Il Chievo vince uno a zero la sfida contro la Roma, grazie al gol di Sergio Pellissier, che all’88’ segna una rete pesantissima in leggero fuorigioco. In realtà il risultato più corretto sarebbe stato un pareggio, e a dire il vero ai punti avrebbe vinto la Roma, padrona del gioco per tutta la gara anche se incapace di tradurre tutta la mole del possesso in occasioni o in gol. I dati, del resto, sembrano confermare questa affermazione, visto che già dal possesso si intravede una sostanziale ma non clamorosa superiorità giallorossa, davanti per 57% a 43%. Stesso discorso per quanto riguarda il numero degli angoli, 8 per la squadra di Zeman, 5 per quella di Corini. 3 tiri nello specchio per entrambe le formazioni, anche se in totale la Roma ha tirato più del doppio (13 a 6). Di gran lunga maggiori invece i palloni giocati dai capitolini, ben 617, mentre i clivensi hanno gestito 459 palle, portate a termine solo nel 56,5% dei casi, a fronte del 67,1% giallorosso. Schiacciante, anche se sterile, la supremazia territoriale della Roma, che ha occupato il campo nemico per 11′:43″ effettivi, mentre il Chievo è stato capace di generare solo 5′:52″ di supremazia. Sembrano speculari, infine, i dati di protezione dell’area (54,3% a 55%), attacco alla porta (45% a 45,7%) e pericolosità (33,4% a 37%). Se parliamo di singoli, tra le fila gialloblu indubbiamente positiva la prestazione di Andreolli, capace di recuperare ben 24 palloni, e di Hetemaj, autore di due tiri e tanti chilometri corsi. Tra le fila della Roma invedce si distinguono Tachtsidis, con 62 passaggi riusciti, seguito da Balzaretti con 58, e Florenzi, autore di tre tiri verso la porta avversaria, uno dei quali in spettacolare sforbiciata. C’era una volta, potremmo dire, il Chievo dei miracoli, quello con Del Neri in panchina che stupì tutta l’Italia pallonara conquistando zone altissime della classifica: quel Chievo, in mezzo, era sostenuto da un pelatone, tutto quantità e qualità, dal nome Eugenio. Eugenio, che di cognome fa Corini, ora siede sulla panchina del suo Chievo, e se non si può parlare di zone alte, certo il ruolino dei suoi ragazzi da quando ha preso in mano la squadra non è niente male. E dopo due pesanti vittorie in trasferta, riesce a prendersi anche lo scalpo di Zeman, in una partita tutta tattica vinta dall’imberbe novellino contro il maestro del calcio. Roma che arrivava da ben cinque vittorie consecutive, e che con una vittoria sarebbe tornata davvero sotto il treno che conta, mentre ora deve guardarsi le spalle dal ritorno del Milan. C’è da dire, però, che la partita è stata quantomeno falsata, oltre che dall’irregolarità del gol, da una fittissima nebbia, che ha colto all’improvviso le due squadre impedendo di fatto di giocare con ordine gli ultimi 20 minuti, che si sono trasformati più che altro in un attacco alla rinfusa da una parte e dall’altra. Gli ospiti, fino ad allora, avevano fatto la partita, come peraltro ci si poteva attendere, gestendo palla fino alla trequarti con passaggi precisi e rapidi. La difesa del Chievo, però, è brava nel chiudersi centralmente, non permettendo ai tecnici giallorossi di infilarli nello stretto, ma costringendoli ad allargarsi per aggirare il muro. Muro che però, costantemente, regge, avvilendo col tempo gli uomini di Zeman, che per sperare di segnare devono affidarsi ai tiri da fuori.
