La Roma vince e convince; quella di oggi pomeriggio non è una partita stratosferica come contro l’Inter, è il classico match dove si concedono pochissime occasioni da gol agli avversari e tieni sempre tu in mano il pallino del gioco senza strafare. Tralasciamo il possesso palla, statistica ormai diventata superflua quando si commenta la Roma, ma ad esempio il dato sui passaggi riusciti non contempla nessun giocatore parmense, i top 5 sono Gago, De Rossi, Rosi e Juan. L’azione del gol (descritta più sotto) è emblematica: come ci dimostrano le statistiche i giallorossi giocano prevalentemente sul centro-destra dove la tripletta Rosi-Pjanic-Borini è in formissima. Sulla sinistra invece si fatica maggiormente,vuoi anche per la non smagliante condizione di Osvaldo, oggi poco attivo e poco servito. Il Parma meritatamente torna a casa sconfitto, Donadoni perde l’imbattibilità sulla panchina gialloblu e capisce che fuori casa, dove il pubblico amico scarseggia, bisogna tirare fuori gli attributi se si desidera fare risultato. Interessante sono i minuti di supremazia territoriale degli ospiti: 5′ e 56” su ben 90′ giocati.
Il gol del vantaggio è l’emblema di come oggi ha giocato la “maggica” : Pjanic prende palla a centrocampo e coraggiosamente parte palla al piede, scarica poi su Borini che dalla destra punta l’area mettendo la palla in buca d’angolo.
Intervistato da Sky, Luis Enrique si mostra soddisfatto della prestazione dei suoi uomini dichiarando alquanto pragmaticamente “che avremmo preso gli stessi punti se avessimo vinto 5-0”. Inoltre esalta la fase difensiva e non fa come suo solito polemiche inutili: “oggi siamo stati bravissimi sotto l’aspetto difensivo, contro una squadra imbattuta nelle ultime cinque partite. Il mancato rigore? Non ho visto niente, così come l’arbitro. Il lavoro dell’arbitro è sempre difficile, credo che ognuno di loro lo faccia al meglio”. Donadoni, sempre ai microfoni di Sky, invece cerca di trovare del positivo nella prestazione opaca dei oggi: “Venire a Roma a giocare non è facile, specialmente dopo aver giocato a distanza di quattro giorni. Ho cambiato diversi giocatori. Abbiamo concesso loro una mezz’ora, e questo è un grosso errore. Nella ripresa abbiamo reagito bene, ma questa gara ci servirà per crescere. Ho dovuto cambiare 3-4 giocatori, poi si è infortunato anche Palladino quindi ho dovuto ricorrere a cambi forzati. Bisognava rischiare qualcosa, abbiamo avuto la chance di pareggiare con Okaka, poi siamo stati bravi con Mirante. Eravamo un pò stanchi, ma dobbiamo crescere nella convinzione e nella determinazione, perchè anche noi possiamo fare male in trasferta come in casa. Giovinco? Può giocare da punta e da trequartista, poi lui deve essere convinti dei propri mezzi, anche giocando in una posizione che lo faccia esprimere al meglio. In chiusura riportiamo le dichiarazioni del “man of the match” di oggi pomerrigio che permette alla Roma un aggiornamento della sua la classifica: “è veramente importante riuscire ad essere continuo, sia dal punto di vista personale, che la squadra nei risultati. Scavalchiamo Napoli ed Inter? Serviva questo per puntare al terzo posto, volontà e cattiveria. Mi sacrifico molto? Il mister non direi che mi ha preferito, è una parola grossa. Io faccio il lavoro che chiede il mister e lo applico in campo”.