Roma-Fiorentina si chiude con il risultato di 1-2; vittoria preziosissima in chiave salvezza per i viola, mentre per la Roma si complica il cammino verso l’Europa. Partita dai due volti. Ottimo il primo tempo degli ospiti, nella ripresa imperioso il ritorno della Roma che si deve però arrendere alla rete di Lazzari nel finale. Risultato che premia la volontà della Fiorentina, sciupona nella prima frazione di gioco, affannata nella ripresa. Inutile il lungo possesso palla dei giallorossi (61%). Ed è così anche per il maggior numero di conclusioni, ben sedici di cui quattro verso lo specchio di Boruc. La manovra dei giallorossi continua infatti a latitare, le trame sono troppo orizzontali e la verticalizzazione appare come un concetto ancora non assimilato. In casa viola, invece, si agguanta il secondo colpo esterno di livello. Merito di una buona prestazione, ma anche di un pizzico di fortuna che nel calcio, si sa, non guasta mai.
Bastano pochissimi minuti alla Fiorentina per sbloccare l’incontro ed ammutolire l’Olimpico giallorosso. Azione che si sviluppa sulla fascia sinistra, dove Cassani sfugge alle marcature giallorosse e pennella verso il centro, lì dove Jovetic gira in torsione di testa, Curci si allunga ma la palla sfila e va a finire sul fondo della rete (0-1 Fiorentina). Nella ripresa però la Roma cambia completamente passo. La pressione dei giallorossi trova il giusto premio al ventiseiesimo minuto di gioco di questa ripresa. La conclusione di Gago dalla distanza sembra apparentemente innocua ma trova complicità nel piede di Totti. La deviazione del capitano giallorosso spiazza così Boruc e ristabilisce l’equilibrio nel risultato (1-1). I giallorossi provano in tutti i modi a completare la rimonta e si sbilanciano rischiando tantissimo. Al novantaduesimo così Ljalic entra in area e scarica la conclusione, Curci si oppone come può. La respinta arriva però sui piedi di Lazzari che con un destro piazzato firma il definitivo 1-2 per la squadra viola.
Dopo la prima contestazione stagionale dei tifosi quello che si presenta ai microfoni di Sky è un Luis Enrique deluso. “Se si è rotto qualcosa con l’ambiente? E’ stato difficile per i tifosi capire questa situazione finale, posso parlare benissimo dei tifosi e di come hanno sostenuto squadra e allenatore. E’ normale che mostrino la loro tristezza. Se può cambiare qualcosa? Per come vedo il calcio, il giorno in cui l’allenatore diventa un problema è un giorno difficile. Posso capire la tristezza perché abbiamo fatto partite di livello più basso di quello che potevamo esprimere. I contropiede subiti? E’ difficile giocare quando la squadra ha una situazione per la quale può perdere fiducia. Al riposo abbiamo fatto qualche piccolo cambio, nel secondo tempo la squadra è stata al livello in cui deve stare e ha concesso qualche ripartenza in più per la voglia di vincere. Il pubblico è stato immenso, sarebbe stato bellissimo vincere ma non abbiamo mai avuto fortuna. Non ho niente da dire, il calcio è questo. Qual è il mio obiettivo ora? Una cosa che si è vista e che quando la situazione era difficile, la squadra ha fatto bene, al contrario quando potevamo entrare realmente nella lotta non siamo stati all’altezza, è un peccato perché questa è una situazione difficile per i tifosi”. Ben più soddisfatto è invece Delio Rossi che comunque non grida ancora alla salvezza: “Meritavamo di vincere la partita con l’Inter, in altre volte ci eravamo andati vicini; sono contento per alcuni ragazzi che oggi hanno dato tanto. La Roma ha fatto una partita tosta e di orgoglio. Il bello del calcio è che però si gioca in due. Oggi però i giallorossi hanno trovato una Fiorentina vogliosa. Abbiamo messo un buon mattone per la salvezza ma non siamo salvi”.