La Roma ha bloccato Vincenzo Montella. Per quindici giorni. L’avevamo già detto ieri, lo ripetiamo oggi: è l’Aeroplanino l’uomo scelto da giallorossi… o forse no. Spieghiamo. Nella giornata di ieri sono successe due cose all’interno della società: oltre al preaccordo trovato con l’attuale allenatore del Catania, si è anche salutato Luis Enrique. D’accordo, il brindisi, ufficialmente, ha avuto luogo per festeggiare il compleanno dell’asturiano (42 anni, compiuti martedi), ma è difficile non vedere nei calici levati e nello spumante un “Arrivederci e in bocca al lupo” perchè l’avventura è terminata. A dire il vero, ieri Baldini ha tentato un’ultima volta di far cambiare idea all’allenatore spagnolo – è chiaro che la dirigenza lo confermerebbe al volo e che la decisione di lasciare è sua, per essersi reso conto dell’incompatibilità dei suoi metodi con il nostro calcio, come espressoci anche da Paolo Assogna nell’intervista esclusiva. Anche ieri, fumata grigia: Luis Enrique se ne andrà da Trigoria, e così la Roma si è ritrovata senza la propria guida tecnica. A questo punto, saltato il progetto di emulare il progetto del Barcellona con un uomo proveniente dal Camp Nou, Baldini e Sabatini sono dovuti passare al piano B: i nomi che si sono sempre fatti come alternativa all’asturiano sono due, ovvero Montella e Villas-Boas. Il portoghese, però, non arriverà, salvo colpi dell’ultimo secondo: non convince troppo il suo fallimento al Chelsea, inoltre costa tanto e ha evidenziato un modo di disporre la difesa che preoccupa non poco se relazionato alla nostra serie A (basti pensare a tutti i problemi che ha avuto lo stesso Luis Enrique, pur se a sua attenuante va detto che per mesi ha dovuto giocare senza Juan e Burdisso). Resta Montella: parte della società spingeva per lui fin da subito, così è sembrato quasi un obbligo rivolgersi a lui, che ha anche un passato importante con la maglia della Roma. Da qui il preaccordo di 15 giorni, che serve alla società giallorossa per cautelarsi in caso salti il reale obiettivo. Chi è? Marcelo Bielsa, che giusto ieri sera ha perso – e nettamente – la finale di Europa League (“E’ tutta colpa mia”, ha detto alla fine della gara). El Loco a maggio si giocava due trofei:
Oltre alla finale di Bucarest, ha anche l’ultimo atto di Copa del Rey, contro il Barcellona, guardacaso tra due settimane, quando scade il preaccordo con Montella. E’ naturale che, prima di queste due partite, l’allenatore argentino non avrebbe rivolto la propria attenzione al mercato, onde evitare di perdere concentrazione o far filtrare qualcosa all’interno dello spogliatoio. Ora però ha perso un trofeo, l’altro resta complicatissimo da vincere: siccome l’Athletic Bilbao non è un club che arriva in finale europea tutti gli anni (l’ultima risaliva al 1977), è possibile che Bielsa, alla fine, decida di cercare nuove avventure. La Roma attende alla finestra: il vero obiettivo dei giallorossi è lui, El Loco, che ha un progetto di gioco molto simile a quello di Luis Enrique (4-3-3, possesso palla, verticalizzazioni) e quindi non rappresenterebbe un taglio netto rispetto alla stagione che si sta per concludere. Intanto, per 15 giorni, la Roma ha in mano Montella, in attesa di fargli firmare il contratto o lasciarlo libero di decidere il proprio destino.