Roma batte Pescara 1-0. Zeman tornava all’Adriatico qualche mese dopo la grande promozione centrata con i biancazzurri, e festeggiava le 100 panchine con i giallorossi (ci sono i due anni tra il 1997 e il 1999). Alla fine torna nella capitale con i tre punti in tasca, la seconda vittoria consecutiva e una rincorsa alle posizioni di vertice che riparte; ma la soddisfazione non può essere totale per come la Roma ha interpretato la partita. Tante imprecisioni nella metacampo offensiva, ultimi passaggi sempre sbagliati, occasioni sottoporta sciupate. Come al solito i giallorossi hanno tenuto il possesso palla, con il 54%; e hanno avuto tante opportunità, come testimoniato dai 18 tiri verso la porta di Perin, di cui sei hanno centrato i pali. Alla lunga però la sensazione è che il Pescara, pur non avendo mai trovato la porta di Goicoechea (su quattro conclusioni), avrebbe meritato il pareggio. Tanti palloni giocati anche dagli abruzzesi, 592 contro 696; ma ci sono stati molti errori di disimpegno che hanno reso impossibile costruire occasioni importanti (67,5% di precisione, i giallorossi hanno toccato il 72,6). La Roma però ha sempre avuto il pallino: lo dice chiaramente anche la supremazia territoriale (quasi 13 minuti contro poco più di 8). I giallorossi hanno anche ben protetto l’area, dato questo che con le squadre di Zeman nonè mai scontato; e hanno avuto il 66,5% di pericolosità. Qui si è decisa la gara: il 26,6% del Pescara ha notevolmente abbassato le opportunità della squadra di Bergodi di trovare la via della rete. Tra i singoli benissimo Marquinhos che ha recuperato 25 palloni, anche se il primato spetta a Bocchetti con 25; Castan si dimostra ottimo con 21 recuperi, mentre il fatto che il vero regista della Roma fosse Pjanic è dimostrato dai 65 palloni giocati positivamente dal bosniaco, uno in più di Piris (per gli abruzzesi il leader è Togni con 56). Totti il giocatore ad averci provato di più: sei conclusioni, seguito da soli giocatori giallorossi, ovvero Destro (5), Bradley e Marquinho (due a testa).
La sfida dell’Adriatico di Pescara fra i padroni di casa abruzzesi e la Roma si è conclusa con il risultato di 1 a 0 in favore dei giallorossi. Andiamo a ripercorrere insieme il match, andando ad analizzare il gol e le migliori occasioni da rete. Si mette subito in discesa la gara dei capitolini visto che al quinto minuto di gioco trovano la rete del vantaggio: gran tiro di Francesco Totti su punizione, respinto dal giovane Perin, ma Destro è più lesto di tutti ad anticipare ed è bravo a ribattere in gol la palla. Al 18esimo è ancora Totti a farsi vedere dalle parti del giovane portiere del Pescara: punizione micidiale dai 40 metri con destro respinto dall’estremo difensore ma non bloccato; questa volta è però brava la difesa biancoceleste a spazzare via anticipando l’arrivo degli attaccanti della Roma. Al 22esimo Totti prova ad innescare Osvaldo servendo una gran palla in area ma l’argentino non riesce ad agganciare. Passano due minuti e ci prova per la prima volta il Pescara, con un’azione confusionaria in area avversaria, ma alla fine i difensori giallorossi sono bravi a spazzare via. Al 31esimo altra grande azione del capitano: cross di Totti per Destro che colpisce di testa, schiacciando, ma Perin fa il miracolo e sventa il tentativo capitolino. Al 42esimo Castan cerca glorie personali: il difensore si spinge in avanti e tenta una bell’azione personale che semina il panico fra la retroguardia dei Delfini, ma alla fine è bravo Bocchetti a chiudere gli spazi. Al 45esimo, senza alcun recupero, si conclude il primo tempo con una Roma meritatamente in vantaggio, in pieno possesso del gioco, e con un Pescara inerme che non ha praticamente mai costruito azioni pericolose. Riparte il secondo tempo ed il primo squillo è ancora giallorosso: al 47esimo gran tiro di Florenzi che finisce di poco sul fondo. Al 49esimo clamoroso errore di Destro che brucia la doppietta personale: ennesimo assist al bacio di Totti ma il bomber dell’Under 21, colpendo a botta sicura, trova il piede del sempre ottimo Perin. Al 55esimo e al 56esimo doppio intervento del Pescara prima con Modesto e poi con Bocchetti, bravi entrambi a respingere il pallone, sventando una doppia occasione da gol. Al 59esimo grande palla di Balzaretti per Mattia Destro che colpisce di testa ma la palla esce di poco a lato. Al 77esimo si rinnova il duello Totti-Perin: nuovo tiro da fuori area del capitano giallorosso ma il giovane portiere è bravo a controllare. All’80esimo si sveglia il Pescara che si mostra più aggressivo in area avversaria. Il più convinto è Weiss che prima prova un gran tiro da fuori area e poi, all’87esimo, dopo azione in contropiede, libera Abbruscato, ma Castan è bravissimo a chiudere in angolo. Non succede più nulla e dopo quattro minuti di recupero, al 94esimo, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Zdenek Zeman non vuol sentire parlare di rischi corsi dai suoi: “Il Pescara non ha mai tirato in porta ed è un nostro merito, noi abbiamo creato qualche occasione, penso però che non abbiamo fatto una buona partita complessivamente”. Così a Sky Sport. Sui singoli: “Osvaldo ha la giocata ma oggi non l’ha fatta vedere, Destro è più abituato a giocare solo contro tutti, tiene troppo la palla e non vede i compagni ma imparerà, ha solo 21 anni”. Poi parla degli obiettivi: “Dobbiamo ancora giocare con tutti, possiamo disturbare tante squadre. Nostalgia di Pescara? Sì, qui stavo benissimo e la squadra ha fatto un grande campionato. Sono contento che abbiamo vinto solo 1-0, i ragazzi non meritavano un passivo peggiore”. Cristiano Bergodi, all’esordio sulla panchina del Pescara, non è del tutto deluso: “Abbiamo giocato la nostra partita: è normale che prendere un gol dopo cinque minuti non permette di gestire la squadra come l’avevi preparata. Ad ogni modo siamo rimasti in partita e limitare i danni; abbiamo fatto qualcosa in più nel secondo tempo, i ragazzi sono convinti delle loro possibilità e sanno di potersi salvare. Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto questa settimana: abbiamo tanto da fare, lavoriamo insieme da poco”.