Il decisivo gol del Chievo è siglato da Pellissier all’88’. L’attaccante gialloblu scatta in leggera posizione irregolare su un lancio dalle retrovie, e sorprendendo tutti salta secco Goicoechea in uscita, per depositare nella porta sguarnita il gol vittoria. Pellissier era peraltro entrato da poco al posto di Paloschi. La prima occasione si ha invece al 35′, quando Totti riceve e, da 25 metri, spara un siluro di destro che sibila alto sulla traversa. Piglio diverso nella ripresa. Probabilmente le squadre sanno di dover osare di più, e di conseguenza si fanno vedere con più convinzione sottoporta. Infatti, già al 49′, il Chievo rischia di passare in vantaggio, ma il colpo di testa di L. Rigoni, a botta sicura, è parato con un miracolo vero da Goicoechea. La risposta della Roma non si fa attendere, e poco dopo Pjanic pennella un cross da destra che Osvaldo gira benissimo di testa, mandandolo di pochi centimetri a lato del palo opposto. Passano pochi minuti e un lancio lungo sorprende la retroguardia giallorossa, che si fa scappare Pellissier (in fuorigioco, anche se di pochi centimetri). Lui, appena entrato al posto di Paloschi, sa come comportarsi in queste situazioni, e saltato Goicoechea in un sol boccone deposita in rete il matchball, facendo saltare di gioia quell’Eugenio che, dalla panchina, deve essere ritornato indietro nel tempo, quando imprese così erano all’ordine della settimana, e spegnendo le velleità della Roma, che per l’ennesima volta manca l’appuntamento decisivo per tornare nei posti che contano, restando incompiuta. In attesa della prossima settimana, quando se la vedrà con il Milan, in una sfida da dentro o fuori.
Così un raggiante Eugenio Corini, tecnico del Chievo Verona, ai microfoni di SkySport: “Una giornata importante, abbiamo incontrato una grande squadra. Tanta qualità e ardore agonistico abbiamo messo, siamo soddisfatti. I ragazzi sono stati straordinari. E’ un campionato molto equilibrato, le ultime tre vittorie ci hanno messo su una striscia positiva, è lunga per arrivare a quota quaranta punti”. Il DS della Roma, Franco Baldini, decide di non alzare i toni ai microfoni della Rai: “Il gol di Pellissier? Se non l’avete visto voi, figuratevi io con la nebbia che c’era. Meglio soffermarsi sulla partita, che è stata discreta. Un po’ più stanca nella ripresa, le squadre si sono allungate e non abbiamo creato tanto come siamo soliti. Il pareggio sarebbe stato congruo alla partita. Zeman pensa di aver avuto un’idea più chiara su quello che è successo e non vuole far polemica, ecco perché non parla quest’oggi. Milan? Abbiamo una squadra forte, una rosa coperta in tutti i ruoli. Li affronteremo con molta serenità. L’obiettivo rimane lo stesso, la squadra può competere per la Champions. Oggi le altre hanno fatto punti, me l’aspettavo che avremmo avuto delle battute d’arresto, ma non questa. Siamo una squadra giovane, era fisiologico. Siamo competitivi con tutti. De Rossi in panchina? Scelta tattica, compete al Mister. Proteste? Sono qui, mi sembra di non aver inoltrato nessuna protesta”. Molto polemico invece il terzino giallorosso Federico Balzaretti: “Fuorigioco? Pensavamo fosse fuorigioco ma c’è una società e spero che intervenga perché oggi è stato un arbitraggio a senso unico. Siamo venuti qui per vincere e volevamo farlo per rimanere agganciati. Queste era una gara da vincere. Oggi non siamo stati brillanti come al solito, è vero, ma abbiamo fatto noi la partita e non era facile perch ogni volta che vieni a giocare qui o c’è il ghiaccio, il pantano, la nebbia, non è facile. L’intervento di Guana? È un rigore che puoi dare o non dare, eravamo anche in dieci per il problema di Marcos. Anche in dieci però non avevamo la sensazione che potessero segnare”. (Giovanni Gazzoli @giogazzoli)
Leggi anche
- Video/ Padova Ascoli (1-2): highlights. Rosseti affossa i patavini (Serie B)
- Serie A/ Video Inter-Roma (0-3): gol e highlights della partita. Totti e Florenzi in gol! Gervinho show (settima giornata)
- Video Croazia-Italia (risultato finale 1-1): gol, highlights e statistiche (qualificazioni Euro 2016, venerdì 12 giugno 2015)