La Formula 1 si appresta a vivere gli ultimi due mesi della stagione, con sette Gran Premi decisivi per l’assegnazione del titolo Mondiale 2012. Con 175 punti ancora in palio, i giochi sono ancora apertissimi, anche se Fernando Alonso è il logico favorito e Lewis Hamilton appare come il suo rivale più credibile, visto lo stato di forma della McLaren negli ultimi tempi, con tre vittorie consecutive, delle quali due di Hamilton – Budapest e Monza – oltre al successo di Button a Spa. Eppure Lewis Hamilton fa più notizia fuori dal campo, per le voci sul suo futuro e un possibile clamoroso addio alla scuderia con la quale ha corso per tutta la carriera. Di certo, Hamilton non ha alcuna fretta di rinnovare il suo contratto con la McLaren, nonostante le recenti voci circa un suo passaggio in Mercedes nel 2013. Ecco cosa ha dichiarato il pilota britannico al quotidiano indiano ‘Times of India’: “Non ho fissato una linea temporale. Ci sono tante speculazioni di stampa in merito al mio futuro e al passaggio alla Mercedes, e ho letto un sacco di storie non vere. Ho vinto il Mondiale nel 2008 con la McLaren e sono felice con queste persone e in questo ambiente. Abbiamo un’ottima monoposto, siamo in grado di competere con gli altri top team e c’è senz’altro la possibilità di vincere il Mondiale. Penso che siamo tutti abbastanza saggi da capire che non necessariamente quello che si scrive è vero. Sono qui da quando avevo 13 anni e abbiamo lavorato duramente per cercare di tornare a vincere il campionato, ora speriamo di poterlo fare e non devo farmi distrarre”.
Insomma, per Lewis Hamilton la priorità è quella di continuare a vincere: cosa che in McLaren potrebbe certamente fare, mentre sulla Mercedes non ci sarebbero certezze, visto il rendimento non esaltante della monoposto tedesca nelle ultime stagioni. A proposito della classifica mondiale, invece, Hamilton non si abbatte nonostante i 37 punti di distacco di Fernando Alonso e dalla sua Ferrari: “Abbiamo perso un sacco di punti all’inizio, ma ora la macchina è veloce. Siamo stati in prima fila nelle prime sette-otto gare in cui avremmo dovuto vincere”. In effetti, la prima vittoria di Hamilton è arrivata solo alla settima gara, e questo potrebbe pesare sulla rincorsa al titolo, così come i due sfortunati ritiri in Germania (foratura) e in Belgio (incidente causato da Grosjean al via).
La Formula 1 vuole sfondare anche in India – nazione che è entrata nel calendario iridato solo nella passata stagione – e per fare questo i grandi campioni del Circus devono diventare dei personaggi. Ecco dunque che in chiusura dell’intervista Hamilton parla delle sue passioni sportive: “I miei idoli? Ho incontrato recentemente Muhammad Ali ed è stata la realizzazione di un sogno. Non era in buone condizioni, a causa del morbo di Parkinson, e non ho potuto parlargli, era una cosa che ho sempre sognato di poter fare. Poi, un paio di anni fa ho incontrato Usain Bolt in un locale a Londra e gli ho detto ‘sei incredibilmente veloce’; e lui mi ha risposto: ‘No, sei tu quello veloce’. Il calcio? Cristiano Ronaldo ama stare sotto la luce dei riflettori: a me piace solo andare forte al volante. Non mi piace togliermi la maglietta”. Ma la maglietta – o meglio, la tuta – sarà quella della McLaren anche l’anno prossimo?