Chi l’avrebbe mai detto. Dopo quattordici giornate di Serie A, alle porte di un nuovo weekend calcistico, il calciatore più impiegato dalla Roma è Francesco Totti, il capitano 36enne. Il giallorosso è sceso in campo per ben 1.068 minuti, giocando sempre dal primo minuto e venendo sostituito – quando è accaduto – negli ultimi minuti di gara (forse l’unica eccezione è quella dello 0-4 subito dalla Juventus, quando Zeman disse che la partita era persa e gli risparmiò buona parte del secondo tempo). Un impiego costante frutto anche di un’alimentazione sana e di una dedizione impeccabile che gli hanno permesso, dall’esordio del 28 marzo 1993 ad oggi, di mantenere praticamente il peso e la forma di quando era ragazzino. Totti continua a macinare record su record e il prossimo traguardo è l’aggancio al grande Gunnar Nordahl che ha siglato 225 reti in Serie A: il Pupone è a quota 219 e c’è da scommettere che già in questa stagione supererà lo svedese. L’obiettivo più grande, però, sembrerebbe essere il rinnovo dell’attuale contratto che scadrà il 30 giugno del 2016, quando lo stesso Totti avrà 40 anni. L’attaccante capitolino si sente in grande forma e la speranza è che al termine della stagione in corso, o magari già prima, possa sedersi ad un tavolo con i manager statunitensi e lo staff tecnico giallorosso per ridiscutere i termini del rapporto che lo lega alla Roma. Il capitano giallorosso vorrebbe un biennale, ma si accontenterebbe anche di un rinnovo annuale magari con opzione per il secondo anno. Del resto anche la Roma, conti e numeri alla mano, sa che Totti non è un giocatore al quale si possa rinunciare troppo a cuor leggero, anche considerando la carta di identità: soprattutto a livello psicologico e di spogliatoio il capitano svolge ancora un ruolo fondamentale nella squadra. Dunque Totti con ogni probabilità continuerà fino ai quarant’anni: nelle prossime stagioni con tutta probabilità non sarà più un titolare inamovibile, ma la sua presenza in squadra sarà importante, anche con spezzoni dalla panchina per dare la giusta carica ai compagni. Con la dirigenza dei Sensi il capitano aveva già raggiunto un accordo circa un ruolo dirigenziale nella Roma; resta da capire se la proprietà americana manterrà fede alla promessa dei predecessori, e soprattutto quando Totti si sentirà pronto per sedersi dietro una scrivania, visto che a vederlo correre ora per il campo quel giorno appare ancora molto lontano.



Per ora il Pupone si godrà gli altri due anni e mezzo restanti di contratto poi si vedrà: gli uffici della società per il momento possono ancora aspettare.

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