giocare qui e meriti di stare 2-0 dopo 20 minuti, se poi non sfrutti le occasioni può succedere di tutto. La Roma sembrava lasciarsi attaccare con facilità, ma se non fai gol non puoi sperare di fare punti. Abbiamo fatto la partita, loro agivano solo di rimessa. Ma una gara del genere non si può chiudere senza essere in vantaggio dopo quattro nette palle gol. E’ successa la stessa cosa a Torino e non va bene. Il gol annullato? Magari perdevamo lo stesso, ma non si può sbagliare un fuorigioco del genere. Era in gioco di 2-3 metri, magari non avremmo pareggiato ma sicuramente avevamo più possibilità di riuscirci. Secondo me siamo stati sempre in partita, ma se non si segna queste gare si perdono. Il calcio è così”. (Giovanni Gazzoli – @giogazzoli)